Riprendo nuovamente un discorso iniziato qualche settimana fa, concludendo in questo terzo ed ultimo intervento l’analisi del processo che è alla base della costruzione di un buon prodotto web. Abbiamo visto come il punto fondamentale sia la raccolta e l’organizzazione delle informazioni, che sono poi il “cuore vitale” di un sito, per sua stessa natura. Una volta ottenuto tutto il materiale, arriva il momento di presentarlo ai visitatori. Ma con quale veste grafica?
Presentare gli obiettivi
Molti progettisti se ne escono presentando una impaginazione accattivante prima di fare qualsiasi altra cosa. Ma questo è uno degli errori più grossi che un progettista possa commettere. L’impaginazione accattivante verrà dopo, ma l’informazione ed i contenuti dovrebbero essere lasciati integri e poter comunicare ciò per cui sono stati scritti. La navigazione è il fattore chiave. Come detto in precedenza, l’obiettivo dovrebbe essere quello di fornire più informazione possibile all’utente con il minor numero di click possibili. Il sito va progettato con la navigazione in mente.
Definendo le aree di navigazione, in cima, a destra o a sinistra. Va poi stabilito se la navigazione sia basata sui frame o sulle tabelle. Tenendo in mente che i requisiti di accessibilità devono trovare un posto di primo piano, per non tagliare fuori dalla navigazione tutti quegli utenti con disabilità o problemi visivi e motori di ogni genere.
Dietro le quinte
Tutto ciò che si trova “dietro” il sito e consente di renderlo funzionante (in gergo backend), è molto importante e va pianificato prima di iniziare lo sviluppo del codice HTML. Bisogna chiedersi che sorta di funzionalità vengono richieste dal committente, se è possibile trovare applicazioni che siano in grado di soddisfare questi requisiti o è necessario scrivere un software personalizzato. O magari se è sufficiente il semplice modulo CGI per l’invio dei dati tramite email. E i contenuti? Saranno generati staticamente o dinamicamente?
Il backend spesso dipende anche dalle risorse economiche che si vogliono impegnare per il sito, dalla sua dimensione e dalle funzioni che deve svolgere. Non va quindi trascurato un periodo di dialogo con il committente per decidere se il suo budget può prevedere l’uso di un sistema per la gestione dei contenuti e quale sia meglio adottare.
Progettazione dell’aspetto
Ora siamo pronti a realizzare un’aspetto grafico d’effetto. O quasi. Come ogni altra cosa, l’aspetto grafico del sito deve essere calcolato con cura. Ancora una volta, si devono avere ben chiari in mente gli obiettivi da raggiungere. Decidendo quali colori potrebbero aiutare a raggiungere tali obiettivi in maniera semplice ed intuitiva. Per coloro che non hanno studiato la teoria dei colori per il web, si raccomanda di rinfrescare le proprie conoscenze.
I colori hanno un ben preciso significato, ed influenzano senza ombra di dubbio l’impatto che gli utenti avranno guardando il sito, più di ogni altro elemento. Una volta scelti i colori, si può decidere quale aiuto visuale può aiutare a comunicare bene gli obiettivi. Si possono scegliere fotografie, diagrammi, pulsanti, intestazioni oppure nulla di tutto questo. L’importante è assicurarsi che tutti gli elementi siano consistenti e non stonino con i colori definiti in precedenza.
Riguardo alla personalizzazione del sito per dargli un’impronta legata al marchio aziendale, il suggerimento è sempre quello di dare un’occhiata alla concorrenza: grandi aziende con forte presenza in rete. La prima cosa che si osserva che è la maggior parte della grafica e dei loghi sono attraenti e rimangono impressi in memoria. Ovviamente, se il committente ha già un proprio branding da proporre, il tutto diventa molto più semplice. Qualsiasi cosa dopo questo punto dovrebbe ricadere tra quelle programmate e già analizzate in precedenza, ed ognuno, dal progettista al committente, potrà tornarsene felicemente a casa soddisfatto del risultato ottenuto.
Commenti
Paolo Conte dice che un buon brano si sente già eseguito al piano solo, senza l’arrangiamento di tutta l’orchestra. (lo so, la similitudine è vaga…ma la si potrebbe applicare al rapporto tra struttura dei contenuti e veste grafica) 😉
la tua citazione mi trova assolutamente d’accordo 🙂 in questi giorni sto configurando la nuova intranet al lavoro, e indovina che piattaforma ho scelto di usare alla fine per gestire il tutto? ma è ovvio, il fido wordpress! ne vedremo delle belle eh eh…