due chiacchiere

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Quattro anni di chiacchiere

Ammazza come passa il tempo: da domani entrerò nel mio quinto anno da blogger (leggi il mio primo articolo “ufficiale”). Quando iniziai quest’avventura, non avrei mai scommesso su una durata così lunga (ehi, nessuna battuta sul fatto che camu non dura a lungo, grazie) della mia esperienza di scrittore di diari. Eppure eccomi qui a tirare le somme di questi quattro anni, che hanno visto in effetti alcuni cambiamenti veramente importanti nella mia vita: il matrimonio nel 2006, la “fuga” dall’Italia putrescente (sono parole del Censis) nel 2008, e tanti altri avvenimenti di cui non t’ho reso partecipe solo per non abusare della tua pazienza, convinto come sono che alla gente non gliene frega dei fatti personali di un pinco pallino qualsiasi a spasso per le vie di New York 🙂 In realtà i preparativi per allestire questo piccolo angolino del web erano cominciati alcune settimane prima: la scelta del sistema di gestione, la personalizzazione della veste grafica, l’acquisto del dominio e via dicendo.

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I buoni propositi per il 2009

Ogni anno è ormai tradizione che io faccia una breve riflessione pubblica sulle buone intenzioni da mettere in pratica nei 365 giorni che verranno. Cogliendo l’occasione per fare un po’ il punto su com’è andata con quelle elencate l’anno scorso. Ho visto in giro che i miei colleghi blogger si stanno lamentando parecchio per come è andato quest’anno nel suo complesso. Personalmente non posso lamentarmi affatto: a cominciare dal mio viaggio che mi ha portato a trasferirmi dalla “putrescente” Italia (sono parole del Censis, non mie) all’incasinata America del caos finanziario ed economico. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di buone notizie.

Tornando ai buoni propositi dell’anno scorso, ho migliorato sul “portare a termine” i compiti che inizio: probabilmente perché il nuovo lavoro mi fornisce l’occasione per mantenere vivo e attivo il mio entusiasmo. Non ce l’ho fatta invece ad essere meno polemico, ma la moglie dice che sto migliorando, seppur con improvvise ed inattese ricadute. Analogo discorso per l’essere insistente e petulante: sono atteggiamenti che non riesco proprio a cambiare radicalmente. Leggi il resto di I buoni propositi per il 2009

Una società mucillagine

Qualche giorno fa, il Centro Studi sugli Investimenti Sociali (meglio noto come Censis) ha pubblicato l’annuale rapporto sull’andamento della società del Belpaese. Per me è diventata una piacevole abitudine: leggerlo con calma per capire dove va l’Italia di oggi, specialmente da quando non ci vivo più. I giornali, come sempre, hanno dato risalto ancora una volta alle note negative presenti nel documento: per il secondo anno di fila, gli esperti del Censis parlano di “mucillagine” sociale. Già, secondo i mezzi di “condensazione” dell’informazione, pare che l’Italia sia  incapace di riconoscersi come unica nazione, identificandosi come (le parole sono prese dal comunicato stampa) un insieme inconcludente di “elementi individuali e di ritagli personali” tenuti insieme da un sociale di bassa lega. Ti riporto il paragrafo di apertura, suggerendosi di leggere il resto sul loro sito. Leggi il resto di Una società mucillagine

Cooperazione contro competizione

Visitando un campus americano si avverte sin da subito un clima diverso da quello che si respira entrando in un ateneo italiano. Lasciando stare le punte d’eccellenza come la Stanford University (chi è mai stato a San Francisco sa di cosa sto parlando), quello a cui mi riferisco è lo spirito del luogo. La prima cosa che vedi passeggiando per i viali alberati dell’area universitaria sono un gruppo di ragazze, tutte con la stessa maglietta, che si allenano per il prossimo torneo di pallavolo. Poco più avanti un gruppo di ragazzi nel campo di baseball, si diverte incitato dalle cheerleader, mentre sulla sinistra un professore seduto sulla panchina si collega alla rete wireless dell’ateneo. Tecnologia e sport sono due parole chiave, denominatore comune tra tutti i college degli Stati Uniti. Leggi il resto di Cooperazione contro competizione

Una società individualista

Raramente riporto da altri siti le notizie che trovo, ma oggi mi unisco al coro di quelli che vogliono dare risalto alla disavventura di una “collega” blogger, capitata in un centro commerciale della catena Carrefour, ad Assago (grazie Trap, per la segnalazione). Ho letto molti dei commenti lasciati dai visitatori. Il mio parere? Tante belle parole: siamo tutti capaci di essere solidali nascosti dietro l’anonimato del nostro monitor. Ma come mai nessuno dei passanti presenti alla scena ha mosso un dito per difendere la mamma ed il povero bimbo? Te lo dico io: perché l’Italia è diventata un paese (con la P rigorosamente minuscola) di individualisti del tipo “meglio non intervenire, non voglio problemi” che pensano solo al proprio interesse. Non voglio generalizzare, ma non si può negare che sia una sensazione diffusa nelle coscienze. Leggi il resto di Una società individualista

Lascia o raddoppia… l’intervista

Dopo aver lavorato, negli ultimi tempi, principalmente al “contenitore” di questo diario (aspetto grafico, nuove funzionalità, analisi delle statistiche, pulizia del codice), credo di aver raggiunto una certa stabilità. Almeno finché qualcuno non mi metterà in capo qualche nuovo sghiribizzo. Nel frattempo vorrei sfruttare meglio quanto costruito finora, con nuovi contenuti più “in stile 2.0” e legati alla comunità. Visto che già recensisco, di tanto in tanto, i siti dei miei colleghi di scrittura, avevo pensato di intervistarne qualcuno, pubblicandone poi le risposte su queste pagine. Peccato che qualcuno mi abbia preceduto, e così l’idea è stata bruciata ancor prima di nascere. Ma secondo te sono uno che si scoraggia facilmente? Direi proprio di no. Leggi il resto di Lascia o raddoppia… l’intervista

Attraverso i miei occhi

Una storia d’amore e di dolore, quella raccontata da Alessandra Galdiero nel suo lavoro pubblicato lo scorso anno. Un libro che non conoscevo e che l’autrice stessa ha voluto segnalarmi, e che recensisco con piacere. La prima frase che mi viene in mente, volendo riassumere la trama, è: il profumo del mare che ha accompagnato la mia gioventù. Infatti proprio le onde placide che s’infrangono sulla battigia, fanno da sfondo ai due racconti che finiscono per intrecciarsi in un unico flusso di pensieri e sentimenti. L’esperienza drammatica della morte della madre e l’amore tenero costruito sul molo del porto: due storie apparentemente distanti rievocano le stesse emozioni, riconducono alle stesse immagini, si intrecciano come certe parole ai silenzi. Leggi il resto di Attraverso i miei occhi

Ricorrenze e ricorrenti

Mi diverto a guardare, di tanto in tanto, il telegiornale italiano di Rai1, che qui viene trasmesso in forma “ridotta” per coloro che non hanno il pacchetto completo della televisione via cavo. Oggi facevano vedere i soliti battibecchi che precedono le feste comandate: il 25 aprile ed il primo maggio. La destra accusa Veltroni di voler strumentalizzare, la sinistra accusa Berlusconi per aver invitato un “famigerato” fascista a casa sua o chissà dove. Mi vengono in mente solo due parole: che schifo. Un’occasione per rinsaldare il tessuto sociale italiano, diventa terreno per divisioni ed insulti. Il confronto con gli Stati Uniti mi viene servito, mi spiace, su un piatto d’argento: qui chi parla male del 4 Luglio rischia di finire in galera. Leggi il resto di Ricorrenze e ricorrenti

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