Dunque pare che Mario Draghi voglia tornare in Europa. Dopo essere stato governatore della Banca Centrale Europea e Presidente del Consiglio, non sembra voler ancora tirare i remi in barca, anzi stando a sua moglie, non vede l’ora di rimettersi al lavoro. Qualche giorno fa è stato invitato a parlare alla Conferenza High-level sul pilastro europeo dei Diritti Sociali, ed ha presentato un bellissimo rapporto che, a parere di molti, rappresenta il suo manifesto semi-ufficiale per la candidatura a sostituire la Von der Leyen alla presidenza dell’Europa quest’autunno.
A me quest’uomo è sempre piaciuto, anche prima del celeberrimo Whatever it takes, in cui mostrò i muscoli per salvare la solidità finanziaria del Vecchio Continente. Super Mario mi fa sentire orgoglioso di essere italiano, a dirla tutta. Ed il suo recente discorso mi trova pienamente d’accordo: da euroscettico, ho sempre criticato non tanto l’idea di Europa, ma piuttosto il modo in cui quest’idea è stata implementata. E finché lo dice un povero rimbambito come me, passi. Ma se a criticare l’impalcatura europea è Draghi, che certo ne capisce un filino più del sottoscritto, allora vuol dire che così rimbambito poi non sono. Eccoti dunque il video dell’intervento (in inglese) per intero, accompagnato dalla traduzione in italiano. Leggi il resto di L’Europa di Mario Draghi