due chiacchiere

Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 39

Andiamo in America?

Questa l’ho presa fresca fresca dal blog di Estroversa, e non ho resistito a riportarla a mia volta su queste pagine. Se hai letto i miei interventi dei mesi scorsi, saprai che ho una passione particolare per gli Stati Uniti: a parte la moglie di origini “oltreoceaniche”, è proprio un sentimento speciale che, sin da piccolo, ho nutrito per quel mondo. Con i suoi pregi ed i suoi difetti (chi è senza peccato, scagli la prima pietra… auch, intendevo solo in senso figurato). Finora ci sono andato utilizzando i mezzi di trasporto tradizionali, ma a quanto pare Google, forse per far parlare di sé o forse per ottimismo del progettista, ne suggerisce uno del tutto nuovo. Leggi il resto di Andiamo in America?

Il panda rosso, dal vivo

Una cosa è possedere la maglietta di Firefox (e io modestamente celo), un’altra è vedere un esemplare di panda rosso dal vivo, uguale uguale a quello che riposa accoccolato attorno al mondo nel logo del navigatore “alternativo” più famoso che ci sia (e non me ne abbiano i seguaci della mela). Proprio come quello che mi è capitato di incontrare allo zoo del Bronx, nel pieno centro dell’area metropolitana che tutti reputano la più malfamata del mondo, ma che poi così spaventosa non mi è sembrata: certo non è un paesino tranquillo di collina, ma non è detto che ad ogni angolo di strada qualcuno voglia cercare di rubarti il portafogli. Leggi il resto di Il panda rosso, dal vivo

Big ass monument

In inglese, quando si dice che qualcosa ha un “culo grosso” (come ho scritto nel titolo), vuol dire che è gigante. Non è offensivo, rivolto ad una statua o a qualche edificio. Così se ti raccontassi di quando ho visto il big ass Buddha nella città di Nara in Giappone, non starei peccando di blasfemia nei confronti del buddismo. Ma oggi voglio ricordare la mia visita a Washington, Distretto di Columbia, Stati Uniti d’America. Un’occhiatina alla fontana dove hanno girato la scena di Forrest Gump in cui Jenny lo riconosce sul palco e cammina in mezzo all’acqua, una visitina al big ass Abe (ecco il perché della premessa su quel modo di dire), cioè la grande statua di Lincoln seduto sulla sedia. Poi un salutino al presidente passando davanti alla Casa Bianca. Leggi il resto di Big ass monument

Correva l’anno

Il web è sempre pieno di sorprese. Specialmente per chi, come me, lascia tracce in giro per questa ragnatela da oramai più di dodici anni. Ecco che allora ogni tanto il mio passato riaffiora, piacevolmente, a ricordarmi da dove sono venuto. La rete è per me come una macchina del tempo, tramite la quale viaggiare tra ricordi, bei momenti e nuove sfide. I primi “reperti archeologici” disponibili risalgono al 1996, ma oggi ti propongo questo pezzo (lungo) che scrissi nel 1999 per parlare di me stesso tramite la rete. Un antesignano dei comuni blog che oggi tutti usiamo con tanta naturalezza. In cui veniva fuori la mia vena di scrittore, che fino a quel momento aveva trovato sfogo soltanto sui fogli di carta. Leggi il resto di Correva l’anno

La vetrina e l’ammollo

Girando per Tokyo, non è raro imbattersi in ristoranti che espongono riproduzioni fedeli delle pietanze che potrai assaggiare all’interno del locale, con tanto di numerino e costo a fianco. Un po’ come se da noi, fuori dalla trattoria ci fosse una vetrina con un piatto di pastasciutta, una bistecca ai ferri, un contorno di fagiolini e tutto il resto. In plastica di ottima qualità, che rende ben fatte anche le trasparenze dei brodini o la consistenza del purè di patate. L’espediente è molto comodo per coloro che, come noi, non “masticano” (è proprio il caso di dirlo) la lingua giapponese. Basta quindi un semplice “point and order” per far capire al cameriere cosa vuoi mangiare oggi. Leggi il resto di La vetrina e l’ammollo

In principio era buio

Stavo cercando in rete una cosa l’altra sera, quando senza volerlo mi sono imbattuto in una delle mie prime creature virtuali: il sito personale che l’ateneo ci consentiva di tenere sul nostro spazio disco all’interno dei “potenti” server universitari. L’immagine qui sotto era incorporata nell’intestazione: si vede che ho sempre avuto un debole per la figura di un ragazzo affacciato o appoggiato da qualche parte. Quel sito ha festeggiato da poco i suoi primi dieci anni (mica quisquiglie) e ancora sembra giovane ed attuale. Ok, scherzi a parte, riguardandolo mi passano davanti agli occhi un sacco di bei momenti passati ai laboratori di informatica, imbucato in una delle tante stanze piene di computer a fare qualche progetto oppure a leggere i gruppi di discussione. Leggi il resto di In principio era buio

Il treno accessibile

Un paio di giorni fa, dopo tanto (ma proprio tanto) tempo, ho preso un treno italiano (si, ma poi l’ho restituito), vista la concomitanza dello sciopero dei benzinai. Dovevo recarmi in un paesino qui vicino per delle commissioni. Non voglio “sparare sulla croce rossa” e non parlerò quindi male delle Ferrovie dello Stato, ma mi è subito venuto in mente l’ultimo treno su cui ero salito: uno Shinkansen giapponese (una specie di Eurostar) che portava me e la moglie da Kyoto a Tokyo. Lasciamo perdere l’argomento pulizia (da loro alle stazioni principali il treno viene fermato 10 minuti ed un manipolo di signore armate di strofinacci e spolverini tirano a lucido le carrozze prima di farlo ripartire), e non consideriamo la puntualità (se c’è scritto che la corsa parte alle 17 e 34 ed il tuo orologio segna le 17 e 35, senza ombra di dubbio sbaglia quella patacca che ti ritrovi al polso). Parliamo di accessibilità. Leggi il resto di Il treno accessibile

Undici ore di volo

Inauguro oggi una nuova sottocategoria della mia casetta virtuale: quella delle cartoline raccolte nei viaggi fatti in giro per il mondo. Forse lo avevo già scritto da qualche parte, ma quella di viaggiare è una passione che ho sempre avuto sin da piccolo, quando ancora adolescente andai con la gita della chiesa a Lourdes. Era il mio primo viaggio all’estero, ma rimasi affascinato dall’idea di venire a contatto con culture nuove e lingue diverse dalla mia. Di ogni luogo ho conservato una cartolina: a volte solo nella mia mente, a volte in una scatola ben conservata nel ripostiglio. Quella di oggi è spedita dal Giappone. Leggi il resto di Undici ore di volo

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