due chiacchiere

Archivio degli articoli in salotto, pagina 4

Ad un anno dalle elezioni politiche

Quasi quasi stentavo a credere che fosse già passato un anno dalle elezioni politiche italiane. All’epoca ho scritto uno dei post più controversi della storia di questo blog, che mi è costato, stando alle statistiche d’accesso, più di qualche visitatore abituale 😝. In quest’anno, il governo è passato dall’infanzia alla maturità abbastanza velocemente, e mentre a sinistra non si intravede nessuna alternativa valida in grado di catturare il consenso degli elettori, la presidente Meloni ha saputo incarnare quell’ago della bilancia tra le posizioni estreme di Salvini e di alcuni dei loro ministri, e quelle moderate di Forza Italia, adesso alla ricerca di una nuova identità, dopo la scomparsa del suo fondatore. Ancora ricordo con un sorriso l’inondazione di messaggi in rete di coloro che si strappavano i capelli gridando “fascismo!”, premonendo chissà quali scenari apocalittici per il Belpaese. Che ovviamente non si sono neppure lontanamente verificati. Leggi il resto di Ad un anno dalle elezioni politiche

Passeggiando per le vie della capitale

Si conclude oggi questa miniserie di appunti sparsi sul nostro recente viaggio in Italia. Il gran finale è andato in scena su uno dei palcoscenici più belli del mondo: Roma. Il piano originale prevedeva che io tornassi all’ovile, mentre Sunshine e le ragazze sarebbero rimaste qualche settimana in più, per visitare i suoi parenti a Benevento ed i nostri amici a Pisa. Il mio volo di ritorno per gli Stati Uniti era alle 11 del mattino, quindi avevamo deciso di approfittarne e partire dalla Sicilia il giorno prima, per passare il pomeriggio tra le stradine del centro storico romano. Poi la mattina dopo, ci saremmo diretti tutti alla stazione Termini: io sarei salito sul Leonardo Express e loro avrebbero preso un treno per Pisa. Sfortunatamente, l’incendio all’aeroporto di Catania ha scombinato i nostri piani, e così Sunshine e le figlie sono volate direttamente a Pisa, con un volo da Comiso che, guarda caso, era stato inaugurato proprio quella settimana. Io invece sono andato a Catania a restituire l’auto che avevamo noleggiato, e mi sono imbarcato per Roma per conto mio. Leggi il resto di Passeggiando per le vie della capitale

Com’è cambiata la scuola in Italia

Una buona metà dei miei compagni di classe del liceo sono diventati insegnanti, forse ispirati da alcuni dei professori che abbiamo avuto all’epoca, che davvero nell’insegnamento ci mettevano anima e corpo. Quando hanno saputo che sarei stato per un paio di settimane nella mia terra natale, hanno organizzato una piccola rimpatriata, un po’ come nel famoso film di Carlo Verdone, ma senza tutto il dramma raccontato in quella pellicola. Giusto un gruppetto di amici che si rivedono dopo, ohibò, 30 anni, in un localino in riva al mare, a fare quello che loro hanno chiamato un apericena (io sono proprio un Matusalemme a non sapere queste cose!), ovvero qualche stuzzichino di frittura di mare, focaccine ed altre cose sfiziose. Guarda caso, proprio quella sera passava da quelle parti il nostro prof di matematica del liceo, e per qualche ora ci siamo messi a ricordare i bei tempi spensierati fatti di Timberland e Top Gun, di feste di fine d’anno e drammi adolescenziali. Leggi il resto di Com’è cambiata la scuola in Italia

L’agenda setting ed il Giappone

Era il lontano 2006 quando scrivevo per la prima volta di un fenomeno che avevo studiato in un corso di tecniche della comunicazione: la teoria dell’agenda setting. Secondo la quale i media non ci dicono cosa pensare, però ci dicono a cosa pensare. Negli anni ho osservato con amarezza il diffondersi di questa pratica. Ad esempio, noto che di Biden sui giornali si parla sempre poco, un evidente tentativo di nascondere tutti i problemi della sua amministrazione, cercando di distrarre l’attenzione pubblica con i palloni cinesi (che guarda caso si sono rivelati un fuoco di paglia). Ma il caso più lampante è la recente decisione del Giappone di liberare in mare tonnellate di acqua radioattiva usata per raffreddare il reattore di Fukushima, danneggiato dopo il disastro del 2011. Se ci fai caso, i media mainstream, come li chiamano quelli che hanno studiato, non stanno dicendo nulla in proposito. Ora, io non sono un complottista incallito, ma qualche sopracciglio questa situazione dovrebbe farlo sollevare, no? Leggi il resto di L’agenda setting ed il Giappone

Un’indigestione di chiacchiere

No, nel post di oggi non parlerò di quella volta in cui mi sono abbuffato del dolce tipico del periodo di carnevale che tutti conoscono. Vorrei piuttosto fare una riflessione sull’accoglienza che ci è stata riservata durante le nostre recenti vacanze nel Belpaese. Devo confessare che qui in America non sono mai riuscito a stringere molte amicizie come quelle che mi ero pian piano costruito in Italia dai tempi del liceo prima, dell’università dopo ed infine anche alcuni miei ex colleghi quando lavoravo in Italia. Amicizie che, pur con le difficoltà ed i paletti della distanza fisica, continuano a resistere ad ogni difficoltà (dico bene, Trap?). Qui la mentalità workaholic da un lato, e la propensione al culto del machismo della maggior parte degli uomini americani dall’altro, mi hanno fatto passare la voglia di andare oltre la superficie. Così ogni volta che torno in Italia, ho l’occasione per riallacciare vecchi legami ed assaporare il piacere di fare due chiacchiere (e ti pareva!) davanti ad un bel fritto misto. Leggi il resto di Un’indigestione di chiacchiere

Un paio di settimane in Sicilia

Terza puntata di questa raccolta di appunti sparsi sul mio viaggio in Sicilia di qualche settimana fa. Oggi vorrei condividere la scaletta che abbiamo seguito, ed i posti che abbiamo visto in quei giorni, per darti un possibile spunto nel caso tu stia meditando di organizzare una vacanza in quest’isola che, pur con tutti i suoi difetti, ancora oggi conserva nella sua semplicità un qualcosa d’incantato, quasi come se il tempo si fosse fermato da quelle parti. Non penso di averne mai parlato qui sul blog, ma la zona dove abita la mia famiglia è in provincia di Ragusa, ed è quindi lì che abbiamo speso quei dieci giorni respirando l’aria salmastra portata dal vento che soffiava dal Mediterraneo, increspando il mare e facendo volar via qualche ombrellone. La zona non è particolarmente turistica, nel senso che la viabilità lascia un po’ a desiderare (ma c’è l’aeroporto di Comiso a due passi!), e le spiagge a volte non sono proprio pulite ed organizzate. In compenso il pesce è freschissimo, i costi sono abbordabili e la gente ti accoglie a braccia aperte.

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Drivalia, autonoleggio inaffidabile

Come avevo promesso, continuo questa mini serie di post per conservare alcune riflessioni di ritorno dal nostro viaggio in Italia. Oggi in particolare vorrei soffermarmi sulla brutta esperienza che abbiamo avuto con la compagnia di autonoleggio che abbiamo dovuto scegliere giocoforza all’ultimo minuto. Già, perché per risparmiare qualche soldo, ci eravamo già messi d’accordo con mia sorella che ci avrebbe prestato la sua macchina, una volta giunti in Sicilia. Peccato che poi, del tutto inatteso, si è verificato un incendio all’aeroporto di Catania, che ha mandato in tilt per alcuni giorni l’intero traffico aereo verso l’isola. Io seguivo con trepidazione l’evolversi degli eventi, visto che il nostro volo sarebbe stato pochi giorni dopo l’incendio, e fino all’ultimo ho sperato che non ci avrebbero dirottato. Ma si vede che non era il nostro giorno fortunato: a meno di 24 dalla partenza, la Ryanair ci comunica che ci avrebbero portati a Trapani anziché a Catania. Leggi il resto di Drivalia, autonoleggio inaffidabile

Roma, Dublino e New York: aeroporti a confronto

E così, zitto zitto, sono da poco rientrato da un paio di settimane di vacanza in Italia (parlo al singolare perché Sunshine e le figlie invece sono rimaste per andare a trovare altri parenti ed amici). Come avevo scritto, mancavo dal Belpaese da ben sette anni, complice il lavoro prima e la pandemia dopo. In questi giorni abbiamo provato ad assorbire quante più esperienze possibili. Abbiamo fatto indigestione di rapporti sociali, andando a trovare amici e parenti che non vedevamo, in alcuni casi, da quasi 30 anni, riallacciando un filo che, in fin dei conti, non si era mai spezzato. Abbiamo riscoperto sapori e tradizioni che le salsette americane, a cui giocoforza ci siamo oramai abituati, avevano relegato in un angolino sperduto della memoria. Ci siamo crogiolati al sole rovente della Sicilia (con buona pace degli avvertimenti dei dermatologi), ci siamo tuffati nelle acque cristalline di Portopalo e Marina di Ragusa (Montalbano). Insomma, abbiamo ricaricato le batterie ed assaporato il piacere della convivialità e dei sentimenti genuini come non succedeva da tanto tempo. Leggi il resto di Roma, Dublino e New York: aeroporti a confronto

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