due chiacchiere

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I dispersi spostano l’isola

Faccio subito la solita premessa per evitare critiche dopo: questo articolo parla della serie attualmente in onda qui in America. Contiene quindi anticipazioni e svela retroscena che ancora non sono noti al pubblico italiano. Se non vuoi rovinarti la sorpresa, evita di proseguire nella lettura. Già, perché stasera c’è gran finale anche per i dispersi di Lost: dopo colpi di scena, elicotteri e telefoni satellitari, pare che i nostri amici dovranno addirittura spostare l’isola per sfuggire al pericolo che incombe. Dopo tutte le cose che ho letto in rete, non vedo l’ora di mettermi comodo davanti alla televisione, e gustarmi una maratona di ben 3 ore con Jack, Kate, John Locke e tutti gli altri. Come ho già detto in precedenza, gli autori stanno facendo un ottimo lavoro, dopo le critiche sull’evoluzione della storia nella terza stagione. Leggi il resto di I dispersi spostano l’isola

Boss, profumi per la pelle

Dopo aver vinto un concorso parlando di un rasoio, qualche mese fa, oggi voglio riprovarci scrivendo un articolo sul profumo di HUGO BOSS. Che peraltro ho già usato in passato e che qui negli Stati Uniti è abbastanza diffuso. L’idea di partecipare mi è venuta leggendo il blog di Emanuele. Come lui diceva nel suo articolo, non ho l’obbligo di recensire positivamente il prodotto, ma apprezzo allo stesso tempo la lungimiranza dei responsabili marketing dell’azienda, che hanno capito l’importanza di attirare nuovi clienti rivolgendosi ai “network” più in voga in questo momento: i blog. Peccato che siano ancora troppo poche le aziende italiane che ci credono, e che investono in questo settore. Ma bando alle ciance, ecco cosa penso di questo profumo. Leggi il resto di Boss, profumi per la pelle

La reperibilità trova casa

Gli esperti dell’usabilità intrinsecamente cercano di incrementare la reperibilità, valutando il grado di navigabilità delle informazioni presenti. Grazie ai loro potenti mezzi, possono anche valutare quanto sia facile trovare il sito in questione, attraverso i motori di ricerca, e controllando che il posizionamento della pagina tra i risultati prodotti, sia coerente con le parole chiave definite dagli architetti dell’informazione. Strumenti di analisi del traffico come Google Analytics, Mint, e CrazyEgg possono fornire informazioni dettagliate sul comportamento degli utenti su un sito web. I guru dell’usabilità devono quindi utilizzare questi strumenti per identificare le insidie che minacciano la reperibilità, capire dove gli utenti cliccano e dove non cliccano, quale contenuto ottiene maggior successo e perché. Leggi il resto di La reperibilità trova casa

Gnocchetti alle noci

Quella di spulciare tra le statistiche di questo blog, per scegliere quale ricetta pubblicare, sta diventando una piacevole abitudine: grazie ai preziosi strumenti di monitoraggio di Google Analytics, posso sapere ad esempio che un utente ha cercato “gnocchi alle noci”, senza peraltro trovare nulla di interessante in proposito. Eccomi quindi ad accontentarti, anonimo avventore: la versione che ti propongo è quella meno famosa, in cui le noci non sono un condimento, ma stanno direttamente nell’impasto degli gnocchi. Per insaporirli, userò il gorgonzola e un po’ di parmigiano. Leggi il resto di Gnocchetti alle noci

Una marcia in più per navigare

Da quando ho installato Google Gears, ammetto che tutto mi sembra molto più veloce: scrivere gli articoli con WordPress, navigare tra i miei siti preferiti, usare i “gingilli” di ultima generazione presenti su molte pagine web. Non che la mia connessione fosse lenta, ma pur usando alcune ottimizzazioni per Firefox, alcuni siti ci mettevano qualche secondo a caricare tutte le amenità incluse. Ora invece noto una certa differenza: sarà solo l’impressione? A dirla tutta, il vero scopo del nuovo prodotto di quei cervelloni di Mountain View, è di supportare lo sviluppo di applicazioni web “off-line“, da usare anche senza una connessione ad Internet. Un altro passo verso il Web 4.0?

Nella mutanda di Miranda

Non capita spesso che io faccia una recensione di un blog: per carità, ce ne sono tanti che mi piacciono, il mio lettore RSS può testimoniarlo per me. Ogni tanto, qualcuno di questi mi colpisce più degli altri, e così iniziano a fermentare le idee nella mia mente, che poi si condensano in queste righe. Come nel caso del blog Nella mutanda di Miranda (non più attivo, nda): un sito che raccoglie approcci (divertenti, particolari, stravaganti) usati dagli uomini per cominciare una conversazione in chat con la venticinquenne Miranda. Un modo piacevole per trascorrere qualche minuto in allegria: davvero non c’è limite alla fantasia messa in campo dagli uomini, anche nel conquistare una preda “virtuale” e dichiaratamente costruita ad arte. Leggi il resto di Nella mutanda di Miranda

Finale di stagione per House

Gran finale (o come dicono gli americani qui, “sison finalii” da pronunciare così com’è scritto) per le principali serie televisive, per questa stagione. Chiudono i battenti Lost, Grey’s Anatomy, Dr. House, Ugly Betty e via dicendo. In particolare, il mio dottore preferito di Princeton, ha terminato la quarta stagione in una maniera davvero commovente. Prima di continuare, ti avverto che nel seguito farò anticipazioni sulla serie televisiva in questione, relative ad episodi non ancora trasmessi in Italia, quindi non proseguire se non vuoi rovinarti la sorpresa. Già, la vera e propria sorpresa di un paio di episodi che si allontanano dal canovaccio tipico: paziente con malattia stranissima ed inseguimento della diagnosi a colpi di esami clinici. Leggi il resto di Finale di stagione per House

Destra o sinistra? No, indietro

Nelle scorse settimane sono uscite sui giornali due notizie che hanno rinforzano la mia convinzione di essermene scappato da questo Belpaese in decomposizione. La prima ci informa che, secondo l’Unioncamere, l’Italia è il fanalino di coda (il modo di dire, in questo caso, casca proprio bene) nello sviluppo della rete autostradale. Se negli anni Ottanta eravamo praticamente i primi in Europa, adesso siamo stati abbondantemente superati da Spagna e Francia: i nostri governanti hanno costruito soltanto 64 chilometri di nuove strade, contro gli oltre 2000 della Spagna. Qualcuno ha osato ribadire: vabbè, il nostro territorio è molto più montagnoso e la forma a Stivale certo non agevola le cose. Ma davvero c’è gente in grado di sostenere seriamente questa tesi? La verità è un’altra: non abbiamo più voglia di crescere. Leggi il resto di Destra o sinistra? No, indietro

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