Come forse ricorderai, due anni fa scrissi della mia prova su strada di una Tesla Model 3. Quello che non ho scritto sul blog finora è che circa sei mesi dopo quella prova, decisi di prenderne una in leasing, approfittando dei generosi eco-incentivi a disposizione. Per vedere l’effetto che fa, come cantava qualcuno una volta. E l’effetto è stato davvero emozionante, non posso negarlo: dall’accelerazione che t’inchioda al sedile, a tutta la tecnologia di cui è dotata, non si può negare che si tratti di un’automobile diversa dal solito. Mettendo da parte per un attimo tutto l’odio che Elon Musk ha attirato su di se in questi mesi, ed il fatto che dovrò probabilmente comprare un adesivo che dice “ho comprato questa macchina prima che Elon diventasse un (inserire epiteto a piacere)”, i veicoli sfornati dalla sua casa automobilistica sono belli e ben fatti. Leggi il resto di La macchina si guida da sola
, pagina 4
Guardare la luna, non il dito
La politica oramai è tristemente ridotta ad una gara di slogan e battute, ed ha perso da tempo l’occasione per affrontare le vere sfide. Forse, se il dibattito si fosse concentrato sui modi concreti per realizzare un’Europa più giusta e solidale, l’esito sarebbe stato diverso. Invece di cavalcare la polemica per ottenere un applauso momentaneo, sarebbe più utile puntare a una riflessione profonda sulle scelte da compiere. In questi giorni è stato tirato fuori il Manifesto di Ventotene, di cui, a onor del vero, non conoscevo l’esistenza. Redatto durante la Seconda Guerra Mondiale, questo documento sognava un’Europa unita, federale e democratica. Un continente capace di liberarsi dalle divisioni nazionali e orientato a garantire giustizia sociale ed economica. Un’Unione Europea che tutelasse le classi meno abbienti, contrastasse i monopoli e limitasse il potere finanziario incontrollato. Leggi il resto di Guardare la luna, non il dito
Il lupo della steppa
Chi l’avrebbe mai detto che un appassionato come me del genere distopico, e di serie televisive come Black Mirror e Squid Game, avrebbe trovato tracce inaspettatamente simili in un libro pubblicato nel lontano 1927, Il lupo della steppa, di Hermann Hesse. Come ho detto in passato, sono sempre alla ricerca di suggerimenti su quale libri leggere, e così quando qualche mese fa sul suo blog, Giuseppe pubblicò una recensione di quest’opera, rimasi incuriosito da quella trama “che indaga l’animo umano in tutte le sue sfaccettature, proponendo una riflessione esistenziale intensa e, a tratti, dolorosa”. Così l’ho scaricato in formato audiolibro, ed ho intrapreso questo cammino insieme al protagonista, Harry Haller. Già dall’inizio si può assaporare un che di distopico, quando si scopre che la sua personalità pare scissa in due indistricabili parti così intrecciate, ostili e confuse, una certa parte più mondana, borghese, sociale e, l’altra, più selvaggia, solitaria, animalesca. Leggi il resto di Il lupo della steppa
Intervento laser di chirurgia refrattiva
Sin dai tempi della scuola media indosso gli occhiali, che mi aiutano a correggere una miopia che, negli ultimi anni, si è stabilizzata intorno ai 5 gradi. Insomma, le mie lenti non sono proprio fondi di bottiglia, ma senza non riesco a vedere granché. Sfortunatamente, uno dei gentili doni della vecchiaia che avanza è stato l’insorgere della presbiopia, e dunque anche leggere quello che c’è scritto sul cellulare è diventata un’impresa, senza un aiuto visivo di qualche tipo. La presbiopia mi ha costretto ad abbandonare le lenti a contatto, che prima mi consentivano di poter usare gli occhiali da sole in estate al mare ad esempio. Si, lo so, esistono le lenti fotocromatiche che si scuriscono al sole, ed in effetti sono quelle che ho fatto mettere nel mio ultimo paio di occhiali. Ma è sempre una scomodità, dovendo usare occhiali per il computer, occhiali per la guida di sera, ed occhiali per il resto della giornata. Così ho deciso di informarmi per l’intervento laser agli occhi. Leggi il resto di Intervento laser di chirurgia refrattiva
Apprezzare le piccole cose belle
Sono già passati ben cinque anni da quando il mondo si è fermato. Cinque anni dai giorni di silenzio nelle strade, dalle videochiamate che ci tenevano uniti, dalle finestre aperte per un po’ d’aria e di speranza, dai musicisti affacciati sul balcone a suonare una canzone da fare ascoltare a tutto il vicinato. Da allora abbiamo ripreso a correre, ed il logorio della vita moderna è tornato puntuale a scandire le nostre giornate. Eppure, penso sia importante non dimenticare quanto siano state preziose le piccole cose che abbiamo scoperto in quel 2020. Specialmente in questi ultimi mesi, dalla mia parentesi in Italia lo scorso Ottobre, mi accorgo che ogni giornata è fatta di attimi che spesso passano inosservati. Un caffè con un amico, un abbraccio senza pensieri, il sorriso di uno sconosciuto per strada. Sono questi momenti semplici che danno colore alla nostra vita, che ci ricordano quanto sia straordinario l’ordinario. Leggi il resto di Apprezzare le piccole cose belle
Una manciata di modi di dire in inglese
Guardare i film americani in lingua originale è un ottimo modo per allenarsi ad usare espressioni gergali che ti possono aiutare a sembrare un madrelingua. Ricordo ancora la mia frustrazione quando guardai La pazza storia del mondo in inglese, e non riuscii a capire metà delle battute. Ma visto che a me la comicità puerile (ma allo stesso tempo geniale) di Mel Brooks è sempre piaciuta tanto, non ho avuto difficoltà a riguardarlo un altro paio di volte per cercare di afferrare almeno alcuni dei dialoghi tra la vergine vestale ed il falso eunuco che sta scappando dai soldati romani. Lo stesso m’è capitato con Una pallottola spuntata ed altri film comici dell’epoca. E così, ispirato da quelle difficoltà, voglio proporti oggi alcuni modi di dire che potresti incontrare lungo il cammino per espandere le tue conoscenze cinematografiche internazionali. Leggi il resto di Una manciata di modi di dire in inglese
Passa davvero la voglia di curarsi
Come raccontavo qualche mese fa, un recente controllo medico di routine si è trasformato in qualche mese di tensione degno dei migliori film di Dario Argento, con tanto di colonna sonora di Profondo Rosso da fare accapponare la pelle 😅 Alcune macchioline sospette in una radiografia al torace si sono rivelate essere una lieve forma di sarcoidosi, una malattia che colpisce principalmente i linfonodi dei polmoni, causando la formazione di granulomi, che non sono altro che palline di cellule immunitarie che pensano di difendere il corpo da un agente estraneo. Ovviamente il medico che mi ha preso in cura ha cominciato a voler fare una lunga lista di esami per capire meglio di cosa si trattasse, incluse nientepopodimeno che due biopsie nel giro di 6 mesi, una PET completa del corpo, un paio di TAC ed esami del sangue quanto basta. Leggi il resto di Passa davvero la voglia di curarsi
La promessa del tramonto
Come forse ricorderai, un paio di mesi fa ho partecipato ad una bella iniziativa virtuale lanciata da Giuseppe Marino sul suo blog: Un racconto, tante voci. Ogni mese viene fornita una traccia sulla quale i lettori decidono di costruire una storia come meglio credono. Da poco è stata annunciata la traccia suggerita per marzo (sembra quasi di essere agli esami di maturità), e così dopo aver saltato l’appuntamento del mese scorso, rieccomi adesso a cimentarmi in questa piacevole impresa. Sono certo che anche stavolta sarò in ottima compagnia, quando verranno pubblicati i lavori dei partecipanti sul blog di Giuseppe. Ero tentato di continuare il mio filone distopico, ma alla fine ho preferito andare sul classico, e lasciare che la mia fantasia si materializzasse in una storia ispirata dalla mia situazione sentimentale attuale. Leggi il resto di La promessa del tramonto