due chiacchiere

Archivio degli articoli in soggiorno e tv, pagina 14

Finale di stagione per House

Gran finale (o come dicono gli americani qui, “sison finalii” da pronunciare così com’è scritto) per le principali serie televisive, per questa stagione. Chiudono i battenti Lost, Grey’s Anatomy, Dr. House, Ugly Betty e via dicendo. In particolare, il mio dottore preferito di Princeton, ha terminato la quarta stagione in una maniera davvero commovente. Prima di continuare, ti avverto che nel seguito farò anticipazioni sulla serie televisiva in questione, relative ad episodi non ancora trasmessi in Italia, quindi non proseguire se non vuoi rovinarti la sorpresa. Già, la vera e propria sorpresa di un paio di episodi che si allontanano dal canovaccio tipico: paziente con malattia stranissima ed inseguimento della diagnosi a colpi di esami clinici. Leggi il resto di Finale di stagione per House

Il cacciatore sul grande schermo

Ho visto qualche giorno fa la versione cinematografica di un grande capolavoro di Khaled Hosseini: Il cacciatore di aquiloni. Dopo aver letto il libro ed essermi commosso per le vicende di Amir ed Hassan, ammetto che guardare il film non mi ha fatto lo stesso effetto. Probabilmente per rispettare i vincoli narrativi, il regista ha deciso di raccontare la storia saltando alcuni pezzi, snaturando a mio giudizio la storia originale. Tutto si svolge troppo in fretta: la gara degli aquiloni, il trasferimento negli Stati Uniti, il matrimonio di Amir ed il ritorno in Afghanistan. Pure del periodo dell’invasione russa viene raccontato poco, e non viene chiarito il gioco politico ed il panorama internazionale, a differenza del libro. Il risultato è un film piacevole, ma che non fa vibrare il cuore come il libro da cui è tratto.

Gregory contro Samantha

Lo sapevo, quando poco e quando troppo. Qui in America sono ricominciate da qualche settimana tutte le principali serie televisive di successo: Dr. House, Samantha Who, Lost, Ugly Betty, Grey’s Anatomy e via dicendo. Ma la programmazione dei palinsesti è un vero disastro: il medico più competente del New Jersey va in onda in contemporanea con la ragazza che ha perso la memoria, mentre gli abitanti dispersi dell’isola sono alle 10 di sera, il che la dice lunga su quanto sia diminuito, almeno da questa parte dell’Oceano Atlantico, il successo di John Locke e compagni. Così mi tocca fare zapping, il Lunedì sera, tra una diagnosi di House ed un ricordo della bionda Samantha. Leggi il resto di Gregory contro Samantha

Il mistero dei templari

Nicholas Cage è un attore che ho imparato ad apprezzare nel tempo, per alcune sue pellicole di successo (The Family Man, Fuori in 60 secondi). Ma quando ho guardato il film che trasmettevano sull’aereo nel viaggio di ritorno da San Francisco, non ho potuto fare a meno di rivederne le quotazioni al ribasso. Sto parlando de Il mistero dei templari, una produzione tipica in cui sin dalla prima scena si capisce chi è il cattivo di turno che farà la solita fine. Se non l’hai mai visto, non ti voglio rovinare il finale, ma sappi che sprecherai praticamente due ore della tua vita. In un certo senso lo potrei definire come la “versione brutta” del Codice Da Vinci, con più azione gratuita, le solite scene sdolcinate ed i buoni che trionfano sempre. Leggi il resto di Il mistero dei templari

Che noia, senza le serie

Lo sciopero degli sceneggiatori americani, sebbene sia finito da qualche tempo oramai, sta facendo vedere ancora oggi i suoi effetti: la stagione delle serie televisive americane riprenderà con un paio di mesi di ritardo (a parte Lost, ma lì non ci vuole molto a scarabocchiare una trama). Ai protagonisti della protesta va tutta la mia stima: anche se siamo rimasti a “digiuno” dei vari Dottor House e Cronache di Sara O’Connor, sono contento che queste persone abbiano ottenuto ciò per cui si battevano. Nel frattempo, non posso che consolarmi con American Idol, un qualcosa di simile all’italico Amici di Maria De Filippi, ma con molta meno suspance. Se nella versione del marito (ehm, della moglie) di Maurizio Costanzo bisogna aspettare ogni volta 10 minuti per sapere com’è andato il voto, qui te lo dicono in quattro secondi, senza grande trepidazione. Per chi, come me, non è abituato al ritmo serrato, si perde un po’ il gusto dell’attesa. Leggi il resto di Che noia, senza le serie

Emilio, comunicatore furbo

Nei giorni prima della partenza per il Nuovo Mondo, ho deciso di fare un’abbondante scorpacciata, ai limiti del rischio demenza, di televisione italiana. Come già dicevo in un precedente intervento, la mia serata iniziava con i vari telegiornali, per concludersi sul divano con i film in palinsesto. Proprio sull’offerta di informazione e cronaca, vorrei riflettere stamattina: due anni or sono di questi tempi, parlavo della teoria dell’agenda setting, ed ora è possibile vederne una continua applicazione pratica in ogni telegiornale e programma di approfondimento. In breve, per eludere la cosiddetta “par condicio”, basta tacere su alcuni fatti ed enfatizzarne altri: non passa giorno senza un allarme sul rincaro dei prezzi, sulla famosa terza settimana senza stipendio, e via dicendo. Leggi il resto di Emilio, comunicatore furbo

I Simpson alle sette e mezzo

Mi piace proprio la nuova programmazione del palinsesto Rai e Mediaset, si concilia perfettamente con i miei orari. Tornando a casa verso le 18, si comincia con gli ultimi strascichi di Geo e Geo con Sveva Sagramola, poi un po’ di zapping fino alle 18.30 quando inizia la prima informazione della serata con Studio Aperto. Mentre ascolto il telegiornale che sembra più una rubrica di pettegolezzi, lavo i piatti e rassetto un po’ la casa (la momentanea assenza della moglie in questi giorni inizia a farsi sentire). Poi alle 18.50 c’è quel gran simpaticone di Emilio Fede: mi faccio un sacco di risate a studiare la sua mimica facciale ed il modo in cui gesticola, o cambia tono di voce a seconda della notizia. Salto un po’ tra TG3 e TG4 fino alle 19.30, quando mi sintonizzo su Italia1. Un po’ di pubblicità e comincia il mio cartone preferito: i Simpson. Leggi il resto di I Simpson alle sette e mezzo

Io sono leggenda

Leggo sui siti dei miei vicini di casa virtuali, pareri positivi sull’ultimo film di Will Smith, Io sono leggenda. Forse allora al cinema sono andato a vedere qualcos’altro, perché non ho avuto la stessa impressione, anzi. Probabilmente, non avendo letto che la trama, mi aspettavo più azione, effetti speciali più decenti, qualche dialogo in più, e così alla fine delle quasi due ore, sono rimasto deluso. Dovrebbe anche essere un film dell’orrore, ma io ci mancava poco che mi addormentassi sulla poltrona del cinema. Si, ogni tanto qualche strillo mi faceva risvegliare, ma il ritmo era così lento da risultare inadeguato alle mie aspettative. Leggi il resto di Io sono leggenda

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