due chiacchiere

Archivio degli articoli in america, pagina 5

Costco, il negozio dove tutto è più grande

Ricordo quando abitavamo in Toscana, c’era un mercatone chiamato La Metro, se non erro riservato a coloro che avessero una partita iva, dove era possibile comprare prodotti all’ingrosso. All’epoca non ebbi mai il piacere di visitare quel negozio, ma è quello a cui penso ogni volta che varco la soglia di Costco, il supermercato all’ingrosso americano per eccellenza. Sunshine ci va un paio di volte al mese (specialmente con questo caro prezzi!) a comprare carne e frutta, che onestamente sono di qualità spesso migliore (a parità di prezzo) di quella che trovi allo ShopRite. E così, dopo averti portato a mangiare nei vari fast food del Paese a stelle e strisce, mi è venuta l’idea di tornare ad esplorare altre catene della grande distribuzione. Costco è relativamente giovane, nato soltanto agli inizi degli anni ’80 con il nome Kirkland, il che spiega perché i prodotti “non di marca” che vendono, sono commercializzati sotto questo marchio. Apprendo da Wikipedia che hanno punti vendita persino in Francia e Spagna (chissà perché non in Italia), per un totale di circa 800 sparsi per il resto del mondo. Leggi il resto di Costco, il negozio dove tutto è più grande

JoAnn e Michaels, per liberare l’artista che è in te

Riprendo dopo qualche settimana di pausa il viaggio alla scoperta dei negozi d’America. Finora abbiamo esplorato molte delle catene che potrebbe essere utile conoscere quando si è in vacanza da queste parti: dai supermercati alle farmacie, dal cinema al ristorante, non dovrebbe mancare proprio nulla. Così oggi ho pensato di cambiare registro, e portarti a scoprire un paio di negozi che sono tornati comodi in questi due anni di pandemia. JoAnn e Michaels si rivolgono a coloro che hanno una passione per l’arte ed il cucito (crafts, in inglese), ed offrono un’ampia scelta di prodotti per soddisfare la più fantasiosa vena creativa. Perché comodi durante la pandemia? Perché trovare stoffa per fare le mascherine nei primi mesi era davvero impossibile, e JoAnn si organizzò per distribuire gratuitamente scampoli di stoffa a chi ne avesse bisogno. Tutti i negozi erano chiusi durante il lockdown, e l’unico modo era stare in fila fuori dalla porta, dove una signora usciva e distribuiva gli ordini inviati tramite il sito. Leggi il resto di JoAnn e Michaels, per liberare l’artista che è in te

La ristorazione veloce a stelle e strisce

Quando decisi di intraprendere questo viaggio tra i negozi americani in una notte buia e tempestosa di Febbraio (vabbè, lo sai che mi piace essere drammatico di tanto in tanto), non immaginavo di poter scovare così tanti spunti da condividere con i miei piccoli lettori. E così quella che era nata come una miniserie di pochi post si è trasformata in una nuova categoria del blog, che d’ora in avanti userò come scatola dei ricordi per tener traccia di curiosità sull’America in cui mi imbatto durante le mie perenigrazioni quotidiane. La volta scorsa abbiamo messo piede in un Olive Garden, che nell’immaginario americano rappresenta l’incarnazione della ristorazione italiana per eccellenza. Ma non tutti i turisti hanno la possibilità di sedersi a cena tranquillamente, nel ritmo frenetico imposto dalla tabella di marcia. Allora non rimane che entrare in una catena di fast food, sempre presenti nell’immaginario collettivo di come si alimentano gli americani. Leggi il resto di La ristorazione veloce a stelle e strisce

Olive Garden, la cena italiana vista dagli americani

Tre settimane fa ti ho dato un elenco dei bar commerciali dove poter fare una buona colazione prima di affrontare la lunga e faticosa giornata da turista nel Paese a stelle e strisce. Dopo aver macinato chilometri a piedi gironzolando per le vie dei luoghi che stai visitando, non c’è nulla di meglio che mettere le gambe sotto un tavolino… italiano. Almeno stando a quello che gli esperti del marketing di Olive Garden vogliono far credere agli americani che vanno a mangiare in questa catena di ristoranti. A partire dalla facciata: tutti i ristoranti sono costruiti seguendo le stesse identiche linee architettoniche, dalla California al Maine, come mostra la foto qui sotto. Nata nei primi anni ottanta in Florida, oggi conta quasi mille location sparse su tutto il territorio nazionale, ed offre praticamente lo stesso menù ovunque, inclusi i famosi bastoncini di pane (non grissini) cosparsi di burro ed aglio, di cui puoi mangiarne quanti ne vuoi. Leggi il resto di Olive Garden, la cena italiana vista dagli americani

Mettere le cianfrusaglie in vendita sul vialetto

Con la bella stagione, viene voglia di far pulizia in giro per la casa. Gli americani sono campioni nell’accumulare roba, tant’è che esistono persino serie televisive che raccontano, con toni drammatici ed immagini non adatte ai deboli di stomaco, i casi più estremi di persone spesso affette da qualche disturbo mentale compulsivo, che le porta ad accumulare roba al di là dell’immaginabile. Qui in America spesso il garage attaccato alla casa è usato non per parcheggiare la macchina, ma per stipare di tutto, dall’albero di Natale alle decorazioni di Halloween, dai cimeli di famiglia ai vecchi giocattoli che nessuno usa più. Per disfarsi di questo ciarpame, gli americani organizzano di tanto in tanto il cosiddetto garage sale, dove i passanti vengono invitati a comprare a prezzi irrisori la roba esposta su tavolini sistemati sul vialetto di casa di fronte al garage. Una specie di mercatino delle pulci, ma a conduzione familiare. Nel nostro comune ne organizzano una a cui tutti i residenti possono partecipare (town-wide garage sale), durante la quale potrai trovare dalle case di Barbie a vecchi giradischi, dalla zappa per l’orto a vecchie lampade a olio da restaurare. Io però di stare seduto tutto il giorno aspettando che qualcuno compri le mie paccottiglie non ne ho proprio voglia. Leggi il resto di Mettere le cianfrusaglie in vendita sul vialetto

Starbucks, il caffè aristocratico parla italiano

In questi tre mesi ti ho portato a scoprire varie catene della grande distribuzione americana, ma solo adesso mi son reso conto di aver tralasciato alcune tra le più utili ad un turista italiano in gita nel Paese a stelle e strisce: quelle relative alla ristorazione. All’inizio abbiamo visitato alcuni supermercati, ma è pur vero che una persona in vacanza vuole degustare le specialità locali senza doversi affannare ai fornelli 🧑‍🍳 Allora oggi partiamo da alcuni posti dove potrai addentare una colazione decente ed energetica per cominciare bene la giornata. Di Starbucks avrai certamente sentito parlare, visto che avevano tentato di aprirne alcuni anche in Italia, con scarsi risultati, a quanto ho letto. La particolarità di questa catena sono i nomi delle bevande caffeinate: dal latte, che corrisponde più o meno al nostro caffè macchiato, all’americano, dal veranda blend al frappuccino, il loro ufficio marketing ha deciso che usare nomi italiani contribuisce a dare un tocco sofisticato e più aristocratico ai loro prodotti. E con quella scusa hanno pensato bene di gonfiare un po’ i loro prezzi, come se quelle bevande venissero direttamente dall’Italia. Leggi il resto di Starbucks, il caffè aristocratico parla italiano

Home Depot, il negozio per la casa

Visto che ieri abbiamo parlato con il muratore americano, oggi vorrei portarti con me all’Home Depot, un magazzino edile vagamente paragonabile alle tante ferramenta locali che trovi in Italia. Vagamente perché all’Home Depot trovi tutto, ma proprio tutto quello che serve per costruire, ammodernare e mantenere una casa in buono stato, dalle travi in legno al cartongesso, dalle lavatrici ai filtri per l’aria condizionata, dalla tazza del gabinetto (ma non del bidet, che qui non esiste) alle piante da giardino, dai pavimenti ai lampadari. Personalmente considero questo negozio come la mia seconda casa: negli anni, anche grazie all’aiuto di San YouTube, ho imparato a riparare scarichi e lavatrici, tinteggiare pareti ed installare cornici (o mostrine?) intorno alle porte. E come dice sempre mio suocero (in maniera ironica, s’intende), “non c’è nulla di peggio che possedere una casa”, riferendosi al fatto che non si finisce mai di aggiustare roba. Leggi il resto di Home Depot, il negozio per la casa

Staples, la cartoleria per tutte le tasche

Allora, vediamo, finora abbiamo parlato di supermercati, farmacie, cinema ed ipermercati, che costituiscono la base di quello che potrebbe servirti quando verrai in vacanza in America. Oggi ti porto a visitare la catena di negozi di cancelleria più diffusa sul territorio nazionale, Staples. Letteralmente il nome indica quelle graffette che si usano per la spillatrice, un vero e proprio colpo di genio dell’ufficio marketing aziendale, direi. L’azienda, stando a quanto riportato da Wikipedia, ha aperto i battenti meno di 40 anni fa, e conta una presenza di più di mille negozi principalmente sulle due coste degli Stati Uniti. Un po’ come alla Buffetti in Italia, a Staples puoi trovare dalle sedie per ufficio ai quaderni, dalle stampanti al nastro adesivo, dai biglietti d’auguri al punto vendita UPS per spedire i tuoi pacchi. Se cerchi articoli per artisti (pennelli, tempere, tele e via dicendo), non li troverai qui, ma prometto di portarti a vedere il negozio che fa per te nelle prossime settimane. Leggi il resto di Staples, la cartoleria per tutte le tasche

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