due chiacchiere

Archivio degli articoli in salotto, pagina 48

Agenda setting a New York

Già in passato ho avuto modo di spiegarti cosa sia la teoria dell’agenda setting. Anche qui, nelle mie passeggiate per le vie del cuore economico della City, ne ho trovato un esempio lampante. Gli americani sono famosi in tutto il mondo per la loro efficienza: negli anni Venti un grattacielo si costruiva in pochi anni, e certo i mezzi a disposizione non erano gli stessi di oggi. Ma anche i tempi moderni sono pieni di esempi analoghi: in un mese hanno costruito la nuova sede del Donkin’ Donuts, vicino casa mia, da zero. Eppure al centro del cuore della Grande Mela, dopo 7 anni ancora rimane la voragine delle Torri Gemelle: forse hanno iniziato a lavorare alle fondamenta. Perché tanta lentezza nel completare quest’opera, quando si impiega molto meno tempo in casi analoghi? Leggi il resto di Agenda setting a New York

Qui la danno ai pensionati

Premessa: i pensieri che seguono hanno un tono potenzialmente scurrile, se quindi non gradisci il linguaggio da “scaricatore di porto”, non continuare la lettura. In realtà non dipende da me se qui i contributi per la pensione si chiamano Federal Insurance Contributions Act, o più brevemente FICA. Lo dice anche Wikipedia, non me lo sono inventato io. Però mi è subito venuto in mente un commento ironico: ora capisco perché i pensionati americani sono tutti belli arzilli e sempre sorridenti! Vuoi mettere, al confronto con i colleghi Italiani: questi ultimi pagano le tasse per l’INPS, quegli altri invece pagano le tasse per la FICA! Suvvia, non c’è proprio paragone. Mi sarei trasferito qui solo solo per questa cosa!

Un taglio al traffico in città

Visto che le elezioni si avvicinano, continuo con le mie osservazioni sull’organizzazione sociale adottata in America, sui piccoli dettagli che fanno “funzionare meglio” la vita di tutti i giorni. Chissà che magari i candidati non possano prenderne spunto per adottare soluzioni simili anche in Italia. Per esempio penso al traffico: il sindaco di Milano ha più volte ventilato l’adozione di una specie di tassa per chi entra in città tutte le mattina (a proposito, non l’hanno mica messa in pratica ancora, giusto?). Qui invece si persegue la via contraria: non scoraggiare la gente a prendere la macchina, piuttosto incoraggiarla a prendere i mezzi pubblici. Come? Rendendo detraibili dalla dichiarazione dei redditi i soldi spesi per andare al lavoro in autobus, metropolitana e treno. Un risparmio netto, dati alla mano, di almeno 300 dollari all’anno. Leggi il resto di Un taglio al traffico in città

Qui si raddoppia lo stipendio

Lo so, probabilmente sto diventando noioso ad elencare tutte le differenze tra l’Italia e gli Stati Uniti, ma è più forte di me notare i piccoli dettagli della vita quotidiana qui “dall’altra parte” del mondo. Una sorpresa positiva è quella di scoprire che qui lo stipendio viene pagato due volte al mese: non c’è bisogno di aspettare il fatidico 27 per riscuotere il denaro che servirà per tirare avanti per altri 30 giorni, ma ogni 15 giorni ci si ritrova magicamente il conto corrente ricaricato. Insomma, se i politici italiani vogliono proporre una prima soluzione tangibile al problema di arrivare alla “terza settimana”, potrebbero introdurre una legge che imponga questa divisione dello stipendio in due mandate. Forse cambierebbe poco in pratica, ma ti garantisco che la sensazione di essere pagati due volte al mese è tutta un’altra cosa. Forse prima o poi la proverò anch’io. Leggi il resto di Qui si raddoppia lo stipendio

Più televisione per tutti

No, non è uno slogan alla Berlusconi, quello del titolo, ma una frase per condensare quello che penso delle trasmissioni sui canali televisivi americani. Quando dico “per tutti” intendo proprio nessuno escluso: bambini, uomini d’affari, casalinghe, stranieri che vogliono imparare l’inglese e… non udenti. Questi ultimi, in particolare, qui sono trattati con un riguardo particolare. Me ne accorgo dai sottotitoli, quelli che in Italia si trovano, non sempre, alla pagina 777 del Televideo. Qui li mettono veramente su tutto: film e telefilm, pubblicità, trasmissioni di intrattenimento, spettacoli, ma soprattutto sui notiziari. Immagina cosa sarebbe poter dare la possibilità ai non udenti di seguire Amici di Maria De Filippi, il telefilm La Squadra oppure il TG3 delle 19. Leggi il resto di Più televisione per tutti

I commercianti vendono bene

Non c’è nulla da fare, certe cose le dobbiamo proprio venire ad imparare qui nel Paese dell’Aquila calva: specialmente per quanto riguarda lo spirito del commercio, siamo ancora molto indietro rispetto ai cugini d’oltreoceano. Prendiamo i saldi italici per esempio. Si fanno due volte l’anno, sono pieni di fregature, e vengono presentati come un percorso ad ostacoli che mette il consumatore a dura prova: dopo l’acquisto hai 7543 secondi per riportarlo indietro, ma l’etichetta deve essere intatta, l’indumento piegato e stirato, lo scontrino immacolato, e devi fare quattro volte il giro del palazzo. Inoltre non ti ridanno mica i soldi, ma un buono che può essere usato entro altri 7543 secondi. Chiaro che, a queste condizioni, la gente ha paura a comprare e quindi il tutto si risolve nel solito flop stagionale. I commercianti si lamentano, la gente rimane delusa, persino il piatto del Fisco piange. Leggi il resto di I commercianti vendono bene

Prevenire è meglio che curare

Stamattina in tv, in uno dei tanti programmi di approfondimento offerti dal palinsesto televisivo italico, intervistavano una direttrice scolastica che ha chiamato i Carabinieri per far perquisire i ragazzi del suo istituto, alla ricerca di eventuali sostanze stupefacenti. Le lodi per questo gesto deterrente si sprecavano, fior di psicologi analizzavano l’aspetto sociale delle droghe e via dicendo. Ma nessuno si rendeva conto che il problema non è curare, quanto piuttosto “prevenire” il senso di vuoto dei giovani d’oggi, che viene riempito con il bullismo, con le canne, con le spericolatezze e via dicendo. Il problema è che i ventenni del 2008 ha tutto e subito: automobile, cellulari, soldi, scuola “facile” (e genitori che li difendono di fronte alle loro bravate). Hanno perso la percezione del valore di un risultato, ed hanno quindi bisogno di qualcosa di più forte. Leggi il resto di Prevenire è meglio che curare

Gli spagnoli investono sui giovani

Non è un segreto che il sottoscritto sia un fervente sostenitore della strabiliante rimonta spagnola in Europa: prezzo del carburante al di sotto della media, ritiro delle forze armate dai territori del Medioriente, dominio gratis ad ogni giovane che ne farà richiesta, matrimonio tra persone dello stesso sesso, sperimentazione sulla fecondazione assistita e molto altro. Un “sistema Paese” che funziona bene, grazie anche al primo ministro Zapatero, che non avendo ancora compiuto 50 anni e mostrando il coraggio delle proprie scelte, non si lascia intimorire da nessuno. Grazie anche ad una maggioranza stabile che lo sostiene. Non contenti, nel Paese della corrida ora annunciano l’ultima trovata: il Ministero della Sanità, in collaborazione con Microsoft, lancia l’assistente virtuale sui problemi dell’adolescenza, in particolare sulla sessualità. Leggi il resto di Gli spagnoli investono sui giovani

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