due chiacchiere

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Barcamp o campbas?

Mentre orde di famelici scrittori di diari online si incontravano in occasione dell’ultimo (in ordine di tempo) evento mediatico, negli stessi momenti io ero praticamente dall’altra parte dello Stivale, disperso al confine tra tre regioni. Se solo l’incontro si fosse chiamato BasCamp (invece che barCamp), il gioco di parole mi sarebbe riuscito ancora meglio, ma non si può mica avere tutto dalla vita. Fatto sta che, al contrario di chi si perdeva nei meandri di una rete informatica senza fili, io e consorte ci perdevamo in una rete di viuzze sterrate di montagna, nel punto di confine tra Campania, Puglia e Molise. Leggi il resto di Barcamp o campbas?

Diario aperto, ma non troppo

Qualche giorno fa su Punto Informatico è stato ufficialmente annunciato il lancio di una nuova iniziativa mirata a censire (ancora?) il mondo dei blogger. Secondo gli organizzatori siamo in “buone mani” proprio perché a garanzia della bontà della ricerca ci sarebbero nomi altisonanti: SWG, Punto Informatico, l’Università di Trieste e la piattaforma Splinder. Peccato che il sito, veicolo principale dei messaggi tra il popolo della rete ed i promotori, sia pieno di errori veniali che, all’occhio inesperto, sminuiscono l’importanza dell’evento stesso. Leggi il resto di Diario aperto, ma non troppo

Si balla con Google

La Google Dance non è il nuovo tormentone musicale lanciato per martellarci la prossima estate, puoi stare tranquillo. Io ne ho scoperto l’esistenza solo pochi giorni fa, seguendo un intervento in una mailing list sul perché a volte il page rank di Google si azzera all’improvviso. In breve si tratta di quel processo (più o meno) mensile per mezzo del quale la Grande G aggiorna i propri archivi di pagine, ricalcolando il numero dei collegamenti che ogni pagina riceve dalle altre. Leggi il resto di Si balla con Google

La stessa iniziale

Spulciando con il mio fedele lettore RSS tra i vari blog, ho visto diffondersi in queste settimane la moda del fincipit: si prende l’incipit di un libro, e lo si conclude, subito. Il grado zero della letteratura, lo zen dello scrivere. Così l’hanno definito alcuni dei partecipanti a questa gara. Personalmente, come nella migliore tradizione dei giochi di carte, non solo “vedo” ma rilancio con una nuova sfida: l’ho battezzata consofrase (ovvero tautogramma, come suggerisce correttamente Stark). Scrivere la frase più lunga che abbia tutte le parole che iniziano con la stessa consonante, ed ovviamente che significhi qualcosa. Leggi il resto di La stessa iniziale

Comunicazione invisibile

Qualche tempo fa ho seguito un corso di Tecniche della Comunicazione, inserito all’interno di un percorso formativo mirato ad ottenere una “qualifica” per le persone in cerca di prima occupazione. Tra i tanti (ed interessanti) argomenti trattati, c’era quello della persuasione: cos’è e come la si mette in pratica. In altre parole: perché una richiesta formulata in un certo modo viene respinta, mentre una richiesta identica, presentata in maniera leggermente diversa, ottiene il risultato voluto? Un libro scritto da Robert Cialdini, Le armi della persuasione, ci aiuta a dare una risposta a questa domanda. Leggi il resto di Comunicazione invisibile

Eroi contro dispersi

I bene informati avranno certo sentito nominare Jeffrey Jacob Abrams, creatore di serie televisive come Lost ed Alias. Un ragazzotto con occhiali da intellettuale, dalla mente vulcanica piena di idee innovative che stravolgono il concetto di telefilm: non più una noiosa sequenza di episodi, ma piuttosto un avvincente susseguirsi di situazioni, avanti ed indietro nel tempo, come il buon Shakespeare sapeva fare. Ora, mentre Lost veleggia verso la sua terza stagione, l’emittente americana NBC ha deciso di far scendere in campo un nuovo metaforico sceriffo in città: Heroes. Personalmente non lo conoscevo, devo ringraziare il mio collega (patito di supereroi) che me ne ha parlato al lavoro. Leggi il resto di Eroi contro dispersi

I tedeschi sono avanti

Qualche tempo fa avevo trovato questa notizia su un blog (mi scusi l’autore originale, ma sul serio non ricordo dove, casomai scrivimi nei commenti così correggo il post). In Germania, a quanto pare, non sono così puritani e “falsamente moralisti” come dalle nostre parti. Anziché raccontare ai bambini la storia del cavolo o della cicogna, preferiscono sin da subito spiegare, in maniera lineare e per nulla maliziosa, la semplice e pura verità. Su come nascono i bambini: dall’innamoramento dei genitori, all’atto sessuale, fino al concepimento vero e proprio. Leggi il resto di I tedeschi sono avanti

Politically scorrect

Non ho ancora raccontato questa cosa a mia moglie, quindi spero che il presente intervento passi inosservato sotto i suoi occhi, altrimenti sai che incazzatura. Tu mi raccomando, non dirle nulla. Di che si tratta? Di quanto possano essere a volte indelicati gli amici o i parenti. Per carattere io sono sempre stato un ragazzo molto politically correct, rispettoso più per cultura che per sottomissione. Mi piace ancora dare del “voi” agli anziani del mio paesino, cerco di far buon viso a cattivo gioco al lavoro, difficilmente mi capita di alzare la voce o aggredire chi ho di fronte. Peccato che gli altri invece… Leggi il resto di Politically scorrect

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