due chiacchiere

Mamma, ho preso l’aereo

Breve nota di servizio. Non c’è nessun refuso nel titolo del post di oggi, che andrà in onda mentre io mi accingo ad atterrare in Italia per un viaggio del tutto inatteso. Mia madre ha avuto un malore ed è stata ricoverata in ospedale, dove al momento la situazione clinica non è chiara e stanno facendo dei test. E così ho deciso di fare un salto in Sicilia per andare a stare con i miei per qualche settimana, ed aiutare mia sorella nelle faccende quotidiane. Grazie al cielo con lo smart working (ma se è davvero così intelligente, perché non lo si incentiva di più?) potrò continuare a lavorare la sera da casa. La differenza di fuso orario con la California è di 9 ore, quindi ho chiesto di essere in ufficio dalle 7.30 alle 16.30 ora californiana, ovvero dalle 16.30 all’1.30 del mattino ora italiana 🥱😴. Poi recupererò un po’ di sonno nel weekend, immagino.

In realtà stavo già preparando le valigie per andare per qualche giorno dall’altra parte degli States. Già, perché in questi due anni e mezzo da quando ho iniziato a lavorare per l’Università della California, ho avuto modo di vedere i miei colleghi soltanto all’interno del rettangolino di Zoom sul mio schermo, con l’eccezione del mio capufficio che tempo fa è venuto per qualche giorno in vacanza a New York. Tutto questo stava per cambiare, almeno per una settimana: approfittando di una conferenza annuale che l’ateneo mette in piedi per far incontrare tutti i tecnici sparsi per i vari campus, mi avevano proposto di andare a passare qualche giorno in ufficio, per vedere i miei colleghi in carne ed ossa. L’ultima volta che ero stato a San Francisco correva l’anno 2008, e conservo bei ricordi (ed una maglietta) di quell’esperienza in cui ero ancora giovane e fresco di permesso di soggiorno. Ammetto che mi è dispiaciuto dover annullare questa piccola avventura californiana, ma così è la vita. Vedremo come evolve la situazione siciliana.

P.S.: Davide, se ci sei, batti un colpo, che stavolta ci vediamo.

Commenti

  1. Trap ha scritto:

    In bocca al lupo, spero il viaggio sia andato bene e che hai potuto evitare il maltempo che c’è stato nei giorni scorsi dalle tue parti.

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    1. camu ha scritto:

      Grazie caro. C’era un po’ di perturbazione arrivando a Roma. Ci siamo fatti circa 10 minuti di montagne russe comprese nel prezzo del biglietto 😅Però in compenso l’aereo da New York era semi deserto, quindi c’era spazio per stendersi. In Sicilia il meteo è molto tiepido rispetto al New Jersey, per fortuna ho portato alcune magliette a maniche corte.

  2. Giovanni ha scritto:

    Che sia uno splendido viaggio.

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    1. camu ha scritto:

      Grazie, come dicevo qui sopra, il viaggio è andato bene. Ora vedremo come evolve la situazione a casa.

  3. Katrina Uragano ha scritto:

    Un grande in bocca al lupo alla tua mamma.
    E a te auguro di saperti godere questi giorni in Sicilia anche se non erano programmati e volevi fare tutt’altro. Comunque che tu possa continuare a lavorare è una gran cosa.

    Risposte al commento di Katrina Uragano

    1. camu ha scritto:

      Grazie! Sto pian piano recuperando gli arretrati mentre cerco di capire come far incastrare lavoro, impegni con i miei, ed un po’ di relax personale. Ora che è già passata una settimana, il quadro clinico si è stabilizzato grazie alla terapia. Bisognerà vedere cosa succede quando si sospendono i farmaci, se il corpo è in grado di reagire da solo.

  4. Larvotto ha scritto:

    Spero tutto bene per tua mamma <3
    Un abbraccio

    Risposte al commento di Larvotto

    1. camu ha scritto:

      Ma sai che questo commento me l’ero perso, nel trambusto di quei giorni? Ma che bellissima sorpresa sapere che ancora sei in ascolto! Mi mancano i tuoi post ed il tuo blog! Un grandissimo abbraccio!

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