due chiacchiere

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Khachapuri, il pane con uovo e formaggio

Che devo dirti, ultimamente mi è venuta questa curiosità di assaggiare la cucina etnica dei Paesi della zona del Caucaso. Parliamo sempre di hamburger statunitensi, dei formaggi francesi, delle birre tedesche ed irlandesi, ma raramente l’attenzione cade su quelle zone lontane dai riflettori e quindi dai nostri pensieri. Sono anche mete turistiche poco gettonate, trovandosi sospese in quel limbo tra l’Europa ed il Medioriente. Incuriosito da un ristorante georgiano che hanno aperto qualche anno fa non lontano da casa, e dopo una piacevole chiacchierata con gli operai, anch’essi georgiani, che sono venuti ad aiutarmi per il trasloco nell’appartamento qualche settimana fa, ho deciso che era arrivato il momento di andare a vedere di cosa si trattasse. Devo confessare che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle pietanze sul loro menu, sebbene abbia dovuto infrangere la mia dieta. Leggi il resto di Khachapuri, il pane con uovo e formaggio

Le tre i di Trump

Qualcuno forse ricorda i tempi d’oro di Silvio, quando lo vedevamo spesso da Bruno Vespa a perorare la sua causa sulla gestione della cosa pubblica. Ognuno ha la propria opinione su un uomo che, lo si voglia o no, ha influenzato il corso della storia italiana. Quindi non starò qui a dibattere i suoi pregi ed i suoi difetti, anche se penso che se fosse ancora vivo, lui una telefonatina al suo amico Putin l’avrebbe fatta di sicuro, per farlo ragionare un po’. Comunque sia, non è di questo che volevo parlarti oggi. Ho citato Berlusconi perché l’altro giorno pensavo a quando propose la patente della quattro i, un modo semplice per riassumere quali fossero le priorità dell’Italia. Ecco, sono convinto che anche Trump, ed il Progetto 2025 di cui avevo parlato circa un anno fa, abbiano come obiettivo tre i: istituzioni, istruzione, importazioni. Ma non per costruire un Paese migliore come voleva far Silvio, quanto piuttosto per distruggerlo. Leggi il resto di Le tre i di Trump

Oh mamma, il sito si vede strano

Breve comunicazione di servizio se accedi al sito oggi o domani e ti sembra di aver fatto un salto indietro nel tempo al 1996. Questo blog partecipa all’oramai defunta iniziativa CSS Naked Day, lanciata da un gruppo di sviluppatori nel lontano 2005. L’idea era quella di sensibilizzare gli addetti ai lavori nel settore ad impostare l’architettura dei propri siti in maniera più accessibile. Già, perché mentre con i fogli di stile (il vestito di ogni sito) tutto sembra carino e luccicante ai nostri occhi, ci sono persone che usano un lettore vocale per navigare in rete, e quegli orpelli non hanno alcun senso per loro. Se quindi i contenuti non hanno una ben precisa sequenza logica, la loro esperienza diventa più che mai frustrante e confusa. Peccato che negli anni, l’attenzione verso questi temi sia andata via via scemando.

Quindi non preoccuparti se oggi questo sito è nudo, non si tratta di un attacco hacker o di un virus sul tuo computer. Mi rivestirò fra un paio di giorni.

Ti porto a provare Autopilot

Sono passati più di due anni dalla pubblicazione del primo post audio della storia su questo blog. Oggi voglio espandere quell’idea aggiungendo anche il video. Per carità, un video amatoriale fatto senza strumenti professionali o assistenti di regia che tenessero il cellulare dal sedile posteriore. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare, no? Lo spunto l’ho avuto l’altro giorno, mentre la mia auto mi scarrozzava per le vie del paesino dove abito. Dato che l’auto si occupava di portarmi a destinazione, ho deciso di impiegare il tempo a mia disposizione registrando un video con alcune delle peculiarità di questo sistema di pilota automatico, e nello stesso tempo di portarti in giro con me per il New Jersey per qualche minuto. Buona visione. Leggi il resto di Ti porto a provare Autopilot

Vita da appartamento

Nelle ultime settimane mi sembra di essere tornato ai tempi dell’università, e di essermi risvegliato nel mio minuscolo appartamento che avevo in affitto alla periferia di Pisa. Per fortuna l’amministratore di condominio del palazzo dove mi sono trasferito non è un emerito grattapanza come quello che gestiva all’epoca le palazzine pisane. Anzi, tutto sommato devo dire che finora la comunicazione è stata molto positiva. Poi certo, come dice il proverbio, gli “amici” si vedono nel momento del bisogno, quindi vedremo se saranno solerti nel mandare un operaio quando si romperà qualcosa (speriamo il più tardi possibile). La vita da scapolo non è semplicissima, ma per fortuna proprio i tempi dell’università mi hanno insegnato a gestirmi da solo, all’occorrenza, dal cucinare a fare il bucato. Leggi il resto di Vita da appartamento

Il prezzo della sopravvivenza

Negli ultimi anni, sempre più americani si trovano ad affrontare difficoltà economiche e sociali che sembrano non avere soluzione. Ne hanno parlato anche in Italia negli scorsi giorni: il prezzo delle uova è schizzato alle stelle, a causa dell’influenza aviaria che ha scatenato un effetto domino sfuggito di mano a chi controlla la filiera di questo bene così importante nel Paese a stelle e strisce (basti pensare alla colazione a base di uova e pancetta). L’ennesimo incidente che ha messo ancora una volta a dura prova i bilanci della gente. Ma questo fenomeno è il riflesso di un problema più ampio: quando il controllo della produzione alimentare è nelle mani di poche multinazionali, anche i beni di prima necessità possono diventare beni di lusso. Leggi il resto di Il prezzo della sopravvivenza

La macchina si guida da sola

Come forse ricorderai, due anni fa scrissi della mia prova su strada di una Tesla Model 3. Quello che non ho scritto sul blog finora è che circa sei mesi dopo quella prova, decisi di prenderne una in leasing, approfittando dei generosi eco-incentivi a disposizione. Per vedere l’effetto che fa, come cantava qualcuno una volta. E l’effetto è stato davvero emozionante, non posso negarlo: dall’accelerazione che t’inchioda al sedile, a tutta la tecnologia di cui è dotata, non si può negare che si tratti di un’automobile diversa dal solito. Mettendo da parte per un attimo tutto l’odio che Elon Musk ha attirato su di se in questi mesi, ed il fatto che dovrò probabilmente comprare un adesivo che dice “ho comprato questa macchina prima che Elon diventasse un (inserire epiteto a piacere)”, i veicoli sfornati dalla sua casa automobilistica sono belli e ben fatti. Leggi il resto di La macchina si guida da sola

Guardare la luna, non il dito

La politica oramai è tristemente ridotta ad una gara di slogan e battute, ed ha perso da tempo l’occasione per affrontare le vere sfide. Forse, se il dibattito si fosse concentrato sui modi concreti per realizzare un’Europa più giusta e solidale, l’esito sarebbe stato diverso. Invece di cavalcare la polemica per ottenere un applauso momentaneo, sarebbe più utile puntare a una riflessione profonda sulle scelte da compiere. In questi giorni è stato tirato fuori il Manifesto di Ventotene, di cui, a onor del vero, non conoscevo l’esistenza. Redatto durante la Seconda Guerra Mondiale, questo documento sognava un’Europa unita, federale e democratica. Un continente capace di liberarsi dalle divisioni nazionali e orientato a garantire giustizia sociale ed economica. Un’Unione Europea che tutelasse le classi meno abbienti, contrastasse i monopoli e limitasse il potere finanziario incontrollato. Leggi il resto di Guardare la luna, non il dito

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