due chiacchiere

Archivio del mese di aprile 2022, pagina 2

Vita da Carlo

Il buon Nicola non manca mai di fornirmi suggerimenti stuzzicanti su come combattere il logorio e la monotonia della vita moderna. Qualche settimana fa, ad esempio, mi diceva di una miniserie TV prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis, in cui Carlo Verdone si racconta tra il serio ed il faceto, sullo sfondo di una Roma oramai stanca e priva d’amore ma che lui ama tanto. Qui è disponibile su Amazon Prime, con tanto di sottotitoli in Inglese. Nei fine settimana in cui mi dedico a stirare le mie camicie (ognuno si rilassa come crede), porto l’asse da stiro in soggiorno e mi metto davanti alla televisione. E così ne ho approfittato per guardare le dieci puntate da 20 minuti circa che compongono la prima stagione. Premetto che, sin dagli esordi, la comicità agrodolce di Verdone mi ha sempre affascinato. Forse perché mi rivedo nella goffa lotta quotidiana che alcuni dei suoi personaggi devono affrontare per ritagliarsi un posticino nel mondo. Come dimenticare il tenerone Mimmo di Bianco, Rosso e Verdone, e le sue avventure impacciate con la sensuale turista spagnola. Oppure le olive grece di Mario Brega in Borotalco. Solita nota prima di proseguire: nel seguito parlerò della trama, quindi se non voui rovinarti la sorpresa, fermati pure qui. Leggi il resto di Vita da Carlo

Home Depot, il negozio per la casa

Visto che ieri abbiamo parlato con il muratore americano, oggi vorrei portarti con me all’Home Depot, un magazzino edile vagamente paragonabile alle tante ferramenta locali che trovi in Italia. Vagamente perché all’Home Depot trovi tutto, ma proprio tutto quello che serve per costruire, ammodernare e mantenere una casa in buono stato, dalle travi in legno al cartongesso, dalle lavatrici ai filtri per l’aria condizionata, dalla tazza del gabinetto (ma non del bidet, che qui non esiste) alle piante da giardino, dai pavimenti ai lampadari. Personalmente considero questo negozio come la mia seconda casa: negli anni, anche grazie all’aiuto di San YouTube, ho imparato a riparare scarichi e lavatrici, tinteggiare pareti ed installare cornici (o mostrine?) intorno alle porte. E come dice sempre mio suocero (in maniera ironica, s’intende), “non c’è nulla di peggio che possedere una casa”, riferendosi al fatto che non si finisce mai di aggiustare roba. Leggi il resto di Home Depot, il negozio per la casa

Due chiacchiere con il muratore americano

Con l’arrivo della bella stagione, e considerando che alcuni pochi fortunati ancora usano la casa come luogo di lavoro, il desiderio di rimodernare (renovate) la propria abitazione è sempre dietro l’angolo. Noi ne abbiamo approfittato un paio d’anni fa per sistemare il pian terreno della nostra abitazione, togliere la vecchia moquette originale (carpet) e rimpiazzarla con dei bei pavimenti (tiles) italiani. In genere, quando si è pronti per iniziare qualsiasi tipo di lavori, ci si rivolge ad un capomastro (contractor) che poi assumerà i vari lavoratori a seconda di quello che serve (falegname, elettricista, idraulico, e via dicendo). Ora stiamo pensando di rimodernare la cucina, e mentre io e Sunshine ci confrontavamo sulle varie idee, ecco che mi si è accesa la lampadina per le curiosità sull’inglese che ti propongo oggi. Leggi il resto di Due chiacchiere con il muratore americano

Il coquito portoricano per le feste

Sebbene oggi si celebri il Venerdì Santo, già la nostra mente è indaffarata con le preparazioni per le festività pasquali di domenica. In molti, grazie all’allentamento della morsa del Covid, si riuniranno in famiglia o con amici per mangiare le prelibatezze tipiche della zona. Che verranno innaffiate a fine pasto con un bicchierino di liquore. In Italia eravamo soliti assaggiare di questi tempi la crema di limoncello fatta in casa dal nostro amico Massimo, preparata soltanto con i migliori limoni calabresi. Io provai a farla qui quattro o cinque anni fa, ma ammetto che non mi è venuta buona come l’originale. Poi, un giorno in ufficio, era tempo di Natale, una collega di Portorico ci ha fatto assaggiare un liquore simile, il coquito, che mi ha riportato in mente una cascata di bei ricordi per le serate italiane passate a giocare a burraco. Gli americani hanno reinterpretato questa bevanda alcolica in quello che chiamano eggnog (che ricorda vagamente lo zabaione), ma la ricetta originale racchiude tutti i sapori tipici dell’isola tropicale dove è nata. Così ho deciso di condividerla qui, per darti uno spunto per sorprendere i tuoi commensali per il pranzo di Pasqua. Leggi il resto di Il coquito portoricano per le feste

Il supermercato che vorrei

Nei primi mesi della pandemia qui in America, quella sensazione di surrealismo ovattato che ci circondava mi dava l’impressione di essere stato catapultato in uno dei romanzi distopici che a me piacciono tanto. Le immagini degli scaffali vuoti al telegiornale facevano paura: il non poter andare a comprare neppure la carta igienica aveva mandato in tilt la catena di distribuzione di questi generi di prima necessità. Così molti supermercati iniziarono a lanciare servizi improvvisati per ordinare la spesa da casa e farsela consegnare a domicilio o andarla a ritirare comodamente parcheggiati di fronte al negozio stesso. Non so in Italia come le grande catene di distribuzione si siano organizzate, ma qui nel New Jersey per lo meno, fatta qualche eccezione, sono pochissimi i supermercati che ti consentono di comprare insalata e carta igienica dalla poltrona del salotto. Leggi il resto di Il supermercato che vorrei

Un pazzo senza cervello in metropolitana

Comunicazione di servizio. Grazie a tutti coloro che mi hanno scritto privatamente per chiedermi se stavo bene, dopo aver letto la notizia della sparatoria in metropolitana ieri a New York. Grazie al cielo eravamo ben lontani dal luogo dove si svolgevano i fatti, ma non per questo siamo rimasti meno scioccati.  Specialmente sapendo che il losco figuro è ancora a piede libero e potrebbe combinare chissà cosa, mentre migliaia di persone prendono la metro per recarsi al lavoro oggi. Leggevo del suo profilo nell’articolo, e pare che l’uomo sia un disagiato sociale con disturbi psichici che lo hanno portato a compiere questo folle gesto. Disturbi poi amplificati e resi pericolosi dalle sue frequentazioni di certi ambienti e gruppi social dove si rivendicano idee estreme. Prego soltanto che la situazione si risolva senza ulteriori incidenti e senza mettere a repentaglio l’incolumità di persone innocenti che cercano soltanto di portare una pagnotta a casa.

Due chiacchiere con l’idraulico americano

Dato che un paio di settimane fa siamo andati a parlare con il meccanico, mi è venuta l’idea di continuare questa miniserie esplorando le parole usate in vari mestieri. In questo modo posso unire l’utile ed il dilettevole e farti scoprire alcune curiosità tipiche di quel mestiere, di cui raramente si parla in altri ambiti. Da quando abbiamo comprato casa, volente o nolente ho dovuto imparare ad aggiustare o sostituire varie cose che con il tempo si andavano rompendo. Ad esempio, l’anno scorso ho installato dei nuovi tubi in PVC (PVC pipes) per il drenaggio dell’aria condizionata centralizzata dal ripostiglio in cui si trova fino al giardino dietro casa. Il mestiere dell’idraulico (plumber) è abbastanza semplice, una volta capite le basi: serve solo avere gli attrezzi giusti ed un garage dove poterli conservare. Ad esempio, molte delle tubature nelle case costruite negli ultimi 50 anni sono in rame (copper pipes), e generalmente saldate (soldered) tra di loro con una torcia ossidrica. Oggi invece si preferiscono tubi in polietilene, concatenati tra loro a pressione da un anello metallico. Leggi il resto di Due chiacchiere con l’idraulico americano

Chocolat e la brezza del vento del cambiamento

Se per la Quaresima hai deciso di fare il fioretto di non mangiare dolci, ti consiglio di non continuare la lettura di questo post, e tanto meno la visione della pellicola che sto per recensire: Chocolat. Sunshine ed io l’avevamo visto all’epoca quando uscì nelle sale cinematografiche, ventidue anni fa. Ci eravamo appena conosciuti, e sapendo della sua golosità per i derivati del cacao, la invitai una sera al cinema a guardare questo promettente capolavoro con Juliette Binoche e Johnny Depp. L’altra sera, mentre sfogliavo svogliatamente le proposte che appaiono quando si accende la tv intelligente, ho visto il banner che suggeriva proprio la visione di questo film su Amazon Prime. E così, approfittando del fatto che il giorno dopo le scuole sarebbero state chiuse per una tormenta di neve in arrivo dall’est, l’abbiamo rivisto tutti insieme con piacere. Nel seguito parlerò della trama, quindi non te la prendere con me se ti ho rovinato la sorpresa. Leggi il resto di Chocolat e la brezza del vento del cambiamento

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