Stavo cercando in rete una cosa l’altra sera, quando senza volerlo mi sono imbattuto in una delle mie prime creature virtuali: il sito personale che l’ateneo ci consentiva di tenere sul nostro spazio disco all’interno dei “potenti” server universitari. L’immagine qui sotto era incorporata nell’intestazione: si vede che ho sempre avuto un debole per la figura di un ragazzo affacciato o appoggiato da qualche parte. Quel sito ha festeggiato da poco i suoi primi dieci anni (mica quisquiglie) e ancora sembra giovane ed attuale. Ok, scherzi a parte, riguardandolo mi passano davanti agli occhi un sacco di bei momenti passati ai laboratori di informatica, imbucato in una delle tante stanze piene di computer a fare qualche progetto oppure a leggere i gruppi di discussione. Leggi il resto : In principio era buio
Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 35
Il treno accessibile
Un paio di giorni fa, dopo tanto (ma proprio tanto) tempo, ho preso un treno italiano (si, ma poi l’ho restituito), vista la concomitanza dello sciopero dei benzinai. Dovevo recarmi in un paesino qui vicino per delle commissioni. Non voglio “sparare sulla croce rossa” e non parlerò quindi male delle Ferrovie dello Stato, ma mi è subito venuto in mente l’ultimo treno su cui ero salito: uno Shinkansen giapponese (una specie di Eurostar) che portava me e la moglie da Kyoto a Tokyo. Lasciamo perdere l’argomento pulizia (da loro alle stazioni principali il treno viene fermato 10 minuti ed un manipolo di signore armate di strofinacci e spolverini tirano a lucido le carrozze prima di farlo ripartire), e non consideriamo la puntualità (se c’è scritto che la corsa parte alle 17 e 34 ed il tuo orologio segna le 17 e 35, senza ombra di dubbio sbaglia quella patacca che ti ritrovi al polso). Parliamo di accessibilità. Leggi il resto : Il treno accessibile
Undici ore di volo
Inauguro oggi una nuova sottocategoria della mia casetta virtuale: quella delle cartoline raccolte nei viaggi fatti in giro per il mondo. Forse lo avevo già scritto da qualche parte, ma quella di viaggiare è una passione che ho sempre avuto sin da piccolo, quando ancora adolescente andai con la gita della chiesa a Lourdes. Era il mio primo viaggio all’estero, ma rimasi affascinato dall’idea di venire a contatto con culture nuove e lingue diverse dalla mia. Di ogni luogo ho conservato una cartolina: a volte solo nella mia mente, a volte in una scatola ben conservata nel ripostiglio. Quella di oggi è spedita dal Giappone. Leggi il resto : Undici ore di volo
Giallo fullo
Continuo la sequenza di articoli sul barcamp (ma come si marca questa parola per renderla accessibile?) di Roma dello scorso fine settimana. L’aneddoto di oggi riguarda, come lascia intuire il titolo, di un piccolo mistero in cui sono incappato appena arrivato al Linux club. Erano circa le 11, quando sul palco della sala principale si apprestava a fare il suo intervento un simpatico ragazzo che parlava di sicurezza nelle applicazioni web. Visto il nutrito capannello di gente davanti al tabellone con i “famosi” post-it, ho chiesto chi fosse la persona sul palco. Il rumore di fondo mi ha fatto capire Francesco Fullo. Leggi il resto : Giallo fullo
Una citazione che conta
Le “quotazioni” di questo mio piccolo appartamento virtuale sembrano essere in netta ripresa dall’inizio dell’anno ad ora: ho ricevuto addirittura una meritevole segnalazione da uno dei blogger che contano, lì fuori: Placida signora, al secolo Mitì Vigliero, ha svelato di avere proprio me nell’elenco dei suoi preferiti. Sono stato inserito nella categoria che effettivamente mi calza a pennello: scienziati e comunicatori. La mia euforia è probabilmente dovuta a quanto diceva Matteo nel suo intervento Il bio-feed intestinale, ovvero al desiderio di sentire che, per qualcuno, esisto. Che in fondo è ciò che muove ognuno di noi, quando si inizia un processo comunicativo. Leggi il resto : Una citazione che conta
Al RomeCamp ci sono anch’io…
Annunciaziò, annunciaziò… strillava Lello Arena quando, con l’indimenticabile Massimo Troisi, faceva la scenetta della Natività. Visto che siamo in tema ancora post-natalizio, riprendo quel tormentone per ufficializzare la mia partecipazione al prossimo incontro di scrittori del web, che si terrà a Roma il 20 Gennaio. Non avendo potuto prendere parte a quello torinese del mese scorso, per motivi vari, vorrei provare a non perdermi questo. Ancora ci sono un paio di dettagli da sistemare (eh già, la moglie si chiede cosa ci sia di bello in questo genere di cose… roba da geek) e vorrei anche convincere qualche amico ad unirsi alla gita fuori porta. Leggi il resto : Al RomeCamp ci sono anch’io…
Caro Babbo Natale
Scade oggi un concorso indetto da Blogo.it e Vivi Last minute, che spedisce ben due scrittori dell’era digitale al Polo Nord, alla ricerca di Babbo Natale. Quattro giorni nel gelido clima polare, in giro tra le bianche distese di neve, per capire se quest’uomo millenario, dalla folta barba candida, esiste sul serio. Come fare per partecipare? Molto semplice: basta scrivere la letterina più spiritosa e divertente, ad insindacabile giudizio dei lettori e della giuria. Non è facile, ed ho visto già in giro partecipanti con alta probabilità di vincere. Ma voglio provarci anch’io. Leggi il resto : Caro Babbo Natale
La stessa iniziale
Spulciando con il mio fedele lettore RSS tra i vari blog, ho visto diffondersi in queste settimane la moda del fincipit: si prende l’incipit di un libro, e lo si conclude, subito. Il grado zero della letteratura, lo zen dello scrivere. Così l’hanno definito alcuni dei partecipanti a questa gara. Personalmente, come nella migliore tradizione dei giochi di carte, non solo “vedo” ma rilancio con una nuova sfida: l’ho battezzata consofrase (ovvero tautogramma, come suggerisce correttamente Stark). Scrivere la frase più lunga che abbia tutte le parole che iniziano con la stessa consonante, ed ovviamente che significhi qualcosa. Leggi il resto : La stessa iniziale