Oramai è evidente che i divieti imposti dagli Stati occidentali alle aziende russe non hanno fatto cessare la guerra in Ucraina. Guerra che fra qualche settimana si accingerà a spegnere la sua terza candelina (o la sua undicesima, a seconda di come si voglia contare questo conflitto). Alcuni dicono che queste sanzioni hanno ridotto drasticamente le entrate a disposizione del Cremlino per finanziare il suo sforzo bellico. Però stando ai dati pubblicati recentemente dalla Banca Mondiale, le cose non stanno proprio così: la Russia è sempre una nazione in cui gli stipendi medi sono ancora oggi paragonabili a quelli di molti Paesi europei. Nel frattempo però si inizia a vedere l’effetto boomerang di quei dazi: l’economia in Germania che scricchiola, le case automobilistiche che arrancano, i sacrifici dei cittadini di tutta Europa ed i mal di pancia degli agricoltori che hanno protestato qualche mese fa. Chi ci ha venduto quella soluzione dei dazi come la bacchetta magica che avrebbe messo in ginocchio la Russia, possiamo dirlo, ci ha soltanto ingannati. Leggi il resto di Le sanzioni alla Russia sono state inutili
Archivio degli articoli in salotto, pagina 4
I prodotti chimici eterni
In questi giorni che sto trascorrendo in Sicilia (a proposito, le condizioni di mia madre sono stabili al momento, grazie al cielo e grazie a coloro che mi hanno chiesto) ho notato che anche qui si fa un uso spropositato di plastica. Qualche tempo fa avevo scritto un post sulle microplastiche, e più mi guardo in giro, più mi rendo conto di come stiamo consumando risorse ed inquinando questa roccia galleggiante nel vuoto dell’universo, come se non vi fosse un domani. A casa di amici piatti, bicchieri e posate di plastica qui sono la normalità, ed io e l’omino talebano seduto sulla mia spalla continuiamo a fare sforzi sovrumani per tacere quell’urlo di disappunto che vorremmo fare nei confronti di se ne sbatte i cabbasisi del futuro di questo pianeta. alla faccia della raccolta differenziata che qui va tanto di moda. In queste zone dimenticate da Dio e dalla politica, dove ancora circolano auto con la sigla della provincia che emettono fumi di ogni colore ed ogni odore, il messaggio di Greta Thunberg è quantomai lontano, non c’è dubbio. Leggi il resto di I prodotti chimici eterni
Consigli di viaggio per una vacanza a Miami
Come ti dicevo qualche mese fa, quest’estate abbiamo deciso di andarci a riposare per una decina di giorni sulle calde spiagge della Florida. Non essendo stata questa la nostra prima vacanza nella penisola del sole, avevo già scritto un post con qualche suggerimento. In questi giorni, essendo io ancora in Italia (il ritorno all’ovile è previsto per i primi di dicembre), ed incontrando vari amici di vecchia data, viene spesso fuori il discorso di farsi una vacanza negli States. Così mi è venuta l’ispirazione per questo post. Oggi vorrei concentrarmi sulla costa orientale di questo stato. Un articolo con consigli su cosa visitare in una settimana, ideale per chi vuole scoprire le meraviglie naturali, culturali e storiche della Florida del sud. Parto con un grandissimo spoiler: avendo io visitato buona parte dei luoghi che ti elencherò qui di seguito, se a te piacciono le grandi spiagge dorate come nei film ed il relax assoluto, il mio consiglio è puntare più sulla zona intorno a Naples e Marco Island, visto che Miami è famosa più che altro per la vivace vita notturna e il clima tropicale caldo e molto umido. Leggi il resto di Consigli di viaggio per una vacanza a Miami
Siamo diventati bulimici dell’informazione
Che oggi viviamo in un’epoca di sovrabbondanza informativa, oramai lo sanno anche i sassi. L’altro giorno, mentre sfogliavo il mio feed Reddit prima di andare a nanna (lo so, è sconsigliatissimo stare al cellulare prima di addormentarsi, ma tant’è), mi è capitato fra le mani un articolo di Gurwinder, The Intellectual Obesity Crisis, in cui l’autore esplora l’impatto di questa infodemia (abbondanza spropositata dell’informazione) sul nostro benessere mentale. Sin dai tempi in cui facevo i corsi per imparare a comunicare meglio, ho imparato che proprio come il corpo ha bisogno di cibo per funzionare, anche la nostra mente necessita un nutrimento per rimanere attiva. Ma proprio come il cibo spazzatura ha effetti indesiderati sul fisico, l’informazione spazzatura, facile da consumare e attraente, può impoverire la nostra capacità di pensare in modo profondo e critico. Leggi il resto di Siamo diventati bulimici dell’informazione
Un deja vu del risveglio di 8 anni fa
Visto il risultato delle elezioni americane che ha lasciato tutti a bocca aperta, me compreso, non potevo non scrivere due righe a caldo sull’evento oserei dire dell’anno. Ricordo ancora quando otto anni fa eravamo chiamati a scegliere tra Trump e la signora Clinton: mi svegliai verso le 3 del mattino per andare in bagno, e diedi un’occhiata al cellulare per vedere come procedeva lo spoglio, certo di leggere quello che molti exit poll oramai davano per scontato. Non puoi immaginare lo stupore che ho provato nello scoprire che invece le cose avevano preso una piega completamente diversa. Lo stesso mi è capitato ieri qui in Italia, anche se stavolta in un certo senso me lo aspettavo: mi sono svegliato verso le 10 del mattino (dato che vado a letto alle 2 di notte per lavoro) ed ho acceso il cellulare sicuro di leggere elogi a profusione per la Harris. Invece, ancora una volta, mi si è presentato sullo schermo un risultato del tutto diverso. Risultato che conferma quello che, in fondo, dicevo da tempo: il partito democratico americano ha fatto delle scelte autolesioniste che a confronto Tafazzi sembra una simpatica principessa della Disney. Leggi il resto di Un deja vu del risveglio di 8 anni fa
Il Pentagono ed i vaccini contro il Covid
Premetto che sto scrivendo questo post in un momento di calma serale, prima di conoscere il risultato delle elezioni del 5 novembre. Perché prevedo che sarò, comunque vada, poco soddisfatto dell’esito finale di questo show che saranno le elezioni del Presidente degli Stati Uniti. Ed anche perché, trovandomi ancora in Italia ed avendo altri pensieri per la testa, non vorrei comunque saltare il ritmo dei tre post alla settimana a cui oramai sono abituato dal lontano dicembre del 2022. Perché, come cantava una famosa canzone di Elio e le Storie Tese, sono abitudinario (quanti ricordi dell’adolescenza mi riporta alla memoria questa canzone!). Così mentre tutti saranno a commentare ogni minuscolo dettaglio di un’elezione passata al setaccio, io vorrei parlare di una delle tante magagne del Paese a stelle e strisce che sono passate inosservate nel silenzio della maggior parte della stampa internazionale. Leggi il resto di Il Pentagono ed i vaccini contro il Covid
I numeri dopo due anni di Giorgia
Ho fatto un po’ di ricerche in questi giorni, per mettere insieme qualche numero sulla performance dell’attuale esecutivo dal suo insediamento. Chiaramente non abitando in Italia, la mia percezione di come vanno le cose è quella che leggo tramite i giornali e le trasmissioni televisive, quindi ci sta che sia un po’ diversa dalla realtà quotidiana di chi deve “combattere contro il sistema”. Per cui mi atterrò soltanto ad una fredda analisi dei numeri ufficiali, senza alcun editoriale. Il governo Meloni si è ufficialmente insediato il 22 ottobre 2022. Da quel momento, la somma dei consensi dei partiti che lo sostengono è aumentata, un fenomeno che non s’era mai visto prima nell’Italia dei mal di pancia per qualsiasi potere costituito. Un’analisi condotta da Pagella Politica, basata su circa 4.100 sondaggi effettuati dal 2008, rivela che l’esecutivo Meloni rappresenta in effetti una novità su questo fronte, escludendo i governi tecnici di Monti e Draghi. Leggi il resto di I numeri dopo due anni di Giorgia
Voterò per Xi Jinping
Mancano ancora due mesi al giorno fatidico in cui gli americani si recheranno alle urne per eleggere il nuovo Comandante in capo che governerà questa nazione per i prossimi quattro anni, e personalmente sono disgustato da entrambi i candidati che saranno sulla scheda elettorale. Disgustato per come il sistema delle corporazioni private che tirano le fila dei due principali partiti, abbia fatto e continui a fare quello che gli pare, con buona pace della democrazia di cui si vantano tanto di essere paladini. Ma fatemi il piacere! Dopo mesi di elezioni primarie in cui il candidato democratico era Biden, ci siamo ritrovati nottetempo con la Harris, schierata a tavolino dagli oligarchi del partito, senza alcuna consultazione popolare. A dimostrazione del fatto che tutta la sceneggiata delle primarie, alla fin dei conti, è solo una presa in giro per farci credere che la volontà popolare sia sacrosanta. Sacrosanta un accidenti. Leggi il resto di Voterò per Xi Jinping