due chiacchiere

Archivio degli articoli in riflessioni, pagina 7

Si farà prima del previsto

A giudicare da questa recente serie di articoli, mi sa che l’homo evolutus di cui parlavo qualche settimana fa, arriverà prima di quanto m’aspettassi:

Una nuova specie che rivoluzionerà il nostro modo di concepire la vita sulla Terra, che rivoluzionerà l’idea di catena alimentare, che passerà dall’uccidere altri esseri viventi per procurarsi l’energia necessaria a far funzionare il proprio corpo ad una nuova forma di sopravvivenza. Leggi il resto di Si farà prima del previsto

Troppa accessibilità fa male

Forse te ne sarai accorto, forse no, ma in questo blog l’accessibilità è sempre stata un cavallo di battaglia, un filo conduttore portato avanti non solo a parole ma sperimentando svariate soluzioni direttamente sul campo. Io ed il mio capo al lavoro abbiamo avuto qualche giorno fa un’interessante discussione su come a volte si superano i limiti spesso imposti dall’accessibilità. Voglio lasciar traccia di quella chiacchierato qui sul blog, per far riflettere i “puristi” dell’accessibilità sull’opportunità delle guerre che portano avanti. Spero che le mie parole non vengano male interpretate, o che mi consideri un insensibile. Cercherò di pesare quello che dico, ma non posso promettere nulla 😉

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Diventa chirurgo in due settimane

Uno dei libri più chiacchierati degli ultimi tempi su Amazon si intitola “Chirurgia vascolare for dummies” (cioè per principianti). Adesso il mondo sarà pieno di gente in grado di effettuare un intervento al cuore da autodidatta. Il concetto è semplice: risparmia tempo e denaro, praticando da solo la tua chirurgia vascolare. Acquistando il libro, si ricevono in omaggio un bisturi, ago speciale da sutura, filo autoassorbente, un paio di guanti, ed uno specchio per controllare con cura ogni passo dell’intervento sul proprio torace. In fondo, perché affidarsi ad un chirurgo esperto ma molto costoso? Leggi il resto di Diventa chirurgo in due settimane

Una indigestione di contenuti

Parte del problema nel gestire i contenuti di un sito aziendale di una certa dimensione, è proprio la sua stessa mole: troppa informazione, spesso stratificata in anni di aggiornamenti, cambiamenti, ridefinizioni, e via dicendo. Mai nessuno s’è posto il problema di rivedere intere sezioni del sito, per capire cosa è ancora utile, e cosa invece sarebbe meglio mandare in pensione. Un’esperienza che, ad esempio, sto vivendo proprio in questi mesi con il sito dell’università dove lavoro: una stima grossolana fatta a colpi di comandi di shell, riporta che ci sono circa 20 mila pagine, tutte “rigorosamente” statiche (niente CMS, niente PHP, neppure uno straccio di CGI, solo un hairball di pagine HTML all’antica) di cui più o meno la metà è stata aggiornata per l’ultima volta più di due anni fa. Tutta roba buttata sul sito per richiesta di qualche dirigente, ma che nessuno s’è mai preso la briga di leggere e rivedere. Il mio lavoro, tra le altre cose, consiste proprio nel districare questa matassa, proponendo ed implementando approcci più organici per il futuro. Leggi il resto di Una indigestione di contenuti

Cosa ne faranno di BlogBabel

Se ami seguire le vicende della blogosfera italiana, saprai di certo che il grande evento di quest’estate appena trascorsa è stato la vendita di BlogBabel (altrimenti nota come la “classifica” dei blog italiani) da parte di Ludovico Magnocavallo alla società che ha creato il portale Liquida. Senza entrare negli aspetti piccanti della vicenda, che hanno dato parecchio materiale su cui discutere a tanti blogger, il quesito che rimane ancora da risolvere è come faranno a trasformare questo bel “giocattolo” in una macchinetta stampasoldi. Già, perché a meno che Liquida non sia capeggiata da filantropi à la Google, si spera che qualche idea per far fruttare l’investimento ce l’abbiano pronta nel cassetto. Io un’ipotesi ce l’avrei. Leggi il resto di Cosa ne faranno di BlogBabel

La tecnologia non ti salverà

In principio fu Notepad: le pagine di un sito si scrivevano rigorosamente a mano, tag per tag, lettera per lettera. Poi arrivò Frontpage, precursore di una vasta gamma di sistemi “visuali” che sollevavano l’utente dalla necessità di conoscere il linguaggio HTML. Ma anche quello non bastava: l’avvento del commercio elettronico richiedeva di avere pagine “intelligenti” direttamente sul server, in grado di interagire con il visitatore. I primi sistemi rudimentali si sono pian piano evoluti, diventando delle vere e proprie piattaforme per la gestione dei contenuti: i cosiddetti CMS. Devo ammettere che praticamente tutte le realtà in cui ho lavorato avevano pretese straordinarie nei confronti di questi strumenti. Così quelli che non ne hanno ancora adottato uno, lo vogliono perché credono che risolverà tutti i loro problemi; mentre quelli che ce l’hanno si lamentano che non ha riisolto nulla! Leggi il resto di La tecnologia non ti salverà

La moda dei contest in rete

Ultimamente mi stanno arrivando fin troppi inviti a partecipare ai cosiddetti “contest” della blogosfera: cugini “brutti e neri” (come lo spazzacamino di Giuseppe Verdi) dei concorsi veri e propri, vengono chiamati contest per eludere la legge in materia. Che, se è stata fatta, serve a tutelare i partecipanti e gli organizzatori allo stesso tempo. Mentre in queste manifestazioni improvvisate dell’ultima ora, l’unico a guadagnarci è chi li organizza: riceve visibilità, link in ingresso, e popolarità per un breve periodo. Non so quanto Google sia contento di questi subitanei incrementi di visite, e se davvero tenda a premiarli, ma rimane il fatto che molti finiscono a tarallucci e vino, con mega figuraccia di chi li mette in piedi. Vorrei citare due casi: Luca Mercatanti ed Hosting Talk. Leggi il resto di La moda dei contest in rete

Dai valore alla tua redazione

Diciamolo chiaramente, chiunque di noi abbia lavorato all’interno di una redazione web, o comunque si sia occupato di gestire un grosso sito aziendale, prima o poi si è reso conto di essere “sottosfruttato”, che poteva rendere di più. Certo, nessuno corre dal capo a farglielo notare, anzi quatti quatti si sfrutta il ritmo un po’ blando di certe giornate di lavoro. Ma esiste un aspetto subdolo anche in situazioni come questa: la demotivazione. I componenti della redazione web vengono trattati come semplici “spacciatori di pixel” e passacarte tra l’ufficio marketing e gli altri uffici che richiedono di pubblicare qualcosa sul sito. Menti sopraffine ridotte a semplice manovalanza perché nessuno dei capoccia sa come tirar fuori il meglio da questo gruppo. Leggi il resto di Dai valore alla tua redazione

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