due chiacchiere

Archivio degli articoli in riflessioni, pagina 8

La moda dei contest in rete

Ultimamente mi stanno arrivando fin troppi inviti a partecipare ai cosiddetti “contest” della blogosfera: cugini “brutti e neri” (come lo spazzacamino di Giuseppe Verdi) dei concorsi veri e propri, vengono chiamati contest per eludere la legge in materia. Che, se è stata fatta, serve a tutelare i partecipanti e gli organizzatori allo stesso tempo. Mentre in queste manifestazioni improvvisate dell’ultima ora, l’unico a guadagnarci è chi li organizza: riceve visibilità, link in ingresso, e popolarità per un breve periodo. Non so quanto Google sia contento di questi subitanei incrementi di visite, e se davvero tenda a premiarli, ma rimane il fatto che molti finiscono a tarallucci e vino, con mega figuraccia di chi li mette in piedi. Vorrei citare due casi: Luca Mercatanti ed Hosting Talk. Leggi il resto di La moda dei contest in rete

Dai valore alla tua redazione

Diciamolo chiaramente, chiunque di noi abbia lavorato all’interno di una redazione web, o comunque si sia occupato di gestire un grosso sito aziendale, prima o poi si è reso conto di essere “sottosfruttato”, che poteva rendere di più. Certo, nessuno corre dal capo a farglielo notare, anzi quatti quatti si sfrutta il ritmo un po’ blando di certe giornate di lavoro. Ma esiste un aspetto subdolo anche in situazioni come questa: la demotivazione. I componenti della redazione web vengono trattati come semplici “spacciatori di pixel” e passacarte tra l’ufficio marketing e gli altri uffici che richiedono di pubblicare qualcosa sul sito. Menti sopraffine ridotte a semplice manovalanza perché nessuno dei capoccia sa come tirar fuori il meglio da questo gruppo. Leggi il resto di Dai valore alla tua redazione

Soldi in cambio di rottami

La frase del titolo di oggi non è scelta a caso, ma è la traduzione più o meno letterale di come è stata ribattezzata dagli americani la legge varata da Obama che offre incentivi a chi rottama la propria vecchia auto: cash for clunkers. Clunk è il suono sordo e ovattato di pezzi di metallo che sbattono tra loro, quindi un clunker è un oggetto che produce questo suono, un qualcosa di scassato praticamente. A parte la digressione sul linguaggio, la domanda che si pongono molti blogger americani in questi giorni è se una tale legge ha davvero senso. In Italia l’abbiamo vista già varie volte in passato, promossa dai vari governi per “risollevare il mercato dell’auto” quando soffre. Leggi il resto di Soldi in cambio di rottami

La seconda vita italiana

Un paio di mesi fa mi chiedevo se qualcuno ancora giocasse a Second Life in Italia: stando ai vari riscontri ricevuti, pare che si sia trattato di un fuoco di paglia, almeno nel Belpaese. Adesso ci pensa un articolo del Corriere della Sera a confermare questi miei sospetti. Te ne riporto uno stralcio che analizza il problema più da vicino.

«Second Life in sè non è morta e non morrà di certo. Gode di ottima salute. All’estero, però. Non di certo in Italia». Un po’ per colpa dei media, «nel passato e oggi, sempre e solo nei ritornelli stereotipati che parlavano di piattaforma chat, di sesso e incontri, e di soldi facili». E un po’ perché «gli italiani, tranne qualche rara eccezione si sono fermati al soldo, creando terre sulle quali cercano di affittare negozi per pagare il costo del server (è questa infatti la spesa che si sostiene acquistando terra virtuale). Oppure girovagano in cerca di avventure sessuali, o hanno portato aziende senza dare poi il supporto necessario o consigli per far funzionare la presenza in SL “mescolandola” con una forte presenza web e nei social network»

Ovviamente questi sono gli stessi Italiani che poi s’indignano (in pubblico) del fatto che la Carfagna si presenti in costume dal bagno al mare, e non con un più adatto burkini.

L’approvazione del comitato

La gestione di un sito web affidata ad un gruppo di lavoro (o comitato, se preferisci) è la più alta espressione di come le grandi organizzazioni approcciano il problema. Quando non si sa che pesci prendere, si prendono i “capoccia” di vari uffici, ci si aggiunge il Direttore (o altra figura rappresentativa dell’intera organizzazione) e si crea un gruppo di lavoro. Come in ogni democrazia, in questa squadra di governo ogni componente rappresenta gli interessi del proprio ufficio, e senza dubbio esprimerà un parere su ogni dettaglio discusso: dal colore dello sfondo del menù di navigazione a quanti “suoi” link far apparire nella homepage. Leggi il resto di L’approvazione del comitato

Un sito a sua immagine e somiglianza

Nella puntata odierna di questo cammino dantesco che abbiamo intrapreso qualche settimana fa per sviscerare i problemi dei siti aziendali, parlerò della sindrome del Direttore Generale (o Amministratore Delegato o qualsiasi sia la targhetta attaccata alla porta del Grande Capo). Io ne sono stato una “vittima” più volte, durante le mie esperienze lavorative italiane. Ed anche qui in America, lavorando per una grande organizzazione, non si può dire che le cose siano poi così diverse: quando si tratta di queste cose, tutto il mondo è paese. In pratica, se in alcuni casi si cerca di creare un sito che vada bene per tutti, in altri c’è il Direttore Generale che invece, pur non avendo alcuna competenza tecnica in materia, farà di tutto per costruire un sito a sua immagine e somiglianza. Mi pare che poco sia cambiato, in tal senso, dai tempi dei Faraoni. Leggi il resto di Un sito a sua immagine e somiglianza

Il nostro corpo è inutile

Raramente faccio riflessioni “filosofiche” sul mio blog (come nella vita quotidiana). Forse perché non ho mai tempo per sedermi e riflettere. Ma oggi prendo spunto da un video apparso sul blog di Pausa Perenne qualche tempo fa, per lanciare il sasso ed accendere un possibile dibattito. In breve: pare che nei videogiochi del futuro non serviranno più joystick (bastoncini della felicità, volendo tradurre in italiano) per interagire con i mondi virtuali creati dalle varie consolle. Grazie a telecamere intelligenti, basterà muoversi e parlare davanti al televisore, per ritrovarsi immersi in un’esperienza sintetica ma reale al tempo stesso. Leggi il resto di Il nostro corpo è inutile

Accontentare tutti è impossibile

Nelle precedenti puntate abbiamo iniziato ad entrare nel dettaglio dei problemi che si incontrano quando un’organizzazione medio-grande si trova a gestire un sito web. Una delle prime domande che dovresti porre alla gente che viene nel tuo ufficio per richiedere la creazione di una nuova pagina, è “a chi è indirizzato il contenuto che vuoi pubblicare?” Quando io lo faccio, spesso rimango senza parole ad ascoltare l’indescrivibile lunghezza della loro risposta. Che spesso include una lista dettagliata di profili eterogenei di possibili visitatori. Allora, per cercare di restringere il campo, chiedo quale di questi gruppi sia più importante. La risposta è più o meno sempre la stessa: tutti sono importanti ed il contenuto dovrà tentare di soddisfare le esigenze di ognuno. Leggi il resto di Accontentare tutti è impossibile

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