due chiacchiere

Sopravvivere alle tempeste in borsa

Se anche tu, come tanti, ti sei risvegliato stupito da quello che è capitato sui mercati internazionali nelle ultime settimane, probabilmente adesso ti starai chiedendo: che fare? Tenere i soldi sul conto corrente o metterli sotto il materasso? Scappare dai titoli che hanno perso buona parte del loro valore o avere fiducia in Berlusconi che addirittura dice di comprare azioni come Eni e Mediaset (beh, i bravi economisti sanno che adesso è periodo di shopping, con questi prezzi da saldo). Ecco due consigli pratici da seguire per superare questa tormenta ed essere ancora a galla.

Aumentare le riserve

La corsa sulle montagne russe potrebbe ancora non essere al capolinea. I più pessimisti anzi dicono: la luce che vediamo in fondo al tunnel è quella del treno che sta per venirci incontro. Ad ogni modo, avere un cuscino “morbido” che attutisca i colpi più bruschi, è la cosa migliore. Certificati di deposito, titoli di stato a breve scadenza, conti correnti, sono tutti strumenti che offrono ottime garanzie anche nelle acque più agitate. Si, ma quanta liquidità tenere a disposizione? Un calcolo approssimativo suggerisce di tenere da parte l’equivalente di quanto spenderesti in 6 mesi per mantenere il tuo tenore di vita attuale: bollette, benzina per la macchina, assicurazioni, mutuo, e via dicendo. Calcola quanto spendi in un mese, e moltiplicalo per 6: quella è la cifra che è bene avere da parte. Se al momento non stai lavorando o il tuo lavoro è precario, considera di alzare ad almeno 9 mesi questa soglia. Difficilmente, a crisi passata, dirai: avevo troppi soldi da parte.

Grandi, medi e piccoli titoli

Una regola generale, in questi casi, è di suddividere i propri risparmi in azioni di aziende grandi, medie e piccole, oltre alle liquidità in strumenti garantiti. Per rendere il paniere completo, dividi a sua volta gli investimenti tra titoli nazionali e stranieri (non comprare solo Fiat, anche la Volkswagen merita attenzione). Se la crisi peggiora, il rapporto di cambio tra euro e dollaro potrebbe variare sensibilmente, deprezzando di colpo certi titoli e dando valore ad altri. Sembra un suggerimento “banale” ma, stando a quanto dice il Time, spesso la gente non lo applica ai propri portafogli, lasciandosi consigliare da promotori finanziari sconsiderati e propensi più a spennare il cliente che a consigliarlo come si deve.

Commenti

  1. emanuele
    ha scritto:

    Io per ora ho investito in un bene sicuro almeno qui in America: la macchina. Per quanto il costo della benzina salga, e per quanto cercheranno di abbassare l’uso dell’autoveicolo (e sono assolutamente d’accordo), gli americani difficilmente si staccheranno dalle 4 ruote.
    Ed allora sia perche’ ne avevo bisogno, sia per un sorta di investimento dovessi rivenderla tra 3 anni, mi sono comprato una Prius nuova. Il costo non e’ una bazzeccola anche dopo aver dato indietro la mia vecchia Elantra, ma e’ migliore rispetto a qualche mese fa.
    Il consumo di benzina e’ veramente bassisimo e anche come impatto ambientale e’ notevole: avrei preferito una plug in car ma per ora sul mercato non hanno ancora preso e non saprei poi dove attaccare la spina, avendo solo un appartamento.
    Speriamo !!!

  2. ha scritto:

    Personalmente quei pochi soldi che sono riuscito a mettere da parte, li ho investiti su titoli di stato (stati sovrani e sicuri). Il tutto consigliato da una persona che già da anni cura degli investimenti dei genitori della mia metà. Questa persona aveva previsto il problema già a luglio 2007 e ha fatto spostare gli investimenti dei suoi clienti su altri prodotti più sicuri.
    Che il problema sia solo all’inizio, non è una consolazione, l’unica cosa da fare è ripensare tutto il sistema economico, che si è dimostrato fragile e pericoloso, e rimboccarsi le maniche e galleggiare!

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