Il titolo velatamente volgare del post di oggi è in realtà un riferimento ad un recente studio pubblicato sulla rivista Toxicological Sciences, che ha testato 23 testicoli umani e 47 testicoli di cani da compagnia, trovando un’elevata presenza di microplastiche in ogni campione analizzato. Eh già, la quantità di minuscoli frammenti (da pochi micron fino a 5 millimetri) nei testicoli umani è pericolosamente in crescita, e questo sta avendo un impatto innegabile sulle capacità riproduttive dell’uomo: lo studio riesce infatti a dimostrare una correlazione tra le due cose, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per avere una certezza oltre ogni ragionevole dubbio. Recentemente sono state scoperte microplastiche anche nel sangue, nella placenta e nel latte materno, indicando una contaminazione diffusa del corpo umano. L’impatto sulla salute è ancora sconosciuto, ma non penso facciano proprio benissimo. Leggi il resto di Microplastiche? Ne abbiamo piene le… scatole
Archivio degli articoli in salotto, pagina 3
La fine della stazione spaziale internazionale
Dall’ormai lontanissimo 1969, quando l’umanità riuscì a mettere piede sulla Luna (checché ne dicano i complottisti), siamo arrivati in un’epoca dove lo spazio ha perso quel fascino e quella patina di mistero che fu l’ispirazione di tanti film e serie televisive dell’epoca. Specialmente per gli Stati Uniti, che prima si sono dovuti affidare ai sovietici e poi hanno dato in mano ai privati il controllo dei vettori per portare in orbita i loro strumenti, dopo aver tirato la spina sul programma Shuttle che tanto ci ha fatto sognare da bambini. L’ultima notizia in questa direzione è di qualche mese fa, ed annuncia il definitivo smantellamento della stazione spaziale internazionale. D’altro canto, impegnati come siamo a combatterci gli uni con gli altri sulla Terra, nessuno dei Paesi occidentali sembra più prestare attenzione all’esplorazione del cosmo in maniera seria ed organizzata. Leggi il resto di La fine della stazione spaziale internazionale
Un clima di tensione e malcontento
Non potevo non commentare i fatti che hanno animato il fine settimana americano. La notizia del tentativo maldestro di assassinare un ex presidente è divampata come il fuoco in un pagliaio. I complottisti da entrambe le parti già puntano il dito sugli avversari, ma la vera domanda secondo me è come sia potuto accadere che un tizio qualunque, con in mano un bel fucile, sia riuscito a salire indisturbato sul tetto di un piccolo edificio, abbia avuto tutto il tempo di sistemare l’attrezzatura, e persino sparare ben sette colpi (dicono), prima di essere individuato dai cecchini dei reparti speciali? Ho letto che la gente che stava assistendo al comizio dell’Abbronzato lo aveva segnalato alla polizia, e che questi ultimi hanno sottovalutato l’allarme, supponendo che si trattasse di uno dei cecchini addetti alla protezione dell’evento. Leggi il resto di Un clima di tensione e malcontento
La finale dei mondiali ed il trasporto pubblico
La notizia è finalmente stata resa ufficiale alcune settimane fa: la finale dei mondiali di calcio, che si terranno nel continente nordamericano fra un paio d’anni, sarà giocata a due passi da casa nostra, allo stadio Metlife del New Jersey, dove gioca la squadra di football americano Giants. Al momento non si hanno ancora notizie ufficiali sui biglietti, a parte un modulo da compilare sul sito della Fifa per mettersi in lista, ma c’è una mezza intenzione nella camufamiglia di andare a guardare se non la finale (alcuni dicono che i biglietti costeranno dai 500 dollari in su), almeno una delle altre partite. Pensavamo che sarebbe bello andarci in treno, per non doversi impelagare nel traffico infernale intorno allo stadio. Peccato che lo stato del sistema di trasporto pubblico del New Jersey sia da terzo mondo. Specialmente per quanto riguarda il sistema ferroviario, che per quasi quattordici anni ho usato ogni santa mattina per recarmi dall’interland in pieno centro a Manhattan. Una struttura martoriata da ritardi cronici, infrastrutture fatiscenti (molte stazioni minori non hanno neppure un impiegato a presidiarle) e treni che hanno visto il presidente Kennedy ancora in vita. Leggi il resto di La finale dei mondiali ed il trasporto pubblico
Siamo precipitati in un tempo malvagio
“La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si burla dell’autorità, non ha alcun rispetto degli anziani. I bambini di oggi sono dei tiranni, non si alzano quando un vecchio entra in una stanza, rispondono male ai genitori. In una parola sono cattivi.” Questa frase sembra essere stata attribuita a Socrate, ma potrebbe benissimo appartenere a qualche nostro contemporaneo. Eh già, periodo storico che vai, lamentela che trovi, si potrebbe dire. In questo fine settimana in cui l’America celebra la propria indipendenza, vorrei fare alcune considerazioni sulla mia esperienza diretta con due figlie adolescenti in questi ultimi due anni. Lasciamo per un attimo da parte la maleducazione, in alcune occasioni persino violenta, che non riesco a capire da dove nasca: chi mi conosce, sa quanto io sia anzi uno che esagera con le buone maniere ed il rispetto di certe norme sociali. Parlo dell’apatia. Leggi il resto di Siamo precipitati in un tempo malvagio
Un dibattito davvero deprimente
Da qualche giorno anche i più distratti hanno finalmente capito in che situazione si trovano gli Stati Uniti, dopo aver guardato il primo dibattito presidenziale tra i due candidati meno graditi della storia recente della repubblica. Lontanissimi sembrano i tempi in cui Obama e Romney discutevano più o meno amichevolmente del loro programma di governo, mentre oggi i due pretendenti si insultano a colpi di pornostar e ruberie varie, senza dirci nulla di concreto su cosa ci aspetta nei prossimi quattro anni se verranno eletti alla più alta carica del governo a stelle e strisce. Nel fine settimana ho assistito ad un corri corri tra le fila dei democratici, apparentemente scioccati da una performance così deludente e sottotono da parte del loro Addormentato. Ma dove hanno vissuto fino ad oggi, mi chiedo, su Marte? Se la gente è preoccupata da mesi per lo stato di salute mentale del Presidente, un fondo di verità ci sarà pure, no? Eppure continuano a rifilarci questo siparietto patetico noncuranti dei mugugni popolari. Un po’ come in Europa, dove le elezioni della Vonderlien o come caspita si chiama, sono la prova del distacco che esiste tra noi e l’establishment dietro alle istituzioni che ci governano. Leggi il resto di Un dibattito davvero deprimente
L’alba della nuova rivoluzione francese
Quand’eri a scuola, la professoressa di storia ti avrà sicuramente raccontato di Maria Antonietta, la moglie di Luigi XVI, che durante una rivolta popolare per la mancanza di pane avrebbe detto “Se manca il pane, date al popolo le briosce”. Non è dato sapere se si tratti di un fatto realmente accaduto o di uno dei primi esempi di fake news. Quello che è certo, però, è che Maria Antonietta venne ghigliottinata insieme a suo marito durante la Rivoluzione Francese. La loro fine è stata il simbolo che nei secoli ha contraddistinto coloro che non riuscivano a comprendere le esigenze e le aspirazioni del popolo di cui si trovavano alla guida. Pensavo a tutto questo mentre ascoltavo un podcast in cui si parlava dei recenti risultati delle elezioni del Parlamento Europeo. Oggi non rotolano più le teste (almeno non nel senso letterale del termine), ma le percentuali di astensione rivelano un clamoroso rifiuto del sistema da parte di molti elettori. Leggi il resto di L’alba della nuova rivoluzione francese
Baratteresti felicità e democrazia?
Da qualche tempo ho preso a seguire su YouTube il canale Nova Lectio, in cui il toscano Simone Guida, classe 1992, si occupa di divulgazione culturale dedicato alla storia, alla geopolitica e alle questioni sociali. I suoi video sembrano essere confezionati in modo davvero professionale, sebbene qualcuno su Reddit dice che ogni tanto anche lui spara qualche minchiata. Grazie a Simone ho avuto modo di scoprire e rivivere vari capitoli della storia del Belpaese e non solo, dalle vicende intorno al caso Sindona all’organizzazione politica ed economica di nazioni di cui non conoscevo neppure l’esistenza. L’altra sera ho guardato il video in cui si parla di Singapore, che durante la narrazione viene descritta come un’autocrazia ideale, un paradiso in cui la disoccupazione è sempre bassa, il reddito pro-capite è migliore degli Stati Uniti, e la criminalità pressoché inesistente. Certo, prosegue Simone, ci sono vari risvolti della medaglia, come la limitazione della libertà di stampa, o il fatto che i genitori spesso educhino i loro figli con punizioni corporali, oppure ancora che vi siano multe salatissime per chi getta una carta per terra. Leggi il resto di Baratteresti felicità e democrazia?