due chiacchiere

Archivio degli articoli in riflessioni, pagina 10

Lo spazio disco infinito

Che oramai i dischi rigidi abbiano prezzi ridicoli è cosa risaputa: l’altro giorno sul mio sito “di fiducia” dove trovo le migliori occasioni in rete, ce n’era uno da 1 terabyte (1000 gigabyte, se non fossi familiare con la terminologia) per 60 dollari. Ma ogni volta che guardo i servizi online come YouTube, Facebook, Splinder e via dicendo, mi chiedo a cosa serve tutta questa massa di informazioni immagazzinate nel loro sterminato spazio disco. Dirai: serve per condividere con gli altri la propria quotidianità. Ma davvero se ne sentiva il bisogno? Certo, con YouTube il mio amico può farmi vedere la sua casa nuova anche a migliaia di chilometri di distanza. Ma agli altri cosa importa? Leggi il resto di Lo spazio disco infinito

Fatti trovare subito da tutti

Non sono mai stato un fissato con classifiche e pagarank, non mi interessa che questo spazio sia in cima a tutte le classifiche del mondo, piuttosto ho sempre puntato a mantenere tutto il sito pulito e snello, nella speranza di renderlo più usabile, accessibile ed in definitiva utile. La mia recente disavventura con Google, prontamente segnalata dai lettori più attenti, mi ha comunque dato lo spunto per tradurre in italiano la Guida Definitiva all’ottimizzazione di un blog con WordPress. Un elenco di suggerimenti da mettere in pratica per rendere le pagine più digeribili al signor G, e non solo. Il meglio del meglio della SEO, accessibile a tutti. Cominciamo a vedere cosa ci suggerisce il nostro amico Joost. Leggi il resto di Fatti trovare subito da tutti

L’abito fa il monaco

Abbiamo tutti sentito sempre dire che la sostanza è ben più importante della presentazione. Estendendo questa “saggezza popolare” ai siti web, si potrebbe argomentare che un sito venga giudicato sulla base di ciò che esprime, non per come le idee sono rappresentate visivamente sullo schermo. In questa serie di interventi, vorrei provare a ribaltare questa concezione un po’ antiquata: sebbene il contenuto sia importante, nell’era della cultura dell’immagine è sempre più importante il ruolo visivo nella percezione di un contenuto veicolato attraverso un sito web. Alcune ricerche, infatti, suggeriscono che non basta assumere talentuosi sviluppatori, analisti ed esperti di statistiche d’accesso: il grafico deve essere una figura chiave, con cui tutti gli altri possano interagire, per veicolare la fedeltà dei visitatori. Leggi il resto di L’abito fa il monaco

Uno scambio alla pari

Ispirato da un commento recente, mi sono posto il problema dello scambio dei collegamenti tra questo ed altri siti. Adesso che il mio PageRank è stabile a 6, non vorrei certo far arrabbiare Google con pratiche ritenute scorrette ed illegali. In effetti non sempre aggiungere un collegamento “campato in aria” è una buona idea. Ha senso quando entrambi i siti possono beneficiarne. Ovvero quando gli argomenti trattati hanno una qualche similitudine. Il principio che vi sta dietro è semplice: offrire un servizio onesto ai visitatori fedeli di entrambi i siti. Quando aggiungo un collegamento, sto dicendo “ehi amico, dai un’occhiata al sito B, potresti trovarlo interessante” che è poi l’idea geniale alla base del Pagerank stesso. Se però finisci per mandare i tuoi visitatori in giro per la rete, senza un nesso logico, questi difficilmente torneranno a trovarti. Leggi il resto di Uno scambio alla pari

Incolpare le agenzie web

Molte organizzazioni, pensando di risparmiare sui costi, affidano all’esterno lo studio della strategia d’azione, della progettazione e della manutenzione del proprio sito web. Il mio giudizio su questa pratica tanto diffusa, non può che essere negativo: affidare a terzi una funzione così fondamentale come la strategia d’azione, è il primo passo per la creazione di una dipendenza continua dall’agenzia. La quale, se agisce in “mala fede”, potrà presto tratte molti vantaggi dal cappio che è riuscita ad infilare al collo dei malcapitati.

Certo, in molti casi il lavoro di squadra tra committente ed agenzia, produce ottimi frutti: non tutti sono in grado di analizzare le dinamiche aziendali, e di tradurle in qualcosa di funzionale per il web. D’altro canto, come dico sempre in questi casi, ad ognuno il suo mestiere. Una fattiva collaborazione può portare allo sviluppo di un sito che soddisfi le esigenze dell’azienda committente e dei suoi utenti allo stesso tempo. Ma può tradursi in un vero disastro, se l’agenzia che sviluppa il sito non è seguita costantemente, viene lasciata all’oscuro delle dinamiche aziendali, e non realizza studi su misura per misurare i vari fattori aziendali. Leggi il resto di Incolpare le agenzie web

Se il sito non va, è colpa tua

Visto che lo sviluppo di applicazioni web richiede, in genere, competenze di carattere tecnico e tecnologico, molte organizzazioni pensano bene di affidarne la responsabilità al reparto informatico o, dove presente, al capo del Sistema Informativo. Questo crea una situazione strana: chi si occupa di marketing e comunicazione, si ritrova in maniera innaturale a dover dipendere dai tecnici del settore informatico, per apportare una qualsiasi modifica al sito.

Non c’è nulla di male a condividere competenze e risorse: il problema, però, è che spesso gli “informatici” di un’azienda hanno già molti progetti a cui badare. Dalla gestione dell’infrastruttura di rete alle politiche di sicurezza, dall’installazione dei computer allo sviluppo software: tutto questo, per forza di cosa, finisce per scavalcare, in quanto ad importanza, le richieste relative ad una “paginucola” del sito. Il risultato è che il sito viene aggiornato sporadicamente, dando all’esterno un’immagine di poca professionalità dell’azienda.

Alcuni provano a richiedere l’installazione di un sistema per la gestione dei contenuti, per svincolarsi da questo giogo, ma la risposta tipica che ricevono è: “Stiamo lavorando su un progetto di messa in sicurezza della rete, in queste settimane, non abbiamo risorse sufficienti per gestire la vostra richiesta. Provate a ripassare fra qualche mese”, sottolineando quest’ultima frase in maniera quasi cinica. Leggi il resto di Se il sito non va, è colpa tua

Quando la Wii può fare male

In America, si sa, sono sempre avanti in tutto: mentre gli Italiani iniziano a giocare con la Wii Fit, qui già si sono mossi gli specialisti per analizzare quanto ci si può far male con questo gingillo. Se non sai cosa sia la Wii Fit, è bene fare un veloce ripasso: dopo aver inventato il controllo tridimensionale dei movimenti, la Nintendo ha pensato bene di vendere una palestra portatile, infilata tutta dentro la consolle più amata dai giocatori d’oggi. Grazie ad una pedana senza fili, lo scatolotto bianco è in grado di correggere la nostra postura, la posizione delle gambe e via dicendo. Il segreto è tutto in un rilevatore di pressione, che raccoglie i segnali su quello che stiamo facendo. Ed ecco inventata la palestra: basta salire in pedana, e seguire il nostro istruttore virtuale sullo schermo. Leggi il resto di Quando la Wii può fare male

Non c’è proprio da scherzare

La triste verità, ammettiamolo, è che molte aziende vedono il proprio sito web e le persone che ci lavorano, come un vero e proprio costo, nella pianificazione delle risorse. I responsabili, se interrogati, risponderanno candidamente “Le persone in cima alla piramide dei guadagni per quest’azienda sono i nostri addetti alle vendite”, come se ogni altra idea fosse quasi una bestemmia. Ma anche il miglior venditore, con quanti clienti potrà mai parlare in un mese? 50? 200? 1000? Certo nulla in confronto ai milioni di visitatori che possono approdare su un sito web: tutta gente che si farà immediatamente un’idea dell’azienda basandosi sulle impressioni ricevute proprio dalla navigazione tra i contenuti del sito. Il punto, comunque, non è svalutare l’opera dei venditori, ma dare la giusta priorità al ruolo degli sviluppatori web nel definire la percezione che di un’azienda hanno i suoi clienti. Perché ancora oggi il web design non è preso abbastanza sul serio. Leggi il resto di Non c’è proprio da scherzare

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