due chiacchiere

Archivio degli articoli in soggiorno e tv, pagina 11

I fantasmi delle fidanzate

Avere la possibilità di noleggiare film, anche recenti ad un dollaro al giorno, è una cosa che c’ha invogliato a riprendere l’abitudine di guardare qualche “buona” pellicola invece dei soliti telefilm. Anche perché, ammettiamolo, non esistono più le buone commedie di una volta, tipo la famiglia Robinson o Tutti amano Raymond oppure ancora il tanto amato Friends. L’altra sera abbiamo preso The Ghosts of Girlfriends Past (tradotto in Italiano con un fantasioso La rivolta delle ex) con Matthew McConaughey e Jennifer Garner. Una rivisitazione della classica trama dello zio Scrooge che viene visitato da tre fantasmi la notte prima di Natale. In questo caso il burbero è piuttosto un inguaribile don Giovanni, un fotografo di successo  che ha imparato dallo zio donnaiolo le sofisticate arti della seduzione. L’occasione è il matrimonio del fratello, che lui già dalla prima sera (causa qualche bicchiere di troppo) bolla subito come una catena che è bene non mettersi mai intorno al collo. Lo zio morto (un bravissimo Michael Douglas), probabilmente rispedito sulla Terra per riparare al guaio educativo che ha combinato, gli annuncia quindi che nelle sere successive verranno a trovarlo i fantasmi di tre fidanzate, per cercare di farlo rinsavire. Leggi il resto di I fantasmi delle fidanzate

Slumdog millionaire

Al lavoro ho una nuova collega indiana da qualche mese (al posto della russa). Mi racconta ogni tanto della sua terra e delle sue tradizioni. L’altro giorno m’ha fatto vedere le foto del compleanno del suo primogenito: era “buffo” (notare le virgolette, non intendo certo in senso di scherno o negativo) vederla vestita con il sari e tutte le mani e le braccia decorate con l’henné, quando al lavoro è sempre in abiti occidentali. In effetti la cultura indiana m’ha sempre affascinato: dal punto di vista culinario con tutte le spezie, dal punto di vista religioso con tutti gli dei che si ritrovano, dal punto di vista geografico per la vastità del continente, di cui noi occidentali sappiamo così poco. Eppure insieme alla Cina, è proprio l’India l’altra candidata a dominare il mondo nei prossimi decenni. Così l’altra sera, non essendoci nulla di interessante in tv, abbiamo noleggiato Slumdog Millionaire. Leggi il resto di Slumdog millionaire

Il forte più amato dai francesi

Allora, non so come, non so perché, ma l’altro giorno mentre tornavo a casa in autobus, m’è venuta in mente una trasmissione che ero solito guardare sul canale francese che “misteriosamente” ricevevo in Italia insieme alle televisioni del Belpaese. Io di francese non capisco molto, a squola ho imparato solo l’inglese (per fortuna, altrimenti col ciufolo che potevo venirmene in America). Però Fort Boyard riuscivo a seguirlo ugualmente, forse perché lo scopo del gioco è intuitivo, e non serve un genio a capire di che si tratta. Ora dal sito francese, mi pare di capire che lo facciano ancora, e mi piacerebbe tanto guardarlo ancora: è stata la trasmissione che ho più amato in generale (a parte il Pranzo è servito, ma quella è un’altra storia). Mi son sempre chiesto come mai non abbiano mai esportato il format né in Italia né in America. Sebbene anni fa esistevano, basati sulla stessa idea, i Giochi senza Frontiere. E qui negli USA ci siano tanti spettacoli in cui i concorrenti vengono messi alla prova in tutto, dalla cucina ai lavori domestici (il più vicino credo sia Fear Factor). Tu l’hai mai seguito? Leggi il resto di Il forte più amato dai francesi

La strada rivoluzionaria

Sempre approfittando dei DVD a noleggio ad un dollaro al negozio sotto casa (neppure Amazon Video on Demand è così conveniente), l’altra sera abbiamo noleggiato Revolutionary Road, che rivede protagonista una delle coppie più famose del cinema di tutti i tempi: Leonardo Di Caprio e Kate Winslet. I due stavolta non si trovano a bordo di una nave destinata ad affondare, ma sulla salda terraferma: un marito ed una moglie degli anni d’oro americani, presi ad affrontare i loro problemi di coppia. Il film è drammatico, e già per questo io non volevo noleggiarlo (abbiamo già tanti pensieri per la testa di nostro, ci mancano anche i film) ma la moglie ha tanto insistito e così l’abbiamo guardato. Se non vuoi scoprire dettagli ed altri particolari di quest’opera, non proseguire la lettura. Leggi il resto di La strada rivoluzionaria

Il curioso caso di Benjamin Button

Una delle tante cose positive del quartiere (o meglio del suburb, come direbbero qui) dove ci siamo trasferiti, l’abbiamo scoperta alcune sere fa, facendo una passeggiata per le vie del piccolo centro. A due passi da casa c’è un distributore automatico RedBox, che consente di noleggiare film ad un dollaro per 24 ore. Mi chiedo se qualcuno ancora insiste a scaricare film da internet in maniera illegale, quando ci sono queste alternative così convenienti. Un film che volevo guardare da tempo era Il curioso caso di Benjamin Button, con Brad Pitt. A dire il vero m’aspettavo qualcosa di più leggero, ma non per questo sono rimasto deluso dalla trama e dai protagonisti. Leggi il resto di Il curioso caso di Benjamin Button

Ciao, nonno Mike, ci mancherai

Stamattina, dando la solita sbirciata al Corriere per sapere cosa succede in Italia, leggo della scomparsa di Mike Bongiorno. Proprio qualche settimana fa, un amico mi diceva che oramai non lavorava per Mediaset da qualche tempo. Ricordo che proprio nel periodo in cui me ne andai dall’Italia, aveva reso pubblico con Fabio Fazio il suo malumore per come l’aveva trattato l’azienda di cui era stato un portabandiera. Per me lui e Pippo Baudo sono stati i due baluardi della televisione “fatta come si deve”, con quel senso di pudore e rispetto per chi guarda che oramai non esiste più nei rampanti conduttori moderni. Eh già, di personaggi così non se ne sono visti più. Ed un altro nome da depennare nella lista della “vecchia guardia” che si assottiglia sempre più: Corrado, Valter Chiari, Enzo Tortora, Ugo Tognazzi, lo hanno preceduto e di sicuro lo attendono adesso per un’allegra rimpatriata ricordando i bei tempi. Leggi il resto di Ciao, nonno Mike, ci mancherai

Fine stagione per tutti

L’annunciatore fuori campo per la maggior parte dei canali televisivi, qui ha un tono di voce simile all’indimenticabile Ferruccio Amendola, doppiatore di tanti personaggi famosi. Un tono baritonale che incute quasi timore, contrapposto all’effeminato annunciatore italiano (quello che dice “alle ventuno su canale 5”, se è sempre lui), ci ha fatto sapere, uno dopo l’altro, che in queste settimane sarebbero andati in onda i season finale (da pronunciarsi sìson finaliii) delle serie tv che seguiamo. Qui nel seguito parlerò un po’ com’è andata, quindi se  non vuoi venire a conoscenza di dettagli e colpi di scena, puoi smettere di leggere adesso. Leggi il resto di Fine stagione per tutti

Un ragazzo di famiglia

Il martedì sera in televisione non c’è nulla d’interessante per me al momento: colpa di American Idol (simile all’italiano “Amici” di Maria De Filippi) a cui nessuno vuole fare concorrenza. Infatti House lo fanno il lunedì, Lost il mercoledì, Grey’s Anatomy (per la moglie, io sto al computer) il giovedì, il venerdì sera dipende dall’umore, il sabato non siamo davanti alla tv e la domenica le immancabili casalinghe disperate alle 21, dopo i tizi che ricostruiscono le case a gente con particolari bisogni (in Italia credo lo trasmettano su Sky, che io non avevo). Finalmente però ho trovato come riempire anche il Martedì: i Griffin. A quanto leggo su Wikipedia, in Italia questo cartone animato ha avuto una vita difficile (e ti pareva che ci fosse una cosa “facile” da quelle parti), dato che si tratta di un programma sostanzialmente diretto ad un pubblico adulto, che i geni di Italia 1 hanno mandato in onda in fascia protetta. Qui almeno è in seconda serata, e così non si offende nessuno. I nuovi episodi li fanno la domenica, ma il martedì ci sono le immancabili repliche. Per me è stato amore a prima vista, meglio dei Simpsons e di Dragon Ball, che guardavo a pranzo in Italia.

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