due chiacchiere

Archivio degli articoli in america, pagina 6

AMC, il cinema a due passi da casa

Quando abitavamo nella ridente periferia pisana durante gli anni dell’università, era consuetudine uscire il sabato sera per incontrarsi con gli amici e mangiare una pizza in compagnia, generalmente alle Scuderie, dove ancora oggi fanno la pizza al metro, che già mi viene l’acquolina in bocca al solo pensarci. Poi si facevano due passi per le vie del centro o sui Lungarni, a godersi il tepore primaverile spulciando tra bancarelle o ammirando qualche artista di strada. Qui in America il “passeggio” non esiste, a meno di abitare in una metropoli, e così i residenti delle colline del New Jersey vanno a farsi due passi al centro commerciale, che diventa il nuovo rinomato salotto multimediale cittadino. Perché al centro commerciale trovi davvero di tutto, dall’abbigliamento ai concessionari d’auto che espongono il loro modello di punta in uno dei corridoio (ma poi come fanno a farle entrare le macchine?), dai ristoranti al cinema. E visto che finora abbiamo parlato di cibi e medicine nelle puntate precedenti di questa miniserie, ho pensato che era il momento di andarsi a rilassare insieme a guardare una belle prima visione sul grande schermo. Leggi il resto di AMC, il cinema a due passi da casa

Target, un po’ di tutto, a prezzi accessibili

Questa settimana visitiamo un’azienda della grande distribuzione che si piazza a metà strada tra le due viste in precedenza, dato che si rivolge ad una clientela più sofisticata di quella che frequenta Walmart, ma che non ostenta il benessere economico di coloro che comprano a Whole Foods: Target. Alcuni forse la ricorderanno per essere stata alla ribalta delle cronache una decina d’anni fa come una delle prime grandi compagnie ad aver subito un attacco hacker su larga scala, in cui vennero trafugati milioni di numeri di carte di credito ed altre informazioni sensibili. Oramai l’opinione pubblica sembra essersi abituata, almeno qui in America, dato che almeno un paio di volte all’anno si sente dire di qualche società “bucata” da questi brutti ceffi armati di terminale nero e giacchetta con cappuccio. Anche in termini di diffusione sul territorio, Target si piazza a metà strada tra i due di cui sopra, con i suoi 1800 negozi negli Stati Uniti, presenti sia nelle grandi città che nell’interland, i cosiddetti suburbs. Leggi il resto di Target, un po’ di tutto, a prezzi accessibili

Whole Foods, il supermercato d’elite

Dato che la scorsa settimana abbiamo visitato Walmart, una catena che si rivolge ad una clientela che preferisce prodotti economici (che so, un po’ come la Lidl in Italia?), oggi ti porto a scoprire il supermercato per i clienti più facoltosi e sofisticati: Whole Foods Market. Qui i prodotti costano un tanticchia di più che in altri posti, ma sono generalmente di buona qualità, biologici e spesso di nicchia. La leggenda narra che se stai cercando di acquistare casa, una delle cose che dovresti aggiungere alla tua lista è controllare se c’è un negozio di Whole Foods in zona, per farti un’idea di chi abita in quella città. Forse ne avrai sentito parlare qualche anno fa, quando l’azienda è stata acquisita da Amazon. In molti ci aspettavamo una rivoluzione nella piccola distribuzione alimentare, ma poco è cambiato da allora, se non il fatto che ora i pacchi di Amazon puoi farteli consegnare al supermercato. Rispetto a Walmart, questa catena è un’ordine di grandezza più piccola, con soli 500 negozi sul territorio nazionale. Leggi il resto di Whole Foods, il supermercato d’elite

Walmart, il negozio del popolo

Continuiamo oggi il viaggio virtuale intrapreso un paio di settimane fa, nel quale ho deciso di portarti alla scoperta di varie catene di negozi americane, e condividere qualche curiosità utile ai turisti che gironzolano per il Paese a stelle e strisce. Dopo il supermercato e la farmacia, ho pensato che potesse essere utile visitare un ipermercato, dove poter acquistare dalle biciclette all’underwear (intimo), dalle aspirine agli zoccoli, dai bicchieri alle zucchine. Il negozio che meglio di tutti rappresenta questo modello di business è sicuramente Walmart: conosciuto in tutto il mondo, presente non solo negli Stati Uniti, ma anche in Canada, Messico e persino in Giappone. Presente in maniera capillare in ogni stato della federazione, conta più di 5.000 punti vendita principalmente distribuiti tra le coste est ed ovest del Paese. Leggi il resto di Walmart, il negozio del popolo

CVS, la farmacia d’America

Secondo appuntamento con questa nuova rubrica in cui ho deciso di portarti a spasso con me. La scorsa settimana abbiamo scoperto insieme i supermercati dello ShopRite, così quando verrai in vacanza in America, se ti serve comprare un po’ di latte, sai dove andare. In ordine d’importanza, credo che subito dopo il cibo venga la salute. Mentre in Italia siamo abituati alle piccole farmacie comunali spesso a conduzione familiare, nel Paese a stelle e strisce sono convinti che le dimensioni facciano la differenza, e così anche la distribuzione dei farmaci diventa un business liberalizzato e ben organizzato su scala nazionale. La seconda più grande catena si chiama CVS: qui potrai acquistare sia farmaci da banco che quelli che necessitano di una ricetta medica. La principale differenza con l’Italia è che questi negozi sono un misto tra la farmacie classiche e le botteghe di paese, dove trovi dalle bottiglie d’acqua ai biscotti, dai biglietti per augurare buon compleanno ai cioccolatini. Leggi il resto di CVS, la farmacia d’America

ShopRite, il rito della spesa nell’America dell’est

Dopo più di 16 anni di onorato servizio, la popolarità di questo blog è legata principalmente ad alcuni articoli “per viaggiatori”, come ad esempio le medicine americane per i turisti e la serie su cosa serve per venire a lavorare nel Paese a stelle e strisce. Così, nell’ottica di fornire un servizio a questa comunità di potenziali visitatori, ho pensato di inaugurare una nuova rubrica per parlare delle catene di negozi più amate dagli Americani. In modo che, quando vieni qui e ti serve acquistare qualcosa, saprai esattamente dove andare e non sembrerai un turista sprovveduto dell’ultima ora. Ho pensato che la prima necessità di un visitatore in terra straniera sia il cibo, quindi oggi ti porterò a scoprire una catena di supermercati molto popolari in alcuni stati della costa orientale americana: ShopRite. Un po’ come l’Esselunga o la Coop in Italia, i vari negozi hanno più o meno tutti la stessa configurazione e vendono la maggior parte dei beni di prima necessità di cui potresti aver bisogno appena arrivato: dai cerotti alla pasta Barilla, dalle verdure ai marshmallow. Leggi il resto di ShopRite, il rito della spesa nell’America dell’est

La tradizione delle case addobbate a festa

Le feste sono ormai finite, ma non è ancora troppo tardi per parlarti di un’usanza tipica americana: addobbare la propria casa con luci, pupazzi gonfiabili e quant’altro per celebrare il Natale. Nel paesino in collina dove abitiamo da circa cinque anni a questa parte, ci sono alcune famiglie che fanno le cose davvero in grande. Tanto in grande che iniziano le “manovre” ad Ottobre, a quanto ho sentito, per controllare che tutte le luci funzionino e pianificare come devono metterle (ogni anno s’inventano una disposizione diversa, ed aggiungono qualcosa di nuovo). A casa camu facciamo le cose in maniera ben più sobria, anche perché non ho lo spazio in soffitta o in garage per conservare tutto quest’armamentario. Ma mi piacerebbe un giorno espandere la mia installazione con qualche luce da mettere sul prato. Intanto ti propongo un video girato l’anno scorso che rende giustizia al lavoro fatto da questa famiglia. Che diventa meta di pellegrinaggio per grandi e piccini della zona, per vedere questo spettacolo di luci e suoni che riempie il cuore di gioia. Leggi il resto di La tradizione delle case addobbate a festa

Raccomandata con ricevuta di ritorno

Vediamo se anche sullo scatto di oggi si scatena una qualche polemica imprevista, com’è successo per il pane “italiano” immortalato al supermercato la scorsa settimana. Il che mi dispiace, perché il mio unico intento è di condividere scorci di quotidianità americana, di far assaporare a chi l’ha chiesto a gran voce, briciole di vita a stelle e strisce. Ieri ad esempio sono andato all’ufficio postale per spedire il pacchetto con tutta la modulistica per richiedere la cittadinanza americana. Del servizio postale qui ci si può fidare ciecamente, ma in casi come questo, la raccomandata è preferibile. Lo considero un contributo ad evitare il collasso della Posta, aggredita da tutti i lati dai corrieri privati che rosicchiano mercato al gestore pubblico. Eccoti lo scontrino che la gentile impiegata mi ha consegnato a fine transazione: all’inizio avevo chiesto una semplice prioritaria (first class, 1.50 dollari per 100 grammi di pacchetto), poi però ho cambiato idea ed ho chiesto la raccomandata (priority mail with delivery confirmation, 6.40 dollari). Leggi il resto di Raccomandata con ricevuta di ritorno

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