due chiacchiere

Ricaricare l’auto elettrica in viaggio

Una delle domande che mi viene fatta spesso quando si parla tra amici della mia fida Piccola Blu, è come affronto i viaggi più lunghi, in cui bisogna macinare più che qualche decina di chilometri. La mia risposta, in genere, è sempre la stessa: il motivo per cui ho scelto una Tesla è proprio la diffusione capillare della rete di colonnine veloci lungo l’intera costa orientale degli Stati Uniti. Colonnine che nel giro di una trentina di minuti sono in grado di portare il livello di carica da un misero 20% ad un abbondante 80%. Si, lo so, trenta minuti sembrano un’eternità se paragonati ai cinque minuti scarsi per fare il pieno di benzina ad un’auto a combustione interna. Ma per me che di questi viaggi lunghi ne faccio si e no uno ogni paio di mesi, va più che bene.

Quattro Tesla Model 3 che si ricaricano alla stazione Supercharger

E poi ho accesso ad una colonnina gratuita vicino all’appartamento dove mi sono trasferito, che mi consente di avere il “pieno” per gentile concessione dell’amministrazione comunale, che ha installato nel parcheggio del palazzo del Comune, due colonnine “lente” a disposizione del pubblico. In questo caso, ci vogliono circa 8 ore per riempire una batteria completamente vuota. Per fortuna, nel paesello dove abito adesso, non vi sono molte auto elettriche, quindi trovare un posto libero non è difficile. In genere vado la mattina presto, e poi torno a prendere Piccola Blu nel primo pomeriggio.

Comunque, male che vada, ho una colonnina veloce a circa 15 minuti di strada dall’appartamento, ed ho letto che presto ne metteranno un’altra più vicino a casa mia. Tutto merito delle varie convenzioni tra catene di negozi e Tesla, per installare i SuperCharger nei loro parcheggi. Come ad esempio nel caso di Wawa, un omologo dei nostri Autogrill, ma a diffusione più capillare (non so se in Italia esistano catene simili, a parte che in autostrada). I loro punti vendita sono diffusi un po’ ovunque nel New Jersey, lungo le principali superstrade dello stato, ed accanto alle pompe di benzina, stanno cominciando a comparire sempre più colonnine.

Così quando ad esempio sono andato a visitare il tempio induista qualche mese fa, sulla via del ritorno mi sono fermato a prendere un tramezzino a Wawa ed a sgranchirmi un po’ le gambe, mentre la macchina si ricaricava. E se proprio non so come altro ingannare il tempo, posso sempre guardare qualche video su YouTube sullo schermo della macchina, o giocare con uno dei tanti videogiochi a disposizione. Ma in genere preferisco fare due passi, ed esplorare la zona sorseggiando una bella bevanda calda (no, non il caffè acqua sporca che ti servono qui in America).

Ed in Italia, come funziona?

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