due chiacchiere

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L’uomo che dice sempre sì

La tradizione di scambiarsi i regali e metterli tutti sotto l’albero mi è sempre piaciuta. Per quanto io sia “bello pasciutello” , l’idea di scartare un dono mi ha sempre dato un senso di allegria e buonumore. Quest’anno ho ricevuto varie cose utili: tra gli altri mi piace citare il maglione classico come piace a me, un set completo per servire il limoncello e… un libro. Ma visto che non l’ho ancora letto, non ti parlerò oggi del romanzo che mi hanno regalato, ma di uno che ho visto in libreria qualche giorno fa: yes man, l’uomo del sì. Leggi il resto : L’uomo che dice sempre sì

Un nonnetto di rosso vestito

C’era una trasmissione in radio l’altro giorno, in cui raccontavano la vera storia di Babbo Natale. Ho pensato allora di raccontarti oggi da dove proviene la favola di quest’uomo grassottello che solo da mezzo secolo ha le sembianze con cui lo conosciamo oggi. Il vestito rosso e l’aria bonacciona da nonno di tutti noi, infatti, gliel’ha data Haddon Sundblom che nel 1931 venne incaricato dalla Coca Cola di fare una campagna pubblicitaria natalizia. Leggi il resto : Un nonnetto di rosso vestito

L’odore del natale

Il fine settimana natalizio l’abbiamo trascorso a casa dei genitori di due nostri amici, nel cuore della Maremma toscana. Molto bella l’atmosfera che si respira in città: le luci colorate, la gente avvolta nei propri cappotti, il venticello di tramontana che si intrufola dappertutto. Ma il calore che trasmette un sorriso, una battuta, il senso dell’amicizia… quello riscalda davvero ogni tipo di infreddolimento. E poi siamo anche andati al mare, che per la vigilia di Natale si trasforma: la spiaggia che fino a pochi mesi prima era gremita di gente, diventa luogo deserto dove spaziare con la fantasia, e lasciar libero il cane di sfogarsi a correre in su e giù. Leggi il resto : L’odore del natale

Il nostro universo blog

Va molto di moda in questi giorni affrontare il tema dell’autoreferenzialità, parola che non amo, perché esprime in maniera poco chiara il concetto alla quale viene associata. Anzi, stando alla definizione sul sito della Treccani, è anche parzialmente sbagliato utilizzarla nell’ambito dei blog. Ma tant’è… siccome a volte mi piace essere “uno di tendenza”, voglio riprendere gli illustri interventi in materia per trarne qualche considerazione. Per capire se davvero vale la pena interrogarsi su una qualità che è insita nella natura di questo mezzo di comunicazione. Leggi il resto : Il nostro universo blog

Arancini di riso

Da un po’ di tempo non pubblicavo una nuova ricetta su queste pagine: non perché non avessi spunti, anzi le festività che incombono suggeriscono molti manicaretti, per il cenone di Natale. Solo che c’erano fin troppe cose “informatiche” da raccontare, e allora in maniera quasi naturale gli interventi sono stati quasi tutti puntati su questo settore. Ora si torna sulla retta via: oggi propongo una ricetta tipica della tradizione siciliana, che ti consiglio di provare come stuzzicante diversivo da servire agli amici per Natale o capodanno. La preparazione può risultare un po’ complicata a leggerla qui, ma nella realtà è più facile a farsi che a dirsi. Leggi il resto : Arancini di riso

Solo il tre percento

Riprendo dal sito di Paolo Subioli una notizia che, secondo me, ha davvero dell’incredibile: soltanto tre siti su cento, in giro per la rete, risultano utilizzabili da persone con disabilità. E a dirlo non è il primo sprovveduto improvvisato, ma Nomensa, un’agenzia con sedi in varie parti del mondo, alla quale è stata commissionata una ricerca in proposito dalle Nazioni Unite. Usando una combinazione di controlli manuali ed automatici, costruiti seguendo le indicazioni dettate dalle WCAG, sono stati esaminati i principali siti di 20 Paesi. Siti governativi, compagnie aeree, quotidiani e rivenditori: in tutto sono stati passati al setaccio un centinaio di portali di rilevanza strategica. Leggi il resto : Solo il tre percento

Diritto di morire in pace

Raramente commento i fatti di cronaca che mi capita di leggere sui giornali, ma la recente sentenza sul famoso “caso Welby” mi porta a fare delle considerazioni sul diritto di costringere una persona a vivere. So bene che si tratta di un terreno particolarmente spinoso, ma per me la soluzione è molto semplice: lasciare che la natura faccia il proprio corso. Non si tratta di ucciderlo volontariamente, ma di impedire l’accanimento terapeutico fine a se stesso: il gusto di far soffrire chi non vorrebbe. Chi non può far altro che stare immobilizzato in un letto d’ospedale. Leggi il resto : Diritto di morire in pace

Chi c’era al Piublog?

Premetto che ho potuto assistere soltanto alla giornata conclusiva del convegno, e per di più solo ad una parte di essa, dovendo poi partire per il “lungo” viaggio che mi avrebbe riportato a casa. E premetto anche che, non essendo un blogger di professione, ho preferito rimanere nel mio cantuccio in disparte e non ho avuto modo di conoscere gli altri partecipanti. Ma sono contento di poter dire “io c’ero” e di aver assistito ad un interessante dibattito sul rapporto tra la legge e chi scrive su internet. Per capire quali rischi si corrono e come tutelarsi. Leggi il resto : Chi c’era al Piublog?

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