Se hai già letto in passato i miei interventi relativi al protocollo di Kyoto, sai che sono sempre stato abbastanza critico sull’atteggiamento della gente nei suoi confronti. Siamo tutti fin troppo bravi a puntare il dito contro gli Stati Uniti che non l’hanno mai voluto firmare, ma con altrettanta facilità dimentichiamo che l’Italia, tra i firmatari, ancora oggi soffre di gravi problemi come la spazzatura a Napoli. Insomma, come sempre si finisce per guardare la pagliuzza nell’occhio del vicino, ignorando la trave che è conficcata nel proprio.
Le mie convinzioni poi si rafforzano quando leggo il rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente, relativo al 2006: gli Stati Uniti hanno raggiunto il 57% di rifiuti riciclati che non finiscono in discarica, mentre l’Italia penso sia ferma al di sotto del 30%, praticamente la metà. Con punte che toccano lo zero per cento a Napoli, ovviamente. Per non parlare delle notizie che ogni giorno ci danno come “fanalino di coda” nella gestione delle emissioni inquinanti. La morale è che molti di quelli che hanno sottoscritto il protocollo, sono ancora alle parole e stanno pensando a come migliorare il proprio livello di inquinamento, mentre chi non l’ha sottoscritto si adopera concretamente per il benessere della Nazione. Cina esclusa, s’intende. Più che un documento concreto, il Protocollo di Kyoto è diventato una farsa.