Al lavoro mi hanno assegnato un nuovo incarico (come se non bastassero quelli che ho già): insegnare ad alcuni gruppi di colleghi l’uso del pacchetto Open Office 2.0, un programma alternativo all’onnipresente Microsoft Office di zio Bill. Personalmente, per scelta “filosofica”, sui miei computer, a casa ed al lavoro, ho installato soltanto Open Office, e devo dire che non sento assolutamente la mancanza del prodotto commerciale di casa Redmond. Anzi riesco a fare più cose: esportare in PDF al volo, leggere molti più formati di documenti, impaginare diapositive e testi in modi che con Word non ero mai riuscito a fare. Leggi il resto di Open Office 2.0
Articoli recenti
In uno specchio, in un enigma
È la notte di Natale quando a Cecilie, una ragazzina costretta a letto da una grave malattia, appare, tra il sonno e la veglia, una creatura misteriosa, priva di capelli e in grado di volare e di attraversare le pareti della casa. Dice di chiamarsi Ariel e di essere… un angelo. Superato l’iniziale scetticismo di Cecilie, i due stringono un patto: Cecilie racconterà a all’angelo che cosa significa avere un corpo, la sensazione che si prova a toccare una palla di neve, il sapore di una pasta alle mandorle, il suono di una canzone natalizia. Mentre Ariel le svelerà i misteri celesti: la vera natura degli angeli, il loro rapporto con Dio, che cosa siano la coscienza, la memoria, l’anima. Leggi il resto di In uno specchio, in un enigma
Numa numa ye
Non troppo tempo fa girava in rete un tormentone che molti forse ancora ricordano: un tipo grassoccio (Gary Brolsma) che, con fare ironico, cantava in playback la canzone Dragostea Dintai degli Ozone. Penso sia stato uno dei video più imitati della storia della rete. Ancora adesso, andando su Youtube, ne riesci a trovare più di quanto immagini. Partendo dalla notizia che il simpatico ragazzo ci riprova, ho trovato questo emulo in erba. Leggi il resto di Numa numa ye
Potato skins
Prendo oggi in prestito dall’estero la ricetta che ti propongo: noi Italiani siamo abituati a vedere al ristorante, tranne in rare occasioni, le patate sbucciate servite magari con un po’ di erba cipollina e qualche foglia di salvia. Qualcuno però si è accorto che la buccia (in inglese skin) è commestibile, come per molti altri tipi di frutta e verdura, ed ha pensato bene di servire quindi le patate quasi intere. In fondo, lo sai, a me piacciono cose facili da cucinare, per non perdere troppo tempo ai fornelli, ed avere allo stesso tempo qualcosa di sfizioso da portare in tavola. Leggi il resto di Potato skins
Un sito più digeribile
No, non hanno inventato i siti web che possono essere mangiati, tipo le mutande o altri accessori. Nel titolo volevo riferirmi ai motori di ricerca, veri e propri ingordi di pagine HTML. Anche loro, come gli esseri umani, hanno dei gusti e prediligono certe pietanze che i webmaster sono soliti cucinare. Andrea Beggi, nel suo blog, ha riassunto alcuni consigli per una “cucina del web” che sia dietetica, sana e nutriente… per Google. Leggi il resto di Un sito più digeribile
Lost, gran finale
Cercando di non bruciare subito tutti gli episodi in una sera, mi ero preparato un “palinsesto” casalingo per programmare quando era il lost evening, ovvero la serata dedicata alla dose periodica. Come avevo già scritto, ho avuto tra le mani i DVD commercializzati negli Stati Uniti con la seconda stagione completa, in inglese con sottotitoli in italiano. Ieri sera era in palinsesto la puntata finale, il “grand finale” come direbbero gli abitanti dell’altro lato dell’Atlantico. Stai tranquillo, non farò nessuna rivelazione su queste pagine, sarebbe poco serio e sicuramente non nel mio stile. Leggi il resto di Lost, gran finale
Grandi manovre in casa
Si, mi sono chiuso nel ripostiglio, alla fine. Da due giorni sposto mobili per la casa, seguendo gli ordini più o meno perentori della mia dolce metà. Che un giorno, facendo colazione, ha esordito: “sai, guardando bene ho come l’impressione che questa non sembri una cucina, bisognerebbe fare qualche cambiamento” . Si, in effetti il mio piccolo appartamento non è una casa principesca e la disposizione dei mobili “sconfina” un po’ dalle normali regole dell’arredamento tradizionale. Ma si sa, le donne hanno un occhio particolare per questo genere di cose. Leggi il resto di Grandi manovre in casa
Nove mesi di chiacchiere
Oggi è tempo di resoconti, a nove mesi dall’apertura ufficiale di questo piccolo spazio sulla rete. Un sito ancora giovane, tutto sommato, ma che piano piano è cresciuto fino a diventare quello che vedi oggi. Ci sono state modifiche estetiche al tema, funzionali al cuore pulsante che ne rende possibile l’esistenza in linea, organizzative ai contenuti. Credo che anche il “taglio editoriale”, pur con piccole sfumature, abbia preso forma, quasi autonomamente, con il passare del tempo. Tutto frutto di un lavoro di paziente limatura alla ricerca della perfezione ideale, seguendo i suggerimenti del piccolo talebano appollaiato sulla mia spalla. Leggi il resto di Nove mesi di chiacchiere