Il famoso proverbio dice che se la montagna non va da Maometto, allora sarà Maometto a dover andare alla montagna, o qualcosa del genere. Nella blogosfera questo concetto è sicuramente molto importante: non dimenticare che, dopo tutto, fai parte di una comunità che si aspetta da te ciò che tu ti aspetti da lei. In altre parole, non lamentarti del fatto che nessuno viene a commentare sul tuo blog, se tu per primo non lasci mai un commento su quelli degli altri. La mia personale esperienza dopo tre anni e mezzo di permanenza nella blogosfera, è che più commenti, più la gente viene a commentare da te. Seguire i tuoi visitatori sui rispettivi blog è un segno di apprezzamento che può costare un po’ di fatica, ma che viene ripagata abbondantemente.
Twitter ed altre diavolerie
Qualche tempo fa ho annunciato di essermi scritto un plugin che, in pratica, scrive un messaggio sul mio canale Twitter ogni volta che pubblico un nuovo articolo, qualcuno lascia un commento, entro nel pannello di controllo, e via dicendo. In realtà l’idea non è del tutto nuova: prodotti più completi come Twitter Tools fanno egregiamente il loro mestiere. Ma io avevo bisogno di qualcosa di più snello e così mi sono divertito a costruire la mia versione fatta in casa. Non solo, il mio si nutre anche di feed esterni, e li ripubblica a sua volta: così non solo puoi sapere cosa scrivo, ma anche più o meno cosa leggo 🙂 Ecco, ti dico solo che da quando è in funzione, i miei visitatori sono aumentati del 5%. Non è molto, ma è segno che partecipare in questi network aiuta moltissimo.
Commenta, commenta, commenta
Quando la gente ti “fa il favore” di lasciare un commento sul tuo blog, non devi assolutamente sciupare quest’occasione per fidelizzare un nuovo possibile visitatore. Avendo lasciato un commento, ti sta dicendo in breve “quello che ha scritto ha attirato la mia attenzione, e possibilmente potrei continuare a seguire quello che scrivi” e ciò non va sottovalutato. Visita il suo blog, se ce l’ha, ricambia l’interesse, e lascia un commento ai suoi articoli. Anche seguire qualche link del suo blogroll non è una cattiva idea, per esplorare un po’ la blogosfera. Allo stesso modo usa strumenti come FriendFeed e Facebook per dimostrare il tuo interesse.
In conclusione
Questa guida a puntate spero ti abbia dato un po’ di spunti di riflessione su come migliorare il tuo blog, ed attirare nuovi visitatori. Perché in fondo è questo il sogno (a volte neppure tanto) nascosto di ogni “webmaster” che apre un nuovo sito al pubblico. Abbiamo toccato vari argomenti, che spaziavano dal tecnico al comportamentale, dalle conversioni ai contenuti. Dove sta la “fregatura” in tutto questo? E’ presto detto: se vuoi scalare le classifiche, qualsiasi esse siano, devi metterti al lavoro in maniera proattiva. Non basta pubblicare il sito e poi mettersi a sedere aspettando che qualcuno si faccia vivo.
Commenti
che post azzeccato. Per ragioni di lavoro (sono stato fuori ufficio nelle scorse settimane parecchio) non avevo seguito il blog. Torno per vedere come stai e come sorpresa trovo un post azzeccato. Allora adesso ti attendo 😉
Saluti da Pittsburgh
Lele
Mi chiedevo proprio da dove derivassero i tuoi tweet 😛
Credo che al di là di tutti i mezzi di promozione e PR dediti a portare nuovi visitatori sul proprio blog, quello di attivarsi per lasciare commenti nella propria nicchia (e non solo) sia ancora lo strumento più efficace.
Il piccolo grande segreto, come si suol dire.
Ovviamente il discorso non vale se sei un Beppe Grillo. 😛
Dici che cambiare anagrafica al comune basterà?! 😉
Ciao,
Emanuele
Concordo, anche se non ho una grande esperienza di numerosi visitatori.penso che cià che scrivi sia verissimo.
Vado a trovare blog interessante e…inisierò a inscrivermi ai feed perchè ora i blog che seguo stanno diventando davvero troppi.
@Emanuele 1: io invece ultimamente sono stato “troppo in ufficio” e quindi ho avuto meno tempo per il blog 🙁 Tra l’altro ho in mente di implementare una serie di ottimizzazioni su questi lidi, che mi stanno facendo ammattire non poco, specialmente visto il poco tempo che riesco a dedicarvi!
@Francesco Gavello: al momento ho disattivato il mio plugin per i tweet, dopo un mese di osservazione, ho notato scarsissimi risultati (forse il tempo è troppo poco per avere un riscontro significativo).
@Emanuele 2: mah, io ho provato ad usare il nome di Beppe Grillo per il mio pesce d’aprile, ma non ha funzionato!