due chiacchiere

Donne al volante

Non sono mai stato un sessista, un maschilista o una di quelle tante parole che finiscono in “ista” e chi mi conosce può confermarlo. Ma recenti episodi successi qui al lavoro, confermano una teoria che ho da tempo: le colleghe donne a volte sanno essere molto più cattive degli uomini. Durante le mie esperienze lavorative, sono stato in uffici composti da soli uomini, a prevalenza maschile, misti, ed a prevalenza femminile. E devo dire che solo nei primi due casi mi sono trovato a mio agio. Forse perché alcune donne soffrono ancora di un complesso di inferiorità, e non esitano a tirare fuori gli artigli ed a spargere veleno, non appena si sentono minacciate in qualche modo.

Qui nel mio ufficio siamo io ed una ragazza russa non udente. Ricordo ancora quando, al mio precedente lavoro, il collega con cui condividevo la stanza scherzava sempre “vedrai, quando sarai in America troverai un lavoro in cui ti metteranno in ufficio con una bella ragazza bionda, alta e russa” e mai parole furono più profetiche. Ma se ora dovessi scegliere tra la russa ed il mio ex collega, non esiterei neppure un attimo: il secondo vincerebbe di gran misura. A quanto pare infatti la tipa qui di fronte ha inoltrato un reclamo ufficiale ai livelli alti perché si ritiene emarginata e discriminata. Tutto perché qualche giorno fa, il nostro capo mi ha fatto una battuta in corridoio e lei (che non era con noi ma poteva vederci da una certa distanza) mi ha visto ridere e si è sentita esclusa.

Ora, tutto mi si può dire, ma non che io sia uno che discrimina in base a “differenze comunicative” con chi mi sta di fronte. Io stesso ho difficoltà con l’inglese, quindi capisco più che bene il disagio nel non “parlare la stessa lingua” degli altri. Mi sono sempre sforzato di capirla, ho persino imparato i rudimenti del linguaggio dei segni per facilitare il dialogo. Viene persino un interprete una volta alla settimana, per quando facciamo le riunioni in ufficio. Ma tutto questo è come se fosse dovuto, non conta: quello che conta è che adesso lei solleva un polverone per uno stupido episodio insignificante. Sono convinto che se fosse stata un uomo, avrebbe preso la cosa con un tono diverso, con un po’ più di cameratismo. A te è mai successo di avere problemi del genere?

Commenti

  1. ha scritto:

    Più che di una questione di sesso io direi che si sente emarginata a causa della sua sordità.
    Ho notato non poche volte che i disabili (di qualsiasi tipo, dalla nascita o divenuti disabili per vari motivi) diventano “cattivi” con chi non è disabile.
    Si sentono molto emarginati ed il più delle volte esigono che le persone siano sempre e comunque ai loro ordini e che comunque tutto gli è dovuto.
    Lodo notevolmente il tuo sforzo di voler imparare i rudimenti del linguaggio dei gesti (cosa non facile) per comunicare con lei. Forse se l’è presa più per il fatto che il capo ha scherzato con te e magari con lei non ha contatti se non inerenti al lavoro e parlando sempre attraverso un interprete che sicuramente raffredda non poco la discussione.
    Comunque sul fatto che le donne (anch’io non sono sessista o come dici tu “ista”, altrimenti la mia metà mi farebbe la pelle o forse peggio!) siano più aggressive, vero, a detta della mia metà che lavora in un ufficio dove predominano le quote rosa, le discussioni e le cattiverie sono maggiori. Personalmente essendo libero professionista ho contatti con colleghe solo in determinate circostanze ed occasioni (code negli uffici o riunioni) e non abbastanza dati per poterle valutare.

  2. Trap
    ha scritto:

    L’interprete, sembra strano, non aiuta il passaggio verso l’ “integrazione”, anzi lo rende molto più complicato. Chi ha orecchi per intendere, intenda

  3. camu
    ha scritto:

    @Piero, non tutte le persone non udenti sono così, cioè fanno della loro disabilità un’arma da usare quando si sentono con le spalle al muro. Questa tipa è semplicemente immatura: certo, la sua condizione può aver contribuito, e di sicuro non conosciamo quello che ha passato nella sua vita, ma rendere il luogo di lavoro un inferno è una cosa che reputo deprecabile. Accidenti, passo più tempo al lavoro che a casa (escludendo le ore di sonno) e non mi fa ovviamente piacere arrivare qui ogni mattina con l’ansia di dover passare un altro giorno in cui potrei essere accusato di cose che non ho fatto!
    @Trap, sottoscrivo in pieno. Ma con lei usiamo molti modi per comunicare, visto che è in grado di leggere le labbra. Poi ci sono i programmi di instant messaging, le email, i gesti, e via dicendo. Di tutto mi si può accusare, ma non che la “escludiamo” dalla vita dell’ufficio 🙁 Comunque, pur di fare una violenza a me stesso, mi sono riproposto di essere “cattivo” con questa tipa per farle capire che le sue accuse hanno delle conseguenze.

  4. ha scritto:

    “Porgi l’altra guancia”! 😉
    Falle capire più che altro che ti ha sorpreso quella sua reazione e che ti dispiace perché non sentivi il distacco che avverte lei. Se non è stupida capirà e chiederà anche scusa.
    Ciao,
    Emanuele

  5. camu
    ha scritto:

    @Emanuele, a quanto pare è stupida, perché questa mica è la prima volta che si comporta così 🙂 Ed in passato ho sempre cercato il dialogo perché in fondo passo più tempo in ufficio che a casa, e mi piace avere un ambiente di lavoro sereno e collaborativo! Ma tutto il mondo pare dover girare intorno a lei (mi sembra la pubblicità della vodafone) e quindi proprio non c’è verso, alla fine lei farà sempre i capricci, è semplicemente immatura.

  6. ha scritto:

    Sigh, è dura combattere con persone simili. 😐
    Spingono all’indifferenza senza rendersene conto e, soprattutto, contro la nostra stessa volontà.
    Ciao,
    Emanuele

  7. Jack
    ha scritto:

    Un sacco di donne soffrono del classico complesso di inferiorita’, ma il bello e’ che il problema se lo creano da sole e pretendono addirittura la soluzione, quando invece semplicemente comportandosi normalmente verrebbero riconosciute come “tutti gli altri”. Se poi le soluzioni vanno a loro favore allora c’e’ sessismo nei confronti degli uomini, tanto per dire, ed il problema della differenza si crea sul serio.
    Ma alla fine com’e’ finita? Spero tutto a posto per te. E lei e’ ancora li’ a rosicare su un problema inesistente? 😛

    Risposte al commento di Jack

    1. camu
      ha scritto:

      @Jack: era ancora nel “periodo di prova” (furba, eh?) quindi alla fine non le hanno confermato il contratto e l’hanno mandata a casa 🙂

      Risposte al commento di camu

      1. Jack
        ha scritto:

        @camu: cioe’ era nel periodo di prova ed ha mandato un reclamo ai livelli altri contro un suo collega ed il suo capo? Certo che ne gira di gente strana 😀

        Risposte al commento di Jack
        1. camu
          ha scritto:

          @Jack: ed io, totalmente contro i miei interessi, cercavo pure di farglielo capire 🙂 Ma lei nulla, ha tirato dritto per la sua strada!

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