due chiacchiere

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Stranizza d’amuri

Il debutto alla regia di Beppe Fiorello con questa pellicola, trae ispirazione da un tragico episodio di cronaca che colse di sorpresa l’Italia dei primi anni 80: il delitto di Giarre, un duplice omicidio in cui persero la vita Giorgio Agatino Giammona, venticinque anni, e Antonio Galatola, detto Toni, dieci anni più giovane. A quanto pare i due erano fidanzati, ed erano stati il bersaglio di un bullismo ottuso e conservatore da parte della comunità in cui vivevano. Già, le cose erano molto, ma molto diverse, quarant’anni fa in Sicilia. Il contesto di omofobia ed omertà in cui avvenne il delitto provocò un’ondata di indignazione in tutta Italia. Il nipote di Toni, minorenne e quindi non imputabile, si dichiarò colpevole, sostenendo di essere stato costretto a sparare dai due ragazzi. Tuttavia, pochi giorni dopo, ritrattò la sua confessione, affermando di aver subito pressioni dai carabinieri. Leggi il resto di Stranizza d’amuri

Che ne pensi dei siti in modalità scura?

Era da un po’ che l’omino talebano sulla mia spalla non mi stuzzicava con una delle sue idee malsane su come migliorare l’aspetto grafico di questo angolino sperduto nella rete. Sembravamo aver raggiunto una tregua duratura, ed io usavo lo stratagemma di accontentare le sue piccole richieste per tenermelo buono. Ma si deve essere accorto che con l’arrivo dell’estate e la scarsità di impegni (attività sportive delle figlie, inviti di amici e parenti, ecc), ho più tempo a disposizione. Così, complice un articolo sull’uso delle variabili in CSS che stavo leggendo durante un momento di relax, gli è venuto in mente di farmi notare che sarebbe bello se questo blog avesse una modalità scura, attivata automaticamente in base alle impostazioni del browser. “Visto che ti vanti tanto di avere un blog ecologico…”, ha aggiunto sornione quasi con tono di scherno. Secondo te potevo far finta di nulla? Leggi il resto di Che ne pensi dei siti in modalità scura?

Scopri le differenze

Mentre tutti siamo giustamente impegnati a guardare le olimpiadi (niente male le partite di pallamano, uno sport che conoscevo solo di nome), Trap mi segnala una notizia che meriterebbe il meme di Vince MacMahon, il tizio che gestisce il wrestling americano: Giorgia Meloni in visita in Cina. Un fatto che, come avrai intuito, unisce due cose che mi appassionano particolarmente, in questi ultimi anni. Così, mentre guardavo qualche video dell’accoglienza riservata ad una carica istituzionale dall’amministrazione asiatica, mi è tornato in mente il tipo di accoglienza che invece gli americani, ed in particolare il Nonno d’America, hanno dato alla nostra presidente del consiglio qualche mese fa. Lo so, come dicono in inglese, non c’è motivo di colpire un cavallo già morto, però siamo davvero sicuri che con Harris o Trump, il Paese a stelle e strisce sarà ancora un partner affidabile? Leggi il resto di Scopri le differenze

La fine della stazione spaziale internazionale

Dall’ormai lontanissimo 1969, quando l’umanità riuscì a mettere piede sulla Luna (checché ne dicano i complottisti), siamo arrivati in un’epoca dove lo spazio ha perso quel fascino e quella patina di mistero che fu l’ispirazione di tanti film e serie televisive dell’epoca. Specialmente per gli Stati Uniti, che prima si sono dovuti affidare ai sovietici e poi hanno dato in mano ai privati il controllo dei vettori per portare in orbita i loro strumenti, dopo aver tirato la spina sul programma Shuttle che tanto ci ha fatto sognare da bambini. L’ultima notizia in questa direzione è di qualche mese fa, ed annuncia il definitivo smantellamento della stazione spaziale internazionale. D’altro canto, impegnati come siamo a combatterci gli uni con gli altri sulla Terra, nessuno dei Paesi occidentali sembra più prestare attenzione all’esplorazione del cosmo in maniera seria ed organizzata. Leggi il resto di La fine della stazione spaziale internazionale

Mettere i gravatar dei commenti in cache

Sono felice di annunciare che la conservazione casalinga di tutti i pezzi che compongono le pagine di questo blog è finalmente completa. Dopo aver seguito il consiglio di Emanuele di non caricare il font del blog dai server di Google, c’era ancora un tassello che dipendeva da qualcun’altro: la piccola immagine accanto al nome di chi lascia un commento, altrimenti nota come Gravatar. WordPress genera automaticamente il link in base all’indirizzo email che si utilizza per scrivere il proprio commento, ed io non mi ero inizialmente posto il problema in merito alla questione. Poi però ho notato che le pagine del blog impiegavano qualche fastidiosissimo secondo a finire di caricarsi, specialmente quando si saltava direttamente ai commenti. Il colpevole? Il server mondiale dei Gravatar. Leggi il resto di Mettere i gravatar dei commenti in cache

Eliminare il superfluo e provare a scavare più a fondo

Un recente post di Andrea mi ha fatto riflettere su quello che apprezzo di ciò che è rimasto della blogosfera. A differenza dei social, oramai infestati dalla filosofia consumista che mira soltanto a sfilarci dal portafogli quei pochi denari faticosamente guadagnati, la blogosfera conserva quel sapore autentico e genuino che ci invoglia a voler conoscere i nostri vicini di casa virtuali giorno dopo giorno, riflessione dopo riflessione. Senza l’aggressività ed il disfattismo che ammorba i social: su quelle piattaforme o ti vogliono vendere qualcosa (non per forza un oggetto materiale), oppure è pieno di Bastian Contrari che qualsiasi cosa dici, troveranno sempre un modo per criticarla e sviscerarla. Leggi il resto di Eliminare il superfluo e provare a scavare più a fondo

Insalata di pasta alla camu

Ma possibile che in quasi 18 anni che questo blog è online, io non abbia mai pubblicato una ricetta per l’insalata di pasta? Questo mi chiedevo, mentre cercavo furiosamente un post in merito nell’archivio. L’unico che vi si avvicina di più è la ricetta dei miei amici trentini condivisa nel lontano 2006. Visto che la canicola estiva, quest’anno particolarmente pronunciata (da entrambi i lati dell’Atlantico, a quanto vedo), non ci lascia tregua, il mio repertorio culinario si adatta di conseguenza, riducendo il tempo davanti ai fornelli o peggio ancora vicino al forno (a meno che io non voglia la sauna gratis, quel giorno) e privilegiando piatti freschi che si preparano in poco tempo, e possono essere gustati anche il giorno dopo. Così oggi vorrei condividere la mia personalissima ricetta per una pasta fredda, che all’occorrenza, in base ai gusti, può tranquillamente diventare insalata di riso. Eh già, perché in America il CondiRiso non è così facile da trovare al supermercato, mannaggia a loro. Leggi il resto di Insalata di pasta alla camu

Lascia un commento direttamente dal feed

La scorsa settimana avevo scritto una piccola nota di servizio per annunciare un cambiamento al tema del blog, ed il buon Trap si è accorto di un’altra modifica che avevo apportato zitto zitto: rimuovere il link ai commenti dal sottotitolo, lasciando solamente la data e la categoria. Il motivo? Buona parte dei post non hanno commenti, e l’omino talebano del design minimalista che siede sulla mia spalla lo reputava esteticamente superfluo. Era anche un modo per invogliare chi giunge al blog a leggere prima il contenuto, e poi a dire la propria. Così gli avevo dato ascolto, e seguendo quello che sembra l’approccio di alcuni miei vicini di casa virtuali, avevo mandato quel piccolo link in pensione. Però poi Trap, appunto, mi ha fatto notare che lui legge il post sul suo lettore RSS, e poi usa quel link per saltare direttamente ai commenti, il che ha molto più senso di come la vedesse l’omino sulla spalla. Così, non solo ho ripristinato il link nel sottotitolo, ma ne ho anche aggiunto uno in calce al contenuto che ti mostra il tuo fido lettore RSS. Perché, in questo caso, è vero che two link is megl che one.

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