Oggi ti propongo un guest post del mio amico Trap (forse un giorno si svelerà l’arcano su questo nickname così fantasioso). Lui e la moglie mi sono stati molto vicini in queste settimane di tribolazione, e le nostre sedute psicanalitiche a parlare di Giorgia Meloni e Trump sono sempre una boccata d’aria fresca in questo mondo che continua ad andare a rotoli 😅. La riflessione che Trap ci propone oggi riguarda lo svilupparsi di quel legame quasi molecolare tra un uomo ed una donna. Non a caso gli americani dicono che c’è chemistry tra due persone, quando stanno davvero bene insieme. Parole che mi hanno fatto riflettere, su quello che avrei voluto dal rapporto con Sunshine, e che per un motivo o un altro non siamo riusciti a trovare. Non posso che ringraziarti, amico mio, per essere stato sempre pronto ad offrire un sorriso quando ce n’era bisogno. Leggi il resto di Bisogna vivere… nel momento
Archivio degli articoli in salotto, pagina 2
Vabbè no, le cannucce no
Di microplastiche avevo già parlato qualche mese fa, in occasione di uno studio scientifico secondo cui oramai l’inquinamento da polivinilici e polimeri vari è arrivato letteralmente ovunque, persino nei nostri testicoli. Quello delle plastiche che silenziosamente distruggono l’ambiente in cui viviamo è da tempo un tema a me caro, ma ridurre la quantità di plastica che usiamo nella vita quotidiana è una battaglia sempre più difficile da combattere. Specialmente quando hai il Presidente degli Stati Uniti che ti viene a dire “ma si, cosa vuoi che sia una cannuccia di plastica, lo squalo se ne farà una ragione”. La verità è che le plastiche monouso stanno appestando il nostro pianeta, ed il fatto che questi vecchi parrucconi non si preoccupino minimamente del mondo che abbiamo lasciato ai nostri figli, mi fa uscire il fumo dalle orecchie dalla rabbia. Leggi il resto di Vabbè no, le cannucce no
Un tempio induista nel cuore del New Jersey
Venerdì scorso, per San Valentino, non me la sono sentita di scrivere un post, per ovvie ragioni. Sono periodi un po’ concitati, in cui ho bisogno di ritrovare un po’ di serenità ed equilibrio interiore. Il blog mi aiuta a distrarmi, ma ho sempre la sensazione di non avere mai abbastanza tempo, o che il tempo scorra più velocemente del solito (siamo al 17 febbraio e mi pare fosse ieri che guardavamo questo 2025 cominciare a mezzanotte). Poi ci si mette anche il meteo, che puntualmente ogni fine settimana ci ha riservato maltempo, sotto forma di nevicate, temperature ben al di sotto dello zero, e via dicendo, a mettermi i bastoni fra le ruote quando vorrei avere un momento di relax e fare, che so, una passeggiata da qualche parte. Qualche settimana fa, comunque, non mi sono lasciato intimidire dalle temperature gelide, e sono andato a visitare un tempio hindu che hanno aperto da poco ad un’oretta di strada da casa mia: Swaminarayan Akshardham. Leggi il resto di Un tempio induista nel cuore del New Jersey
Dazi allo zero percento
Non è ancora passato un mese dall’insediamento di Trump e già non ne posso più e vorrei scappare da questo Paese pieno di matti in cui la qualità della vita per noi comuni mortali è peggiorata notevolmente negli ultimi vent’anni. E non lo dice un cretino qualsiasi come il sottoscritto, ma fior fiore di ricerche e statistiche che fanno vedere come in America si vive meno e peggio rispetto a tante altre nazioni nel mondo. Ti confesso di sentirmi in trappola, e la sensazione non è certo delle più piacevoli: se non fosse per il lavoro e le figlie, specialmente considerando i recenti cambiamenti nella mia situazione familiare, avrei già fatto i bagagli. Ma non ho le forze per rimettermi in gioco a cinquant’anni suonati, trovare un lavoro da qualche altra parte, e ricominciare da zero. Perché tutto sommato il lavoro che faccio adesso mi piace ed è una di quelle poche certezze che mi sono rimaste, ed a cui non vorrei rinunciare. Oramai per me, come direbbero i nostri cugini francesi, rien ne va plus. Leggi il resto di Dazi allo zero percento
Oggi l’America volta pagina
Il grande giorno dell’inaugurazione di Donald Trump è finalmente arrivato, ed a dirla tutta non vedo l’ora che questi quattro anni passino in fretta, sempre che si arrivi alla fine del suo mandato. In queste ultime settimane in cui i riflettori hanno definitivamente abbandonato sia Biden che Harris, il duo Trump – Musk (ma il vice presidente non era Vance?) ha catturato l’attenzione del mondo con le loro uscite sempre più fantasiose e prive di un apparente filo logico, di un’agenda di base. In Italia i partiti che si presentano alle elezioni presentano un programma agli elettori, un programma che rappresenta anche un punto di partenza dal quale costruire le alleanze con altri partiti. In America, con Donald Trump, il programma si chiama “come mi son svegliato stamattina”: proprio questa imprevedibilità è la grande incognita del suo mandato, eppure gli elettori lo hanno votato lo stesso, dandogli carta bianca a partire dal momento in cui poggerà la mano su quella Bibbia che suggellerà il suo ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America. Leggi il resto di Oggi l’America volta pagina
Il capolavoro diplomatico di Giorgia
Visto che persino miei amici che generalmente non hanno molta simpatia per Giorgia Meloni hanno ammesso che il nostro Presidente del Consiglio ha fatto un buon lavoro riguardo alla rapida liberazione di Cecilia Sala, non potevo non spendere due parole in merito su questi schermi. Le tempistiche davvero lampo del suo rilascio, ed il coordinamento di Giorgia Meloni con la controparte americana per non autorizzare l’estrazione del prigioniero iraniano Abedini, sono state una dimostrazione straordinaria di abilità diplomatica e leadership da parte del governo italiano. Si, gli americani in questi giorni hanno mugugnato un po’, ma è giusto una sceneggiata per salvare la faccia. Quest’episodio, non c’è alcun dubbio, ha messo in luce non solo l’efficacia di far parlare i fatti, ma anche la capacità di Giorgia di navigare complesse situazioni internazionali con la determinazione e la competenza che non mi pare di vedere in altri capi di stato europei ultimamente. Leggi il resto di Il capolavoro diplomatico di Giorgia
Che futuro stiamo lasciando ai nostri figli?
“Gli scienziati vi hanno avvertito per decenni, perché non avete fatto nulla? Perché le persone sono così egoiste? La mia vita è inutile. Perché dovrei andare a scuola e risparmiare se tanto morirò comunque?” Queste sono le domande che i giovani di oggi si pongono, tra una partita a Fortnite ed una sbirciatina agli ultimi trend su TikTok. Già, perché per loro tanto vale passare la giornata a carpire quella gratificazione immediata, piuttosto che pensare ad un futuro che probabilmente non potranno mai realizzare. Come dici? Pensi che io sia un catastrofista troppo pessimista, e che invece le cose prima o poi volgeranno per il meglio? In realtà, queste considerazioni non sono mie, ma dell’autore di un recente articolo apparso su Collapse 2050, da cui ho tratto le domande di apertura. Sempre più adolescenti, ce lo dicono i giornali, considerano il suicidio per uscire da una situazione che precipita, continua l’editoriale. E l’unica cosa che riusciamo a fare è dispiacerci per loro. Ma non basta. Leggi il resto di Che futuro stiamo lasciando ai nostri figli?
Quante volte posso pescare un pesce rosso?
Era il lontano maggio del 2024 quando decisi di lanciare l’idea (non certo originale) di scambiare post con i vicini di casa virtuali. Il concetto era abbastanza semplice: tu pubblichi qualcosa di mio sul tuo blog, ed io pubblico qualcosa su questi schermi. Qualche settimana dopo, Daniele ed io ci abbiamo provato, ed è stato simpatico vedere la reazione dei lettori e leggere i vari commenti. Ora è il turno di Piero: dopo un lungo lavoro diplomatico dietro le quinte, siamo finalmente riusciti a siglare un accordo, e mentre il mio post va in onda sul suo blog, eccoti qui di seguito quello che lui ha deciso di proporre ai miei lettori. Ovviamente a lui va un ringraziamento particolare per aver aderito a quest’iniziativa. Se anche tu vuoi partecipare, lascia un commento con la tua email, così ti contatto. Leggi il resto di Quante volte posso pescare un pesce rosso?