Le scuole americane hanno un calendario strutturato in maniera leggermente diversa rispetto alla loro controparte italiana. Mentre voi festeggerete la Pasquetta fra qualche giorno, qui molti distretti sono chiusi per tutta la settimana che si conclude con la giornata che noi cristiani celebriamo con tanta gioia. E così, approfittando di questa pausa, abbiamo deciso di fare una gitarella familiare fuori porta, destinazione Washington, DC. Da oggi siamo qui a respirare per qualche giorno l’aria che tira tra i palazzi del governo. Ma non temere, continuerò regolarmente le trasmissioni sul blog, anche in vista di raggiungere il traguardo dei 100 post, oramai a portata di mano. Intanto mi sento già un po’ come Beppe Severgnini nel suo libro Ciao, America! Leggi il resto di Tanti saluti dalla capitale americana
Archivio degli articoli in viaggi, pagina 3
In volo dopo tre anni
Caspita come “vola” il tempo: l’ultima volta che sono salito su un aereo è stato tre anni fa per andare prima a San Francisco e poi in Minnesota qualche settimana dopo, per due corsi di aggiornamento su un prodotto Oracle, che nel frattempo la dirigenza ha deciso di non usare più (evviva lo spreco di denaro pubblico). Fra qualche ora sarò dalle parti di Boston per seguire un workshop in tre puntate su tecniche della comunicazione, gestione di progetti (o project management, come dicono quelli che hanno studiato) e tant’altra bella fuffa che, sono certo, mi annoierà a morte.
Un corso che, ancora adesso che sto per imbarcarmi, non capisco perché non sia stato organizzato online. Nell’era della banda larga, delle teleconferenze, degli smartphone, ancora la gente deve salire su un aereo per fare un corso di aggiornamento? Come forse avrai intuito leggendo tra le righe, non è che sia particolarmente entusiasta di mettermi in viaggio: sarà la pigrizia che con l’età diventa sempre più predominante, sarà che con le mille cose da fare al lavoro, perdere tempo nella sala d’aspetto in aeroporto (dove non c’è neppure il wifi gratuito) non è il massimo. Volendo guardare ai lati positivi, da buon americano adottato quale ormai mi sento, questo viaggetto è stata l’occasione per prendere per la prima volta in assoluto un treno (da Penn Station all’aeroporto di Newark), e poi vedrò Boston che è, dopo San Francisco, la seconda città che amo dell’America. Ed ora vediamo se mi toccherà spogliarmi nudo al check-in.
Le medicine americane per i turisti
Tempo di mettersi in viaggio, per i vacanzieri italiani. E stando ai contatti che ricevo in queste settimane, pare che molti abbiano scelto la meta a stelle e strisce per quest’occasione. Alcuni cercano consigli su cosa vedere, altri su dove alloggiare, e qualcuno persino su quali farmaci usare in caso di emergenza. Proprio da quest’ultima “curiosa” richiesta ho preso spunto per l’articolo di oggi, che serve anche per togliere un po’ di polvere alla mia rubrica dei viaggi che non sfrutto da tempo. Vorrei precisare che le informazioni qui di seguito non hanno carattere scientifico, e che prima di assumere un qualsiasi medicinale, è sempre opportuno consultare un medico, specificando il principio attivo, il dosaggio, e le controindicazioni reperibili nel bugiardino. Quello che scriverò serve solo ad orientarsi tra gli scaffali dei farmaci da banco in vendita al supermercato e nelle varie catene farmaceutiche in giro per la Nazione. Infine ricorda che qui le medicine si chiamano drugs, e che quindi il drugstore non è il circolo degli spacciatori. Leggi il resto di Le medicine americane per i turisti
Hiroshima: la tristezza ancora oggi
Il nostro viaggio di nozze in Giappone non poteva non prevedere una tappa a Hiroshima, come da nostra esplicita richiesta all’agenzia che ha organizzato tutto. Se vai a visitare la Terra del Sol Levante, non puoi saltare un pezzo così importante della storia mondiale. Il treno superveloce da Tokyo ci arriva in poche ore, ed è divertente attraversare le varie città, vedere i Giapponesi ordinatamente in fila ad attendere di salire in carrozza. Ci sono persino le frecce a terra dove la gente può disporsi in attesa. E la porta del vagone, puoi giurarci, si fermerà esattamente in quel punto. Poi i treni hanno la porta all’altezza della banchina, niente scalini, niente difficoltà per le persone anziane o con grosse valigie, o per le mamme con passeggino. All’arrivo nella città della bomba atomica, una strana atmosfera pervade subito gli animi: sembra che la mestizia dell’esplosione sia ancora nell’aria, dopo sessant’anni. Leggi il resto di Hiroshima: la tristezza ancora oggi
Miyajima: il cuore buddhista d’oriente
Come forse saprai, la città di Hiroshima si trova sul mare. Di fronte alla sua baia, a pochi chilometri di distanza, è situata una delle isole più belle di tutto il Giappone: Miyajima. Famosa per la sua porta spettacolare, che a seconda della marea potrai osservare sul bagnasciuga o immersa nell’acqua calma del mare. Il battello parte ogni mezz’ora, ed impiega altrettanto per raggiungere le coste dell’isola. Qui prenoterai una stanza in una locanda tradizionale (ryokan), dove potrai dormire sui futon e fare un bagno caldo nella vasca termale prima di andare a cena. Devi sapere infatti che per i giapponesi la pulizia a tavola è una cosa praticamente sacra: per loro è naturale tornare dal lavoro ed andarsi ad immergere per mezz’ora prima di cena. Un vero toccasana, te lo posso garantire. Leggi il resto di Miyajima: il cuore buddhista d’oriente
Salisburgo: capodanno in fattoria
Correva l’anno 2004, più esattamente il mese di Dicembre, quando con una coppia di amici decidemmo di passare il capodanno in Austria, a Salisburgo. La moglie ed io c’eravamo già stati durante una visita lampo in Trentino, ospiti dei nostri amici che abitano nella regione più bella e “funzionante” d’Italia. Non so se ti sia mai capitato di voler vedere i luoghi dove sono state girate le scene del tuo film preferito in assoluto. Beh, questo era il desiderio di mia moglie: a Salisburgo è stato girato Tutti insieme appassionatamente, che lei avrà visto almeno 40 volte. Così abbiamo prenotato un agriturismo disperso tra le campagne intorno a Salisburgo, abbiamo caricato le valigie in auto e siamo partiti. Leggi il resto di Salisburgo: capodanno in fattoria
Tenerife: una paella indimenticabile
Nella mia personale classifica dei posti più belli dove sono stato, se al primo posto c’è sicuramente Santorini, rimango indeciso chi piazzare subito dopo: il Giappone o le Canarie? In effetti si tratta di due esperienze completamente diverse, di due modi di fare vacanza che certo non possono essere confrontati. Ma una cosa è certa: ho capito che mi piacciono i luoghi del completo relax, quelli in cui passi la giornata in spiaggia, a rosolarti su una sabbia finissima, bevendo un qualche drink o giocando con gli amici. Forse perché io, in fondo, sono un uomo di mare, nato e cresciuto sulle rive del Mediterraneo, abituato sin da piccolo a sentirmi a mio agio a mollo nell’acqua. Quindi oggi voglio (ri)parlarti del nostro viaggio a Tenerife, a due passi dall’Africa più selvaggia: un avamposto europeo (ufficialmente è territorio spagnolo) nel bel mezzo dell’oceano. Leggi il resto di Tenerife: una paella indimenticabile
La bella Venezia americana
Se ti dicessi che in più di trent’anni di permanenza sul territorio italiano, m’è capitato di vedere Venezia soltanto una volta, stenteresti a crederci, vero? Beh, posso dirti che di quelle due giornate in Laguna, conservo dei bellissimi ricordi: le passeggiate tra i vicoli imbevuti dell’aroma del tipico fegato soffritto con le cipolle, piazza San Marco di sera con le orchestrine che intonano i valzer ballati da Al Pacino, la stazione ferroviaria che sbocca direttamente sull’acqua e tante altre meraviglie di questa città che tutto il mondo c’invidia. Specialmente qui in America, dove sono veramente innamorati di tutto ciò che è italiano, dall’abbigliamento all’arte, dall’arredamento alla tradizione culinaria, ovviamente. Senza timore d’essere smentito, posso spingermi a dire che gli americani amano l’Italia più degli italiani stessi. L’altra sera, ad esempio, una trasmissione televisiva ci ha portato a visitare virtualmente le meraviglie del Venetian Hotel di Las Vegas. Che immediatamente abbiamo aggiunto alla (lunga) lista di cose da vedere durante la nostra permanenza nel Paese a stelle e strisce. Leggi il resto di La bella Venezia americana